8 capitolo

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Ecco cosa ho imparato stando in questo posto da 6 mesi :
Ogni persona ha una soglia di dolore ,è tutto noi abbiamo una diversa soglia di dolore e magari uno raggiunge l'apice perché il papi non gli compra l'iPhone 10 mentre un'altro lo può raggiungere per un lutto importante ,come quello dei pesciolini rosso o cagata simili.
Quindi quella stronzata ,quel paradosso che più lo prendi in culo più diventi uomo lasciatela a quelli che non hanno fatto l'università.
Che poi università. Ormai anche quella è diventata una moda ,tipo i risvoltini al ginocchio o i pantaloncini a giroculo .
Non è più un "quel ragazzo vuole continuare gli studi per se stesso,per raggiungere una conoscenza maggiore .."o assurdità simili. È un "Cazzo ci è andato anche Porcodiosonounfighettofamoso quindi ci vado anch'io ".
Questa società è una merda convenzionale e anche dire che la società fa schifo è diventata una moda quindi fottetevi,sono un montato ed un coglione per voi quando sono solo un complessato in depressione cronica .
Probabilmente il fatto che sto ascoltando "storia di un defunto artista "ha influenzato tre quarti della merda che ho scritto ma fotte sega.
Ci sputo su di voi ,sulle vostre lauree ,suo vostro iPhone nuovo fiammanti e sui vostri principi .
Perché? Cazzo,ha ragione lei. Tra questi della merda che scrivo sono puttanate con 4 parole sporche in mezzo .
Qualcuno mi da un pizzicotto sulla guancia e mi risveglio dai miei pensieri incazzati e contorti . Mi volto e incontri quei magnifici occhi azzurri tormentati dal passato da cui cerca di scappare. Se scappi c'è qualcosa che ti insegue ,e se continui a scappare non saprai nemmeno cosa cazzo è questa.
Gli mordicchio il dito che lei lo ritira immedicatamente mentre le sue gote si tingono del colore delle rose.
《A cosa stai pensando ?》 Domanda posando una delle sue gambe sopra le mie . Siamo seduti sul divano della sala comune . Mi era mancata quasi ,dopo aver passato 2 giorni nella stanza arcobaleno. Fortunatamente Katy è venuta ogni momento libero a parlare con me di cazzate assurde che erano successe durante le attività.
La guardo e posò una mano sulla sua gamba risalendo sino al suo fondoschiena sodo stringendolo leggermente provocando un suo squittio 《mmh vuoi davvero sapere a cosa sto pensando?》Domando con un sorrisetto malizioso in volto ,un pensiero proibito le attraversa la mente ,lo vedo dai suoi occhi ,da come le sue gote intensificano il loro colorito al limite del pomodoro.
《Dai ,il mio orgoglio sta finendo sotto i piedi ....ma si 》di copre il volto con le mani imbarazzata .
《Non è finito molto infondo per quanto sei alta 》rispondo francamente data la sua altezza, accentuando il mio accento. Spalanca gli occhi e le labbra divertita ma fingendosi offesa e sorpresa . La prendo sempre in giro per la sua altezza .
《Cerchi di offendermi con il tuo accento di merda ?》
《La tua offese valgono la metà per quanto sei alta 》
《Dai,dimmi a cosa stavo pensando》mette il broncio e io alzo le spalle
《Non ci arriveresti a capire ,sei troppo bassa .》
Butta un sospriro disperato e si ammorbidisce contro il divano avvicinandosi maggiormente a me fino a sfiorare la mia spalla con il volto.
《Harry...》Mi richiama e quando mi volto trovo il suo viso a pochi centrimetro del mio . Probabilmente non si aspettava mi voltassi e io non mi aspettavo che fossimo così vicini. Il suo profumo mi avvolge completamente ,i suoi occhi azzurri scrutano dentro di me ,i miei altrettanto e mi avvicino lentamente vedendola socchiudere gli occhi e schiudere leggermente le labbra . Le gite rosee ,la pelle lattea ed i capelli che le incorniciano il volto. Non potrebbe essere più bella ed io non potrei essere più preso da lei come in questo momento.
《Harry !》mi richiama la voce di Daniela ,l'infermiera bionda dalle labbra gonfiate con una pipetta.
Immediatamente ci separiamo ed io balzo inpiedi toccandomi la guancia ,perché sono sicuro di essere arrossito come un coglione.
《Si?》Domando non appena arriva in salotto cercando mi con lo sguardo. Non appena mi vede un sorriso si apre sul suo volto e mi fa cenno di seguirla con il capo. Annuisco e la seguo infilando le mani nelle tasche deliri jeans . Mi pento di essermi messo questa maglia a maniche corte dato che un brivido mi percorre la schiena .
Questo posto di merda pieno di spifferi .
Quando arrivo all'entrata vedo una signora che mi da le spalle e dai capelli neri la riconosci immediatamente .
《Ciao.》
《Ciao figliolo》risponde mia madre voltandosi con un sorriso vero quando la sua tinta di capelli .
Ci accomodiamo nella stanza delle visite ,ovvero il salotto con gli ambulatori .
Mi siedo nel divanetto e Daniela se ne va con un sorriso cordiale ,non prima di aver offerto un caffè a Anne.
Anne si sedette di fronte a me si una poltrona ricoperta da plastica dura chedoveva essere il copripoltrona.
《Allora tesoro ,come stai?》domandò sorridendo teneralemente. Puttana laida, non fare finta che non sia anche colpa tua se sono qui dentro .
《Da quanto non vieni?ah già, dal giorno della mia entrata .
Cosa cazzo di ha portata qui ?il rimorso di aver abbandonato un figlio dopo averlo rovinato?》la mia risposta sgarbata fece cedere la sua finta faccia e madre premurosa .
《Insomma ,ti sembra il modo di rispondere ad una madre ?sono io che ti ho generato e lo ammetto non sei la mia opera per ben riuscita 》sorrise leggermente ma la interroppi immeditamanete, con voce calma . Infondo le sue parole non mi toccano minimamente . Ciò che volevo era farla star male quando lei ha fatto con me tempo fa .
《Se non mi volevi non dovevi andare a darevia il culo in via Emilia ,non credi?》
Sbianca e spalanca la bocca in totale shock 《Sei la mia rovina! 》
《Tu non sei di meglio 》ringhio stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche.
《Sei lo schifo della mia vita 》gli si incrina la voce e sento il mio dolore alleviarsi a vederla soffrire almeno un po.
《Ho preso dalla migliore ,ora dimmi perché cazzo dei venuta 》
《Mi hanno detto che tra qualche mese potresti uscire ,perché sei stabile e vorrei parlarti del tuo lavoro. Un amico di tuo padre può fatti diventare direttore della sua azienda 》risponde ricomponendosi ,riprende la postura corretta e il sorriso da teatro londinese da quattro soldi .
Alzo gli occhi al cielo e mi sollevo andando verso la porta .
《Io appena uscito farò uscire il mio nuovo libro 》
Rispondo aprendo la porta ,senza voltarmi nemmeno a guardarla .
《Ma lo sai che il tuo è un lavoro precario ,magari al pubblico non piaci più e non ci sarò più io e risollevarti》
Rido fragorosamente ,una risata isterica,malata ,agghiacciante .
《Quand'è che mi avresti risollevato?quando ?!》urlo poi voltandomi verso di lei fumante di rabbia . Sento i muscoli contrasti ,la vena sporgere nel collo .
《Non stiamo parlando del passato ora ,un lavoro come quello ti serve 》
《Io non voglio vivere di cose che mi servono ,ma di cose che amo 》rispondo stancamente dopo aver capito che con lei è inutile cercare di fargli capire il mio punto di vista per poi uscire definitivamente da quella stanza maledetta .

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