{cinque}

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Dopo quel bacio mi sono creata mille dubbi, non so perché ma quello sguardo era come se volesse dirmi tutto . Ma tutto cosa ?, forse qualcosa di negativo che non vuole che io sappia , ma lui sa che di me puó fidarsi .



Sono le 2:00 e sono appena tornata da scuola berny ha cucinato per tutti , ma io e michel saliamo ognuno in camera nostra senza degnare di uno sguardo gli altri che ci guardano perplessi.

Passano 20 minuti da quanto sono salita in camera e ad un tratto sento la porta della mia camera aprirsi e vedo la sagoma di un ragazzo alto e biondo , michel!

Alzo la testa e noto che mi fissa con nessuna espressione facciale , mi guarda e basta . Allora lo chiamo e lui si avvicina a me ma non come chi sta cercando di uccidere qualcuno , ma come chi cerca di farsi perdonare da qualcosa, ma cosa ? . Appena avanti al mio letto mi dice <<vieni con me >> io <<dove ?>> lui mi guarda e ad un tratto dice <<ti devo far vedere una cosa >>allora senza contrabbattere lo seguo .

Siamo nella sua auto e siamo quasi arrivati d'avanti ad un boschetto , entriamo e troviamo un piccolo edificio verde acqua. Entriamo e lui come se fosse casa sua entra e va tutto spedito in una stanza in fondo al corridoio e sopra la porta c'è una scritta tutta sbiadita incomprensibile da leggere. Lui si ferma e si gira verso di me e dice <<ti muovi jen?>> io allora ripresa dalle mie storie mentali annuisco e lo seguo .
La porta si apre facendo un rumore assordante e dentro la piccola stanzetta c erano tantissimi cassetti , e va verso uno di loro , da cui caccia una cartella bianca un pò sporca di polvere , dove leggo il nome "michel bing" . Allora me la passa e io la apro , e appena inizio a leggere vedo "parto anonimo in ospedale ". Io sconvolta cerco di guardarlo negli occhi ma lui guarda costantemente e con rabbia il pavimento di legno sporco . Vado verso di lui e gli chiedo << pervhè non me lo hai detto prima ? >> a quelle parole alzó la testa di scatto e vidi una scintilla nei suoi occhi , disse <<io non L ho detto prima perchè avevo paura, paura che se ve lo avessi detto non mi avreste più accettato , ma da questa estate quando ho scoperto che mi stavo innamorando di te ho deciso che non c'è la facevo più a tenermi dentro questo e aspettavo il momento giusto per parlartene , prima a te e poi agli altri >>. Disse tutto così velocemente che rimase senza fiato , così per tranquillizzarlo gli presi la testa tra le mani , mi alzai in punta di piedi e lo baciai .



Appena tornammo a casa riunimmo tutti in salotto e gli portammo la cartella . Ben e Berny erano quelli che all inizio erano sconvolti , ma capendo la situazione ci diedero la loro "benedizione" se si puó dire così. Lucas inizio a fare un sacco di domande perchè non riusciva a capire cosa stava succedendo , ma rose essendo la più piccola non capì propio la situazione è decidemmo che quando sarebbe cresciuta glielo avremo spiegato .

Io e il mio fratellastro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora