Presentazioni

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Stavo sistemando i miei appunti sulla cattedra quando Steven , il mio segretario , mi appoggiò la cartella clinica di un paziente.

"Lima sarà un caso che ti interesserà alquanto"disse il ragazzo con uno sguardo intrigante , dove traspirava un po' di malizia.

"Vedremo Steven , se n'è valsa la pena trasferirsi in questa sede"dissi seria e fredda , continuando a riordinare le mie cose.

Mi ero appena trasferita in questa nuova clinica psichiatrica , nuovi pazienti , colleghi , tutto nuovo.
Non volevo stringere amicizie , ero diretta e professionale , non ero nemmeno in cerca di una relazione seria con qualcuno , nonostante i miei trentasei anni , nessuno mi ha ancora fatto battere il cuore.

Riporto i miei pensieri sulla terra ferma , e , dopo aver sistemato un po' il tutto , prendo fra le mani la cartella del mio paziente che arriverà dopo .

Il suo nome...quel nome...mi cade la cartella dalle mani , è lei...

Taylor Hill , 22 anni , 1'78 cm .
Occhi verde-acqua , capelli castani chiari.
Malattia:disturbo della personalità borderline .

Ex professione: serial killer
Vittime:8 donne , 4 bambini.

Era la nota assassina , che si aggirava per New York delle sere e attaccava le prostituite , squarciandole il ventre.
Hanno deciso per la sua malattia , di non farle l'iniezione letale , ma rimarrà ricoverata in questa clinica a vita .

Ho paura , sento l'ansia  e l'adrenalina scorrermi nelle vene e stranamente ho il cuore a mille.

La mia paura aumenta quando a rompere il silenzio si udiscono da lontano delle risate , risate quasi malvagie.

Si stanno avvicinando , insieme a dei passi pesanti .

Entrano due enormi uomini che tengono per i polsi , una ragazza , col capo chino .

Quando di scatto lo alza , i suoi occhi si scontrano coi miei , è lei ...eppure ...ha un viso così candido e innocente , due occhi vispi , un nasino sottile e due labbra rosee e carnose , il viso era incorniciato da dei lunghi capelli mossi scompigliati .
non posso credere che abbia fatto tali obrobri.

La sollevano di peso , e la fanno sedere sulla poltroncina bianca in cuoio di fronte alla mia.

"Se ha bisogno , siamo fuori"disse uno dei due uomini in camicia.

Annui col capo e mi sedetti , lasciando che uscissero.
Lei era lì , che mi fissava , con un dolce e apparente innocente sorriso.

"Ciao taylor , sono la tua nuova dottoressa , Adriana Lima  , per questo anno ti seguirò passo per passo verso la via della felicità "

Lei iniziò a sghignazzare.
"Mi dica , io ...come cazzo faccio a essere felice in questa topaia ?"

"Lo vedremo"dissi cercando di mascherare il mio nervosismo .

"Parlami del tuo passato"

"Sono cresciuta in un misero appartamento , mio padre era un'operaio drogato che provava gusto nel picchiare le sue figlie , e mia madre era una prostituta alcolizzata che ogni giorno portava a casa uomini di ogni tipo , negri , bianchi , magri, grassi , a volte vecchi , e capitava che con qualche "extra" potessero toccarmi"

"Continua "dissi fredda.

Non volevo che pensasse che con me potesse essere tanto libera , mai un sorriso , una pacca .
Volevo un rapporto il più professionale possibile.

"Eh niente , un giorno mi scocciai e con la rivoltella di mio padre li ammazzai tutti , io dentro quella fogna che odorava di piscio , ero stanca di abitarci, così mentre iniziai a lavorare come cameriera , giocavo nel retro con le interiora del gatti randagi dei vincoli , in cerca di cibo, e mi piaceva , così da inerirora di animale , passai a quelle di bambini e donne"
continuava ridendo nervosamente, iniziava a graffiare la stoffa del divano e una piccola lacrima rigò il suo volto .

Un po' mi intenerì , aveva un più bel viso ...

Ma un attimo...un essere come lei può avere sentimenti ?

Mi guardò negli occhi spiazzandomi, quegli occhi...magnetici...erano i più belli che avessi mai visto .
Il cuore andò a mille , senti le guance calde , e una stranasensazione allo stomaco.
Cosa mi stava succedendo ?!?!

Lei mi fissava e non batteva ciglio.
"È la donna più bella che abbia mai visto"si avvicinò e si inginocchiò davanti a me , prendendo la mia mano e intrecciandola alla sua e a quel tocco , sorrise seneramente , come una bambina.

I due uomini entrarono di colpo e la presero per i polsi strattonadola a loro

Lei si dimenava disperatamente , ma non otteneva risultati.
"Stai ferma bestia e prendi le tue medicine!!"le aprirono a forza la bocca e le misero tre pastiglie in bocca facendole ingoiare , poi presero un tranquillante e glielo iniettarono .

Povera ragazza , non meritava di essere chiamata bestia.
A parer mio non lo sembrava.
Quando la portarono via , una sensazione di vuoto e malinconia mi assalì , spaesandomi un po'  .

(Qualche ora dopo) :

Ero nell'ufficio del direttore , che si affacciava all'immenso giardino esterno , ero lì che la guardavo .

Era su una panchina che annusava una rosa , e sussurrava una parola , ripetendola più volte , riuscivo un po' a leggere il labiale .
Mi piaceva e mi intrigava il suo modo vago e malinconico di vivere.

Entrò il direttore , un'uomo sulla cinquantina , occhiali tondi , viso grezzo e stanco , pieno di rughe e l'espressione da uomo sicuro .

"Signorina Lima si accomodi"
Riprese il discorso;
"Volevo parlargli di una nostra paziente: la signorina Hill"

Quel cognome ;mi fece perdere un  paio di battiti.

"Vede , volevo avvertirla di stare molto attenta , lei ha l'abitudine di far cadere ai suoi piedi tutti i suoi dottori , uomini o donne che siamo stati , se li portava a letto .
Spero che lei non faccia così ."
Disse dandomi un'occhiataccia.

"Non succederà , se ha letto il mio curriculum "dissi apatica come al solito.
Ma in verità la cosa mi dava fastidio , si scopava la gente come faceva la madre ma lo faceva con odio , però allo stesso tempo , ero eccitata , del fatto che lei avesse rapporti con i dottori , ed io ...ero il suo nuovo dottore.

"Per questo ho scelto te" disse dandomi una pacca sulla spalla ed uscì .

Presi le mie cose ed uscì dall'immensa clinica passando per il giardino ormai vuoto .

"Arrivederci dottoressa Lima"disse qualcuno alle mie spalle .

Mi voltai e mi ritrovai quell'assassina a pochi centimetri di distanza.
Mi sorrideva malsanamente; ed io avevo paura , nessuna guardia , nessuno che la controllasse , chissà cosa potrebbe farmi .

Si avvicinò a me , sempre di più e mi sussurró all'orecchio
"Un po' mi mancherà "disse sensualmente facendomi accapponare la pelle.
Mi accarezzava il braccio , e poi mi prese il viso fra le mani , erano calde e morbide , quelle stesse mani che strizzavano organi interni di neonati .

E mi diede un dolce bacio sulla guancia.
Senti il corpo andare in fiamme , il cuore in gola , le gambe tremarmi e il respiro affannato .

"S-si , ehm..c-ciao "dissi quasi scappando via , verso la mia auto .

Sentivo solo il suo sguardo addosso a me.
Accesi l'auto e sgommai via, più mi allontanavo , più un senso di nostalgia mi pervadeva , avrei voluto tornare indietro ...ma cosa sto dicendo , sarò solo stanca , una tisana e una buona dormita , sistemeranno le idee.

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