Capitolo 4

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2 Novembre

Sono le 2:30 e non riesco a dormire.
Sono davanti al mio amato MacBook che provo a scrivere qualche capitolo del libro, ma le mie idee si confondono con i miei pensieri, creando confusione nella mia testa.
I pensieri sono talmente tanti, che mi creano un mal di testa terribile.

Mi stendo sul letto e provo ad ascoltare i miei pensieri.

Il ricordo di quella mattina sotto l'albero, riaffiora, e ricordo che lui mi aveva chiesto di leggere qualche mio lavoro...dovrei farlo? O dovrei lasciare perdere? Forse è una cosa stupida..ma forse se faccio leggere un mio libro a lui...potrei anche farlo leggere al professore di letteratura, il professor Irwin.
Okay va bene, lo faccio...ma quale libro posso fargli leggere...

Mi alzo dal letto e torno al mio MacBook.

Scorro sulla libreria, ma nessuno dei 10 libri che ho scritto mi convince, quando uno cattura la mia attenzione.

-Si, questo è perfetto!- esclamo

Stampo una copia del libro e la osservo. Gli piacerà? E piacerà anche al professor Irwin?

🌹🌹🌹

-Perchè i ragazzi devono sempre creare confusione a mensa?- chiede Amber mentre guarda schifata la mandria di ragazzi che io definisco come "mongoloidi" mangiare e lanciarsi il cibo a vicenda.
-Beh, non tutti sono fini e delicati come te signorina- continuo mangiando e alzando leggermente lo sguardo
-Comunque, di devo parlare- dico guardando Amber.
Tiro fuori la copia del libro e glielo mostro.
Amber mi guarda perplessa
-È una copia di Stay... voglio darla a Luke...-
-Perchè?-chiede
-Mi aveva chiesto di leggere qualche mio lavoro... così ho scelto questo perché è l'unico che mi piace davvero...e perché è parte di me.-
-Ma in questo libro c'è la tua storia, ed ha un linguaggio molto forte, sei sicura di volerlo fare?- mi chiede
-Si, non so se gli piacerà...ma...tentar non nuoce no?-

🌹🌹🌹

Sono a casa del professor Hemmings e ho paura. Sia perché tiene il suo sguardo su di me e ho paura che potrei saltargli addosso da un momento all'altro, sia perché devo parlagli del libro...e mi agita parecchio.

-Hope, tutto bene? Ti vedo un po' agitata- cazzo e ora che gli dico?
-Ehm...no è che...le ho portato una copia di uno dei miei libri...- dico in imbarazzo.
-Bene, vuoi farmela vedere?- questo farmela vedere non mi piace...HOPE CAZZO, EH NON TROVARE I DOPPI SENSI DAPPERTUTTO!
Tiro fuori il libro dallo zaino e gliela porgo.
Lui la prende e legge il titolo -Stay-
Perché ogni cosa detta da lui è estremamente allettante?
-Di che parla?- mi chiede
-Parla di una ragazza che ha un passato difficile alle spalle e tutt'ora ha difficoltà ad accettare la realtà. È una ragazza autolesionista, che fuma e che è priva di sentimenti umani. Ha una migliore amica che tenta in tutti i modi di farla uscire da questa situazione, ma lei non accenna a farlo...e poi un giorno incontra un ragazzo, che all'inizio lei non vuole averci niente a che fare, poi però comincia a volergli bene e beh, il finale lo lascio a te- esclamo sorridendo.
Lui sorride e osserva il libro, facendo scorrere le pagine velocemente, poi posa il libro sul tavolo e posa il suo sguardo su di me.
Mi guarda negli occhi, con sguardo serio, come se volesse capire qualcosa...
-Sei tu quella ragazza.- esclama a un certo punto
-Io...-
-Sei tu.- afferma con una fermezza tale, da farmi gelare il sangue.
-Si...ero io, sono uscita da questi casini anni fa, ma preferirei non parlare- affermo abbassando lo sguardo e sentendo un nodo in gola.

Lui tace, ma continua a fissarmi.

Forse non avrei mai dovuto portargli quel libro, perché sento le lacrime scorrere sul mio viso...e mi sento male.

Lui se ne accorge, mi alza lo sguardo con due dita e mi guarda attentamente.

Scaccia le lacrime e prima che io possa dire qualcosa, le sue labbra si poggiano sulle mie, ed io non capisco più niente.

L'ora di Matematica|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora