Capitolo 3

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Era ormai sera, io e Leen eravamo a casa sua per prepararci per la grande festa che avremmo avuto stasera in cui ci sarebbero stati un sacco di invitati. I genitori dei bimbi, avevano preferito organizzarea festa prima perché avrebbero passato il giorno seguente in famiglia. Mentre Leen sospettava che l'avessero prevista prima del viaggio che i loro migliori amici dovevano intraprendere per tornare in Seoul. Secondo lei erano persone misteriose, non sapeva se avvessero figli ma una cosa era certa erano davvero strani. Avevano una pelle chiara ed erano molto silenziosi.
-Allora ti metterai il vestito blu, Y/n?- disse tirando fuori i suoi vestiti. Avevo optato anch'io per diversi abiti, ma quello che mi piaceva e colpiva di più era un abito blu, leggermente trasparente verso l'estremità del collo, mentre dalla parte superiore scendeva giù di un blu scuro, e alla vita una fascia blu del medesimo colore. (Foto in alto)
-Esatto- risposi sorridendo.
-Perfetto io prenderò quello rosa, ma ora muoviamoci la festa è tra due ore-
Annui semplicemente. Misi il vestito abbinandolo con un paio di tacchi scuri consigliati da Leen, un cardigan bianco semplice. Mentre i capelli li avevo leggermente ondulati con la piastra facendo due tracce laterali che si incontravano al centro. Come tocco in più aggiunsi la collana regalata dal proprietario del negozio, e invece il trucco era una semplice linea di eye-liner, correttore e lucidalabbra. Mi diedi un ultimo sguardo allo specchio per poi raggiungere Leen, di sotto in salotto.
-Wow! Y/n sei stupenda- disse con la bocca aperta appena scesi la lunga scalinata che portava al piano terra.
-Ti ringrazio, non sono abituata a questi vestiti- dissi facendo un leggero giro. Ero una ragazza molto semplice che amavo molto i pantaloni, e le maglie larghe più che gonne, tacchi o vestitini striminziti.
-Beh, sei bellissima e questo vestito mette in risalto il tuo corpo perfetto. Ma soprattutto le scarpe ti fanno più alta- rise guardandomi.
-Non è colpa mia se non ho la grazia di essere una giraffa. E poi si sa nella botte piccola ci sta il vino migliore- l'ultima frase la dissi con una leggera intonazione di sfida.
-Ok, piccola nanetta andiamo- disse ridendo e prendendomi per il braccio arrivando all'interno dell'auto bianca parcheggiata all'esterno, che ci avrebbe portato al ristorante.
-Sei bellissima anche tu stasera- dissi mentre eravamo all'interno del veicolo che tra cinque minuti ci avrebbe portato a destinazione.
-Ti ringrazio! Sempre gentile- sorrise. Era veramente bella. Il vestito rosa ricadeva perfettamente sulle sue curve e le metteva a risalto la pelle chiara. Il trucco era composto da un ombretto chiaro, eye-liner, molto mascara e un rossetto rosato, mentre i capelli erano racchiusi in una crocchia alta. E ovviamente non potevamo mancare i suoi platou bianchi che facevano pandan con la giacca.
- Prego signorine siamo arrivafe- disse l'autista abbasando il piccolo finestrino che ci separava da egli.
-La ringrazio, arrivederci e buona serata- disse Leen uscendo dall'auto. Prima di uscire amicai un piccolo saluto e ringraziamento sa parte dell'uomo che aveva svolto perfettamente il suo lavoro. Entrate la prima cosa che si notava  era la miriade di persone che vi erano. La famiglia Hun era molto conosciuta per le grandi aziende e terre che possedeva, così avevano molti soldi. Credo di essere stata  la prima vera amica di Leen a non approfitarmene di lei solo per la ricchezza dei suoi genitori, a differenza degli altri.
-Signora Hun, Signor Hun è un piacere rivedervi- dissi inchinandomi davanti a loro appena ci vennero incontro.
-Aish Y/n ti abbiamo detto mille volte che non servono tutte queste formalità nei nostri confronti, ci conosci da molti anni, un semplice ciao o un abbraccio basta e avanza- disse la signora Liun Hun la madre di Leen, mentre mi abbracciava.
-Mamma lo sai, vuole fare bella figura è ovvio- disse Leen avvicinandosi a noi.
-Ma non serve, solo che dovrai parlare in coreano, molti nostri amici non sanno l'italiano e se proprio preferisci potrai parlare in inglese- disse il signor Jiun Hun il padre di Leen.
-Y/n è bravissima in coreano-  rispose Leen guardando il padre.
-Perfetto, ma...- non finii la frase che i miei due bimbi mi venerro incontro correndo e urlando il mio nome.
-Y/N!Y/N!- dissero in coro.-Sei venuta anche tu?- mi chiese Koan appena vicini da poterli sentire.
-Ovvio, non sarei mai e poi mancata al vostro compleanno bimbi miei- dissi abbracciandoli entrambi in un caloroso abbraccio.
-Vieni con noi! Ti presentiamo una nostra amica- dissero tirandomi per mani.
- Ok- risi lasciandomi trasportare da loro in mezzo a tutta quella folla.
-Linsei! Lei è la nostra Babysitter Y/n! È una ragazza molto buona, ed è la migliore amica di nostra sorella Leen- disse Koan a una piccola bimba. Era molto carina, aveva i capelli neri come la pece, gli occhi scuri, e la pelle molto chiara quasi bianca. Aveva i capelli sciolti e portava un abitino color turchese che le donava alla perfezione.
- Che bello vedervi così felici- disse la bimba con una voce sottile e calda.
-Piacere tu sei Linsei giusto?- dissi abbassandomi al livello della bimba. Lei annuí per poi guardarmi negli occhi.
-Tu Y/n?- mi chiese.
-Si-. Quea bimba mi metteva un sacco di inquietudine era molto strana diciamo, i suoi occhi se osservati erano profondi come un pozzo.
-Lei è Linsei Jeon, la figlia dei migliori amici di papà e mamma- mi spiegò Yun.
-Ah, capisco- sorrisi -Beh allora bambini vi va di giocare?-
-Si!!- risposero i tre in coro.
-Perfetto io conto fino a tre e vediamo chi di voi fa la faccia più buffa- spiegai.  -Uno, due, tre- la faccia dei bimbi era da crepa pelle erano davvero molto divertenti. Continuamo così per una buona mezz'oretta fino a quando i bimbi non andarono a correre in giro per la sala.
-Y/n ti ho cercato dapertutto!- disse Lenn avvicinandosi a me
-Oh, scusami ero con i bimbi a giocare. Ho conosciuto anche la figlia dei Jeon, fa venire leggermente venire i brividi-
-Ah davvero?- annui.
-Aspetta ma perché mi stavi cercando?-
-Ah si che sbadata, i miei ti vogliono un attimo di là-
-Ok-
E spingendoci in mezzo alla folla arrivammo dove erano seduti i signori Hun, insieme a una donna e un uomo.
-Oh, ragazze siete qui. Bene questi sono i signori Jeon, i nostri migliori amici- disse il signor Hun indicandoli. -Non parlano l'italiano quindi preferirei che voi parlaste coreano- aggiunse la signora Hun.
-Buonasera signori Jeon- dissi inchinadomi davanti a loro.
-Quante formalità, piacere Kiuan Jeon- disse l'uomo guardandomi. -Mentre la donna accanto a me e la mia coniuge, Marie Jeon- spiegò l'uomo.
-È un piacere conoscervi-disse Leen - Io sono Leen-
-Sappiamo chi sei, ti abbiamo visto quand'ero molto piccola Leen-disse la donna. - E tu?- disse guardandomi.
-Piacere Y/n Y/s, soni la babysitter dei bambini e la migliore amica di Leen- dissi tenendo la testa bassa per la vergogna.
-Nome particolare, ma quella collana che porti al collo, dove l'hai presa?- disse il signor Jeon soffermandosi a guardare il piccolo ciondolo.
-Da una bancarella molto tempo fa- mentii.
-Bene ragazze siamo qui per parlarvi di una cosa- disse la signora Hun interropendo la discussione. A quanto pare Leen aveva ragione erano davvero strani. La signor Jeon aveva i capelli castani tendenti al rosso e gli occhi scuri, con la pelle molto chiara. Mentre il signor Jeon aveva i capelli neri, e gli occhi molto scuri e anche lui con la pelle molto chiara. Entrambi erano vestiti di nero abbinati perfettamente.
-Cosa mamma?- disse Leen risvegliandomi da un momento di trans.
-Sapete domani i signori Jeon partiranno e ci hanno offerto di andare con loro-
- Aspetti ciò vuol dire che non vi rivedrò più- dissi guardandoli completamente preoccupata. Quella famiglia era ormai la mia seconda famiglia, e sarebbe stato un trauma senza di loro.
-Tu verrai con noi Y/n, se no rimarrà con i bambini mentre noi non ci siamo?- disse il signor Jeon. Ciò mi fece sorridere così tanti che insieme a Leen saltammo dall'allegria.
-Perfetto ma stasera dovete preparare le valigie che domani si parte- ci raccomandò il signor Hun.
-Certo, arrivederci- dicemmo i coro per scattare verso i bimbi a giocare con loro.
Angolo autrice ^^
Wow che persone strane, ma un lato positivo c'è la nostra protagonista non si separerà della sua seconda famiglia giusto?

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