Capitolo sette

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Cassie's pov
La vista ci mette un po' a tornare normale e quando riesco a mettere a fuoco del tutto trovo puntati su di me gli occhi di Seth, ardenti come tizzoni, lucidi di desiderio. Cosa fare? Ribellarmi e rischiare? Fare come dice lui e negarmi completamente?
Scelgo l'opzione più semplice, perchè sono stanca.
E proprio mentre si avvicina a me mi vengono alla mente dei ricordi che avrei preferito non ricordare.
Quando avevo appena iniziato la scuola, non avevo ancora idea di ció che sarebbe successo, di come si sarebbe evoluta la situazione. La prima volta che vidi Seth mi sembró quasi di riuscire a parlare, mi sembró di pronunciare un patetico 'ciao' sotto al suo sguardo. Me ne innamorai, perdutamente. Lui mi dava attenzioni, quei piccoli sguardi che si fraintendono sempre, quelli dove vedi interesse ma in realtà è tutto frutto della tua fantasia. Ed io c'ero finita dentro, fino al collo.
Quando arrivarono le prime parole, i primi insulti, sentii il mio amore gelare come un fiore sepolto dalla neve. E qui, davanti alle labbra del mio aguzzino, la stessa persona per cui ho sentito le mie prime farfalle allo stomaco, non posso far altro che chiudere gli occhi, come sempre, e fuggire da questa situazione.
Serro le labbra e aspetto l'inevitabile, che arriva sotto labbra morbide sulle mie, un sentore di menta e un respiro rovente che mi batte sulle guance, una dolcezza estrema e sconosciuta, che mette in crisi tutte le mie convinzioni per qualche secondo.
Il mio primo bacio. Le parole mi scivolano piano dalla mente e socchiudo la bocca, incredula di quello che è appena successo e tremendamente ferita da questo destino a cui piace prendersi gioco di me.
Ovviamente le mie gesta vengono fraintese e lui riposa la sua bocca sulla mia, dischiusa e secca, che accoglie impassibile la sua lingua calda.
Per un secondo, uno solo, sento quel fiore sbocciare, sotto quei metri e metri di gelo che lo ricoprono, proprio mentre le mie labbra si chiudono attorno alle sue, ma poi, come un fulmine a ciel sereno lo spingo con le mani dal petto, facendolo cadere per terra intontito da quella presa di posizione. Afferro i miei vestiti, corro giù per le scale mentre mi infilo la maglia e zoppicando mi metto la gonna, apro la porta e prendo lo zaino all'ingresso, abbandonato in un angolo e poi corro, corro a perdi fiato, finchè le gambe non mi cedono e le lacrime mi offuscano la vista.

Quando arrivo a casa sono le sei di pomeriggio e mia madre non è in casa. Prendo il telefono dallo zaino e quando lo accendo vedo che ho una dozzina di chiamate perse da Hanna, dieci da Martin e solo un messaggio di mia madre che dice 'Hanna mi ha detto che siete insieme, divertiti. Io e Wes andiamo a fare la spesa e poi ci fermiamo a comprare qualcosa da vestire, xx'. Sospiro ed invio un messaggio ad Hanna dicendole che domani le avrei raccontato tutto, dandole la buona notte.
Salgo in camera e mi spoglio, mi metto davanti allo specchio e mi guardo: le labbra gonfie, gli occhi rossi, i capelli spettinati e un graffio sulla gamba. Il cuore mi esplode nella gabbia toracica e sembra voglia uscire a tutti i costi. Respiro un paio di volte prima di inflarmi sotto la doccia e regolo l'acqua il più fredda possibile. Il corpo mi sta andando a fuoco e mi sento le sue mani ovunque, inzio a sfregare forte la pelle finchè non sento che brucia, finchè non sento che il suo odore se n'è andato.

Il giorno dopo a scuola spiego tutto ad Hanna e a Martin che rimangono increduli.
Cerco di evitarlo il più possibile, cerco di non pensare a quel bacio, alla mia pateticità per aver sentito per un attimo quel sentimento tornare vivo quando avevo impiegato anni a spingerlo nelle zone più profonde del mio cervello, sperando che si fosse perso negli abissi dell'oblio. Ma così non è stato e vorrei solo strapparmi i capelli.
Quasi per uno scherzo del destino mentre faccio questi pensieri lo vedo girare l'angolo del corridoio, le ginocchia mi tremano e mi stringo a Martin che è al mio fianco, gli conficco le unghie nel braccio e lui mi afferra la mano e la stringe forte.
Seth guarda le nostre mani e mi guarda in faccia, sorride e si avvicina a noi, mi guarda e sussurra un 'seguimi Cassandra' che mi fa quasi perdere i sensi «lei non va da nessuna parte» dice Martin e Seth lo guarda «ah davvero? E vuoi che tutti scoprano il segreto della tua amica?» sputa e mi irrigidisco «sei uno stronzo Seth» replica Martin e Seth si gira verso il corridoio stracolmo di gente, si schiarisce la voce «Ehi, ho un annuncio da fare-» dice ma prima che possa andare avanti gli afferro il braccio e lui si lascia trascinare via.
«Brava piccola, sapevo che saresti venuta» dice mentre mi mette una mano dietro alla schiena e mi spinge verso il retro della scuola.
«Ieri mi hai disubbedito Cassandra, sei scappata ad un mio ordine» dice serio e io tremo «ora te lo ridiró Cassie: baciami» dice e mi manca il fiato mentre mi afferra i capelli e li tira piano.
Mi lascia i capelli e con una mano mi accarezza il
viso, mi passa il pollice sulle labbra, mi sento debole come una foglia che sta per cadere dall'albero.
Quando mi guarda negli occhi non so cosa fare, il mio cervello si disconnette completamente e sospiro per poi appoggiare la fronte contro il suo petto.
Sento il suo cuore battere forte, come se volesse uscirgli dal petto.
Mi concentro, mi concentro tanto, come non ho mai fatto e dalla mia bocca esce qualcosa simile ad un rantolo, quasi incomprensibile, ma lo sento sussultare.
Mi mette una mano tra i capelli e il pettina con le dita, poi si avvicina al mio orecchio «sei mia Cassandra» dice e si volta, poi se ne va.

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