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GIOVANNI'S POV
Sento ancora il sapore delle sue labbra sulle mie. È stato... wow!
Eravamo sulla panchina, quando lei mi ha sussurrato "Vorrei tanto fare una cosa..." e io non ci ho più visto: preso dalla passione nei suoi occhi, l'ho presa per un braccio e, dato che eravamo vicini a piazza Duomo, l'ho portata in un posto dove nessuno ci avrebbe visti (anche perché non voglio che Andrea mi scopra perché qualche stupido ragazzino fa la spia). Sempre trascinandola per il braccio, l'ho guidata in un vicolo, l'ho appoggiata al muro e ho iniziato a baciarla. Le sue labbra, i suoi respiri... tutto mi faceva venir voglia di volerla.
Eccomi qui a voler fare l'amore con la ragazza del mio migliore amico, di nuovo.
-Ti voglio- le dico sussurrandole all'orecchio. Lo si legge nei suoi occhi: lo vorrebbe anche lei.
-Scusa... non posso.- dice. Però, non mi ha ancora allontanato. -Per Andrea?- Beh, la risposta è ovvia. -Si, ma anche per un'altra motivo...- la cosa mi lascia turbato: che cazzo sta dicendo? Che ha... le allucinazioni?
-Del tipo?- la tengo sempre con la schiena appiccicata al muro, con i nostri corpi che aderiscono l'uno all'altro.
-Posso solo dirti che questo non era un bacio d'addio.- bah, non la capisco. Mi posa un ultimo bacio sulla guancia e fa segno di spostarsi. Usciamo dal vicolo, lei stranamente calma e io ancora con i capelli scompigliati.

ERICA'S POV
Volevo diventare sua, ma non posso. Solo che... mi sono mancati i suoi baci, le sue carezze. Cosa stracazzo ho fatto?!?
Siamo qui, non lontani da piazza Duomo, e ci siamo appena baciati. Io voglio dargli l'impressione che io sia calma, anche se dentro sto scoppiando. Il mio cuore è diviso fra Andrea e Giovanni, gli Inoob.
-Oh, non una parola, intesi?- dico al mio amante. Lui annuisce e osserva il vuoto, cercando di non incontrare il mio sguardo. -Non c'è bisogno che tu faccia così, sai?- gli dico. Lui si gira e mi guarda negli occhi: -Come "così"? Lo stiamo facendo di nuovo! Io voglio, però non è giusto!- ha ragione, non dobbiamo farlo... nemmeno se vogliamo.
-Beh, dobbiamo tornare, se no gli altri poi pensano male.- gli dico freddamente per chiudere il discorso.
***
Abbiamo camminato silenziosamente per tutto il tragitto; non vedevo l'ora di arrivare a quel buco che chiamiamo appartamento. Per fortuna, Andrea non c'è ancora: soltanto Giorgio e Pietro. Riccardo è tornato a casa; ha da registrare dei video.
Mi vibra il cellulare in tasca, allora lo tiro fuori e guardo l'anteprima del messaggio inviatomi da Alexia: Hey, come va?...
Bene, ci mancava solo lei! Nel senso, sono felice di sentirla, ma ho un casino di cose da fare (sia con i ragazzi, che da sola).
Apro whatsapp e leggo il messaggio intero:
Hey, come va? È da un po' che non ci sentiamo! Riccardo è appena tornato a casa e mi ha detto che con Andrea e Giovanni c'eri anche te!
Ah si, quasi mi dimenticavo, Andrea non aveva detto di me a nessuno, si era dimenticato... pensava che sarebbe stata una cosa ovvia. Per fortuna, ha ricordato a Bertra di trovare un appartamento con un posto letto in più!
Ciao Ale! Io sto più o meno bene, te?
Le rispondo. Con tutto quello che sta succedendo alla mia amica, le cose che sto passando io sono niente, ma non voglio chiederle della sua situazione: sarebbe davvero... fuori luogo. Nemmeno due minuti dopo, mentre sto cazzeggiando su Instagram, mi arriva un nuovo messaggio di Ale: Bene bene... dai. Più o meno, insomma... beh, non parliamone, ok? Comunque, mi chiedevo; domani sei impegnata con le registrazioni anche te, oppure facciamo un po' di shopping?
Diciamo che farebbe bene distrarmi un po', no? Poi, Milano è la "capitale della moda", ovvero il posto più adatto per fare shopping!
Sono libera! Verso che ore ci troviamo?
La porta dell'appartamento si apre cigolando e io mi alzo dal letto e vado a vedere chi è entrato; Andrea. Mi avvicino a lui e lo bacio dolcemente sulle labbra, quelle che ho donato a Giovanni pochi minuti fa...
-Hey, come mai tutto questo amore?- e mi sorride, tenendomi vicina a lui, rimanendo aderente al suo corpo. -Così, non posso?- rispondo scherzando. Ci stiamo sorridendo come due ebeti; si legge nei suoi occhi che mi ama, e io amo lui. Con Giovanni non deve andare avanti, non posso...
-Raga, raga... raga!- arriva Giorgio con la sua voce squillante, facendo arrivare pure Pietro che era in bagno. -Cumpa', che vuoi?- Giampy mi sembra abbastanza scazzato: un'aria da imbecille stampata in faccia, le ciabatte blu ai piedi, un asciugamano avvolto in vita e a petto nudo. Una ceretta non gli farebbe male!
-I tre romani sono stati male: tutti e tre con il vomito, che si fa? Dovevamo andare a cena insieme, ma loro non si sentono... che famo?- questo parla sempre a voce alta, anzi... strilla sempre!
-Beh, li lasciamo in stanza e noi usciamo fuori a cena(?)- dice Giovanni, facendo capolino con dalla sua camera con la testa. -Io preferirei stare a casa... è stata una giornata stancante...- propongo. -Eh, furba lei: cosa facciamo per cena?- mi chiede Pietro. -Cucino io. Basta che qualcuno vada a prendere qualcosa...- Beh, tutti mi guardano svogliati: nessuno uscirà da questa stanza per fare la spesa, a meno che io non li obblighi.
-Vabbè dai, andiamo io e Giorgio.- dice Andre. Vuole farmi sentire il suo affetto, però cercando allo stesso tempo di lasciarmi i miei spazi, lo adoro!
-Beh, ma dove va Giorgio, vado anche io!- dice Pietro. Vedo già Andrea preoccupato: saremo in casa solo io e Giovanni, e lui non vuole. Davanti a tutti, il mio amante dice -Andre, non ti preoccupare: è acqua passata.- e Camper capisce al volo. Si fida di lui. Di noi. Non dovrebbe.
-Va bene.- dice prendendo la giacca e il portafoglio. Mi lascia un lieve bacio sulla guancia e mi saluta, seguito dai due palermitani.
Appena sentiamo la porta sbattere, tutti e due facciamo un sospiro. -Allora, quello che è successo oggi non deve  accadere di nuovo.- dico seria.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2018 ⏰

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