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ERICA'S POV
Sono le cinque e quaranta. Sto letteralmente morendo di sonno. Andrea si è appena svegliato ed è in bagno, mentre io sono già sveglia da una mezz'oretta e sto preparando la colazione soltanto per noi due, perché tutti gli altri stanno dormendo.
Sento delle braccia allacciarsi ai miei fianchi e una voce sussurrarmi -Buongiorno...- nell'orecchio. Il mio ragazzo mi gira nelle sue braccia e, quando i nostri visi sono a qualche centimetro di distanza, mi lascia un bacio a stampo sulle labbra. Però, non so... c'è qualcosa di strano in tutto ciò, ma non in lui; in me. Da poco ho ricordato tutto quello che è successo con Giovanni, e non posso ignorare la situazione. Mentre Andre mi baciava, io non ho provato più quei sentimenti che provavo prima. Ma non fraintendetemi: io amo Andrea e farei di tutto per lui, però... non ho ben chiaro cos'è per me Giovanni.
-Beh, non mi dici niente?- mi chiede. Io gli sorrido e, mentre gli scompiglio i capelli, dico -Buongiorno! Sei pronto per oggi?- lui mi stringe più forte a se e mi fa cenno di "si" con la testa. Cerco di liberarmi dal suo abbraccio, cercando di non far emergere troppo la mia perplessità, usando una banalissima scusa: -Vuoi bere caffè bruciato o mi lasci stare?- gli parlo in modo quasi arrabbiato. Ma che cazzo mi sta succedendo?

ANDREA'S POV
Erica scioglie il mio abbraccio ed esce dalla stanza sbattendo la porta. Beh, non so cosa le sia preso...
-Avrà il ciclo!- sussurro, per poi andare in bagno e mettermi sotto la doccia. La sensazione di calore sulla pelle, che solo l'acqua calda mi può donare, aiuta a portare via questa sensazione di stranezza, anche se solo in parte. Sono soltanto le 6:45 e sono già stanco morto, anche se non ho ancora fatto niente. Giro la manopola dell'acqua e la chiudo, poi prendo un asciugamano e me lo avvolgo in vita.
Vado in camera e mi preparo i vestiti sul letto e, prima di vestirmi, prendo in mano il cellulare e noto che Giova mi ha mandato un messaggio:
"Hey, pronto per oggi? Io si! Vi passiamo a prendere io e Leo alle 7:30 circa."
Gli rispondo con un semplicissimo "Ok" e inizio a vestirmi: jeans chiari, maglia della Illuminati Crew (grigia), scarpe della medesima marca e una felpa nera. Finalmente, sono pronto!
Vado in cucina per gustarmi un un buon caffè, anche se sono completamente in ritardo: sono le 7:25! Fra cinque minuti passano a prenderci, però guida Leo, quindi saranno di sicuro in ritardo. Finisco la colazione e vado a prendere la GoPro che ho lasciato in salotto. Lì c'è Erica in tutta la sua bellezza: i capelli che le sfiorano la vita, incorniciata da una spessa cintura nera che regge dei jeans leggermente larghi per le sue gambe, la camicia azzurrina infilata nei pantaloni. E, per completare l'opera, una bandana azzurra scura è in contrasto con i suoi capelli.
Insomma, capitemi: è la mia ragazza... per me sarebbe perfetta anche se indossasse un sacco!
-Che c'è? Che hai visto... un fantasma?- mi chiede sorridendo. Io balbetto una risposta -N..no. Sei... c..carina...- arrossisce. Adoro quando la sua pelle si tinge di rosa!
-Grazie...- mi dice, avvicinandosi a me. La stringo forte e le lascio un delicato bacio sulle labbra, ma lei mi prende il colletto della maglia, rendendo il bacio più appassionante. Mi porta sul divano, mentre le nostre lingue danzano insieme, e ci sediamo, ma lei mi fa coricare, rimanendo sopra di me con un sorrisetto malizioso.
-Ti ricordo che stanno per arrivare Leo e Giovanni...- il suo sorriso si spegne, per poi riformarsi: -Beh, allora continueremo stasera...- mi dice con tono seducente. -Vedremo!- le rispondo con lo stesso tono. Lei mi lancia un'occhiata e poi si alza dal mio petto, proprio mentre il campanello suona. Mi alzo a fatica e vado ad aprire la porta; mi ritrovo davanti i miei amici. Ci salutiamo e vado a prendere le valigie per metterle nel baule, e Leo si offre volontario per darmi una mano. Sono le 7:45, manca mezz'ora al nostro treno. Saliamo tutti in macchina: Leo e Giova davanti ed io e Erica dietro, stringendoci la mano.
-Quindi... siete pronti? Ragazzi, se ve ne andate da Trento... mi manchereste.- oh, Leo che fa il dolce; domani nevica. -Ma dai, non è detto che ce ne andiamo: se non troviamo l'appartamento, niente: si ritorna a casa.- quasi quasi, dispiace anche a me.

GIOVANNI'S POV
-Faccio una storia su Instagram: gli iscritti non sanno che stiamo partendo per Milano.- dico. Andrea mi fa cenno di si con la testa e ritorna a guardare intensamente negli occhi la sua ragazza, ovvero l'unica persona che credo di amare.
Chiacchieriamo e, dopo dieci minuti, arriviamo alla stazione. Leo ci da una mano a scaricare le valigie, quando arriva a quella di Erica e la solleva esclamando -Ho capito che sei una donna e hai bisogno di vestiti e trucchi in abbondanza, ma qui ci hai messo dei mattoni!- e poi la posa a terra. Lei lo ringrazia e si avvicina all'entrata sculettando; hey, non prendetemi come un maniaco, ma tutte le ragazze camminano così. Però, ammetto che il culo di Erica sia...
-Oh, tutto ok?- mi chiede il mio amico, appoggiandomi una mano sulla spalla. Mi irrigidisco subito: non posso avere dei pensieri perversi sulla sua ragazza (anche se molti si sono già avverati in passato)! -Si, si... sto bene. È solo che sono nervoso: con questo viaggio, potrebbe cambiare la nostra vita...- lui mi guarda e mi fa segno di approvazione e poi segue Erica. Dopo che si è allontanato da me, prendo la mia valigia e vado al fianco di Leo.
-Devi smetterla di guardarle il culo: Andrea se ne accorgerà. Fatti una calmata, non è che te la potrai scopare: è la ragazza del tuo migliore amico (e collega)!- il problema di questo ragazzo è che urla sempre, e parla anche troppo. -Lo so, lo so... ma non posso negare di essere attratto da lei. Comunque, ora taci che dobbiamo entrare.- gli rispondo freddamente.
Quando ci siamo tutti riuniti, salutiamo Leo e raggiungiamo il nostro binario. Sono le 8:10 e, miracolosamente, il treno è in anticipo, quindi saliamo sul treno e cerchiamo i nostri posti. Mettiamo a posto i bagagli e ci sediamo; loro due vicini, e io di fronte. Dopo una decina di minuti, partiamo. Chiacchieriamo per un po', fino a che non mi addormento; stanotte ho dormito poco, quindi sono letteralmente morto.
***
ERICA'S POV
Vorrei non avere la testa così colma di pensieri. Vorrei amare profondamente Andrea, dimenticandomi di Giovanni.
Nessuno sa che ho ripreso la memoria, e questa cosa è a mio favore. Però voglio parlare con Spawn per sapere che ne pensa: prova ancora qualcosa per me?
Io sono sicura di amare Andrea: prima, mi sono sentita così libera; lo avevo nelle mie mani, e la cosa mi è piaciuta. L'ho amato follemente per qualche minuto, chiudendo fuori tutto il resto. Diciamo che, d quando è successo tutto il casino, io e Andre... come spiegarvelo... non abbiamo più... ecco, scopato! Va bene? Ceh, si, ma non frequentemente. E stamattina mi sarei donata a lui.
Lo vedo sempre più silenzioso e fa sempre lui la prima mossa. Stamattina l'ho fatta io e l'ho reso una pedina del mio gioco; si è abbandonato a me, non se lo sarebbe mai aspettato...
-Hey, ci sei?- mi chiede il mio ragazzo. Io gli do un bacio e mi appoggio sulla sua spalla, senza parlargli. -Vorrei parlare di quello che è successo prima, e di ciò che potrebbe succedere...- -Non succederà niente! Vieni, non parliamone qui: se Giovanni si sveglia, non vorrei che mi sentisse parlare di quello che facciamo noi a letto, ok?- lo prendo per un polso e lo trascino nel corridoio vicino al bagno e ce lo spingo dentro. Per fortuna è tutto pulito!
-Allora, tu non parlare e ascoltami. Intesi?- lui annuisce. -Mi sono resa conto di una cosa: mi ricordo tutto del mio passato, pure quello che ho fatto con Giovanni.- prendo un respiro e ricomincio: -Però, ti amo e mi sono resa conto di non farti felice, hai capito?- lui annuisce di nuovo. -Poi, parliamone: non si può aver voglia di fare l'amore con il proprio ragazzo?- lui mi guarda stralunato e dice -Alle sette del mattino?- -Si, ma ti ho detto che continuiamo stasera, te lo prometto. E io le promesse le mantengo.-

Una Vita Senza di Te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora