Ricordi

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Ero alle giostre con la mia famiglia. Mia mamma, mio padre e mio fratello. Filippo. Il mio fratellino dagli occhi felici del colore dell'erba e i capelli spettinati marrone chiaro. Avevo dieci anni e Filippo sei. Eravamo appena scesi dai cavallini che girano e ci stavamo avviando per prendere delle crepes. In una mano avevo dello zucchero filato rosa e nell' altra mio fratello. Ero felice. E lui era felice con me. Stavamo ridendo mentre mio padre ordinava quattro crepes con tanta nutella. Tutto era perfetto. Avevo appena lasciato la mano di Filippo per prendere una manciata di zucchero filato quando sparì. Mi girai e lo vidi. Era più o meno a sei metri di distanza e stava osservando un oggetto che luccicava per terra. Sorrisi. Improvvisamente sentii un botto e un cigolio. La ruota panoramica aveva smesso di girare e si stava inclinando. Stava per cadere. Vidi mio fratello.

Come fa a conoscere la mia storia. Non l'ho mai raccontata a nessuno. Neanche ad Andrea.

- Non devi sentirti in colpa. Non è stata colpa tua.-

Non è stata colpa mia? Potevo salvare mio fratello. Potevo. Ma non riuscivo a muovermi.

La ruota stava cadendo su mio fratello. Lui non si era accorto di niente. Era ancora concentrato ad osservare l'oggetto luccicante che aveva tra le mani. Urlai il suo nome. Si girò e mi sorrise. Volevo correre, abbracciarlo, tirarlo via da lì. Avrei preferito morire con lui. Ma non riuscivo a muovermi. Il suo sorriso era puro, innocente. Il tempo era fermo.Vidi la ruota cadergli addosso.

-Tu sei stata forte. Dopo tutto quello che è successo tu non hai mai smesso di andare avanti. Non hai rinunciato alla tua vita.-

-No. Rivedo quella scena ogni giorno. Non ne ho mai parlato a nessuno. Ho tenuto dentro tutto.Tutto. Non puoi sapere quanto io abbia sofferto. Quanto io soffra ogni santo momento della mia vita per non essermi mossa. Per non aver reagito e salvato Filippo. Sento il rimorso e non riesco a dimenticare. No, questo non è vivere. È rinunciare.-

Sputo fuori questa parole con tutto il dolore che ho tenuto dentro per tutti questi anni.

-Mio fratello è morto e io non ho potuto impedirlo.-

Io avrei dovuto proteggerlo. Sempre. Ma non è stato così, avevo perso una parte di me che non avrei mai potuto ritrovare. Ho cercato di dimenticare, per poter cominciare di nuovo. Non ci sono riuscita.

-Non cercare di dimenticare il passato per affrontare il futuro. Quello che prima ti ha ferita ora ti rende più forte.-

Sembra sincera.

-Tu chi sei?-

-Non ho un vero nome. Alcuni mi chiamano "il male", altri "le forze oscure",

ma qualsiasi nome mi diano io sono Hostis.-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2014 ⏰

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Fallen, il lato oscuro delle coseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora