Capitolo 8

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Sono le quattro di mattina, mi sveglio, il cuore mi batte forte, mancano sei ore al SuperG olimpico e sento la pressione. Sono sola in camera, vorrei parlare con qualcuno ma devo rimanere qui con i miei pensieri. Mi sento  bene sugli sci , anzi benissimo,  e domani non cambierà niente, le sensazioni rimaranno le stesse. Intorno però ci sarà qualcos'altro, le paure, le aspettative e tutto il resto. A tutto ciò non devo pensare, devo rimanere concentrata su quello che devo fare e tutto questo lo devo fare al meglio, il risultato poi sarà una conseguenza. Lindsey continua a parlare, siamo amiche lo so ma che gusto c'è a mettermi sempre al centro delle sue conferenze stampa, non lo so e sinceramente non mi interessa. Lei partirà con il numero uno, io con il quindici. La scelta della Vonn é strana, aprire un SuperG  in cui da regolamento non ci sono prove i giorni precedenti, é di difficile interpretazione . In molti hanno detto della sua paura per il deterioramento della neve, ma io non  credo. Lei vuole fare il garone  in apertura e poi mettere pressione a me, Lara, Tina e a tutte le altre.Non cascherò nei suoi giochetti, farò il massimo delle mie possibilità e poi vedremo come andrà, spero che alla fine sul tabellone la luce sia verde. Domani avrò gli occhi del mondo puntati addosso, in fondo é quello che sognavo da bambina, mi gioco tutto o quasi, sarò la migliore Sofia di sempre, vedremo se basterà ...

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