Sono l'unica a casa, sto preparando il pranzo per tutti. Olly a quanto pare arriverà un po' in ritardo, ed Harry ha avvisato che si aggiungerà una persona in più per oggi.
Sento la porta aprirsi e passo velocemente le mani sotto il lavello, prima di asciugarle con lo straccio.
"Ehilà!" Esclamo, irrompendo nel corridoio.
Harry mi sorride e si passa una mano fra i capelli. I suoi ricci indomabili e bellissimi. La persona affianco a lui è a dir poco affascinante. Ha una maglietta bianca su un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia. Capelli quasi neri, occhi altrettanto scuri e la pelle leggermente olivastra.
"Ali, lui è Zayn." Dice, indicando il ragazzo che sorride e alza una mano. "Zayn, lei è Alice."
Gli sorrido e annuisco.
"Stavo preparando il pranzo", dico facendo segno di seguirla.
"Che fai di buono?" Chiede Harry, rubando un pomodorino appena lavato.
Gli schiaffeggio la mano. "Non essere maleducato, Harry. Sto facendo la pasta con il pomodorino fresco, giù le mani."
Il riccio alza le mani in segno di difesa, pensando a quanto cavolo è bella Alice con quel suo cipiglio arrabbiato sul viso.
"Ti piace, vero? Altrimenti cucino qualcosa d'altro." Dico rivolgendomi a Zayn.
"Si, certo. Grazie mille."
"Perfetto."
Continuo a tagliare i pomodori e sento Harry e Zayn parlare di qualche lavoro da fare su una certa macchina.
"Ice, oggi non sei andata all'università?" Chiede il riccio.
Scuoto la testa, "No, ero troppo stanca. Chiamerò dopo Allison. Harry, smettila di mangiare! Olly dovrebbe essere quasi arrivata, stai buono!"
Lui alza gli occhi al cielo, e Zayn ridacchia.
"Cosa studi?" Mi chiede. Si vede che non è un tipo molto curioso dei fatti degli altri, anzi, lo fa per essere gentile e per comunicare un po'.
"Ingegneria, qui vicino. E tu? Studi?"
"No, non esattamente. Lavoro con Harry da qualche settimana."
Annuisco e appena finisce di parlare sentiamo le chiavi girare nella serratura.
"Ecco Olly."
Finisco di tagliare gli ultimi pomodorini, e mi sporco la maglietta bianca.
"Merda!" Esclamo, cercando di lavarla via.
"Hai sporcato la maglia?" Chiede Harry, con un tono leggermente minaccioso.
"Sì, non l'ho fatto apposta dai."
"Hai sporcato la mia maglia!"
Questa sua ossessione per i vestiti deve smettere il prima possibile, non lo sopporto quando fa così.
"Dai, è una maglietta, metto un po' di acqua e va via." Alzo gli occhi al cielo, e sussurro uno "Spero..."
Non sono tipa da lavatrici e bucati, Olly lo è, io non me ne sono mai occupata, quindi non ho idea di come si tolga il pomodoro. Magari trovo qualcosa su internet.
Harry continua a lamentarsi sotto voce, così mi lavo le mani e vado in camera mia, mandandolo a fanculo.
"Ehilà! Sono a casa!" Dice Olly, dal corridoio.
Sento Harry parlottare qualcosa e poi mi afferra il braccio, bloccandomi al centro della mia stanza.
"Dai, non me la sono presa, lo sai che ci tengo alle mie magliette, tutto qua..."
Sospiro, "Non ti sopporto quando fai così."
Si avvicina al mio orecchio con un ghigno in viso, "Io non ti sopporto quando mi insulti con i miei vestiti addosso."
"Ti lamenti sempre Harry."
Alzo le braccia per togliermi la maglietta e rimango col il mio solito reggiseno di pizzo bianco. Frugo nel mio armadio e recupero un'altra maglia pulita, quando sento cingermi la vita dalle sue braccia. Cerco di reprimere il sorriso che sta spuntando sulle mie labbra, e mi giro.
"Se mi lasci mi vesto e torniamo di là, sai com'è, abbiamo lasciato Olly e Zayn da soli."
Lui scuote la testa e ridacchia, i suoi ricci mi solleticano il collo.
"Certo, Ice."
Mi bacia sotto l'orecchio e mi lascia andare, chiudendosi la porta alle spalle. Rilascio il respiro, non mi ero neanche accorta di trattenerlo, e infilo la maglietta.
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I want you [z.m]
Fanfiction-Ho paura. Ho paura per quanto ti voglio, eppure eccomi qui che ti voglio ad ogni costo. E se ho paura significa che ho qualcosa da perdere, giusto?- Poggiò la sua fronte contro la mia. -E io non voglio perderti, Olly.-