Libertà

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Uscì dal mio ufficio verso le ventuno e mezza , era tardi lo so , ma aspettavo il più tardi possibile per evitare di incontrarla , chissà se l'ha letta .
Chissà come sta ora , odio averle spezzato il cuore , ma non potevo fare altrimenti , e fa male a me come a lei .
Mi incamminavo per i corridoi vuoti , quando senti in lontananza il rumore di un pianto , allora decisi di seguirlo finché non mi ritrovai davanti alla camera di Taylor .
Ora capivo la ragione di quel pianto ...
Dio santo come sto male all'idea di vederla in lacrime .
Così entrai ignorando il mio buon senso e mi si gelò il sangue .

Lei ...lei era in una pozza di sangue , con i polsi dilaniati, ed il viso distrutto .

In preda al panico , tirai fuori dalla mia borsa , il mio kit del pronto soccorso che in caso di emergenza portò sempre con me .
Mi avvicinai a lei , ma essa , mi allontanava , dicendo che non era abbastanza per me , che era sbagliata .
"LASCIAMI ADRIANA !!SONO UN RIFIUTO DELLA SOCIETÀ !NESSUNO MI AMA!"i

"NON È VERO TAYLOR , IO TI AMO !"

Così la bloccai e riuscì a fasciarli i polsi .
L'abbracciai forte ,e lei , sprofondò fra le mie braccia , nonostante continuasse a piangere .
"Taylor , io , scusami , è stato l'errore più grande della mia vita , non è vero che il mio era un progetto , io ...io ti amo veramente , più di ogni altra cosa al mondo , e ti capisco se non tu non mi voglia perdonare .."

Per colpa mia , lei stava per morire , e la cosa mi distrugge .

Lei solo , con la poca forza che le rimane mi prende il viso fra le sue deboli mani e mi bacia appassionatamente.
"T-ti amo anch'io adry" disse continuando a piangere .
Io l'abbraccio più forte , poi la sollevo a sposa e la faccio sdraiare sul letto, e mi sdraio con lei , accarezzandole la testa .
"Perdonami amore, non meritavi di soffrire così , ti racconterò tutto domani"dissi lasciandole un bacio sul naso.
Deve sapere tutto , non posso lasciare che soffra ancora , merita solo amore e felicità .
E così come ieri ci riaddormentiamo l'una fra le braccia dell'altra .

Il giorno dopo ci svegliamo e ci coccoliamo un po' , poi decidiamo di fare una passeggiata fuori , sedendoci poi su una panchina .
"Ti devo dire la verità "sospirai
"Su cosa amore mio  ?"disse preoccupata stringendomi le mani .
"Su tutto ! Sul tuo passato e sul perché abbia dovuto scriverti quella lettera falsa"

Le raccontai tutto , su suo padre , sui suoi finti genitori , la perdita di memoria , i falsi omicidi e i falsi rapporti coi dottori e sul motivo della lettera .
Quando finì lei aveva solo la bocca aperta e gli occhi lucidi .
Mi abbracciò solamente e mi baciò dolcemente .
"Se ...se ho perso tutti i miei ricordi , allora ...voglio costruire nuovi ricordi , con te , solo e soltanto con l'amore della mia vita "disse tenendomi per i fianchi .
"Ti va?"chiese desiderosa.
"Si , si e per sempre si "dissi prima di ritrovarmi le sue morbide labbra sulle mie.

Avevo deciso di scrivere una lettera al comune avvisando della completa guarigione della paziente Taylor Hill riguardante al suo disturbo , insomma , questo disturbo non si può guarire , ma piuttosto , reprimere , e curare .
Ma tanto lei , era sana come un pesce , ma sarebbbe diventata pazza veramente a rimanere un giorno di più in quel dannato manicomio .
Spedì la lettera , e aspettai la risposta di conferma , così finalmente potrà andarsene da qua e godersi la sua vita .
Il direttore non sa ancora niente , ma per ora , dovremmo fingere ancora di non parlarci più .

"Vuoi mandarmi in tilt il cervello ?"disse mordendosi il labbro inferiore .
"Perché ?" Chiesi ridendo , mentre mi spogliavo e mi mettevo la sua felpona verde-militare .
"Non sai cosa ti farei nuda come sei " disse sensualmente .
Allora io mi ritolsi la felpa , rimanendo solo in intimo , mi avvicinai a lei e le sussurrai .
"Allora perché non lo fai , bambina monella"le dissi accarezzandole il gluteo .
Lei mi sollevò e mi adagiò sul letto iniziando a baciarmi con passione, scendendo sempre di più lasciandomi dei segni violacei .
"Ti porterò via da qua "dissi ansimando
"Tu col cuore mi hai già portato in paradiso"disse scendendo fino alla mia intimità .

Così passammo la notte... a fare l'amore .
E fu bellissimo , la notte più bella della mia vita .
L'amavo ogni giorno di più , capivo che era la ragazza giusta , sapeva solo lei rendermi felice .

Una settimana dopo arrivò l'accertato del comune che dava il consenso a poter lasciare libera Tay .
Eravamo al settimo cielo .
Finalmente , potevamo stare insieme per sempre .
Ora , è arrivato il momento di portarla al direttore .
Taylor rimase fuori dall'ufficio ed io entrai col cuore a mille .

Appoggiai la certifica sulla scrivania e James Hill , il direttore  la lesse attentamente .

"Questa è la ..." disse impallidendo .
"È la certifica , che conferma che ora Taylor può uscire da questa merda di manicomio"dissi tutto d'un fiato .
"NO TAYLOR È MALATA !! LO SA PERSINO LEI STESSA!!"
"Ti sbagli " disse Taylor irrompendo nell'ufficio .
"Io ..io non sono malata , sono completamente sana di mente , Adriana mi ha raccontato tutto , e ...e ti ringrazio per quello che hai fatto , mi hai salvato , e non ti odio anche se mi hai rinchiuso qua dentro per cinque anni .
Io amo Adriana e voglio passare il resto della mia vita con lei , però potrò anche stare con te quando vorrai ...t-ti voglio bene ... papà "

"Oh Taylor mi sei mancata così tanto"disse correndo ad abbracciare sua figlia , si , non una paziente qualunque , ma la sua sanissima figlia Taylor .

Qualche giorno dopo , Taylor preparò le valige e finalmente lasciammo la Blue Paradise.
Sarebbe venuta ad abitare da me , e così potremmo stare insieme come una vera coppia .

Quando arrivammo a destinazione , Taylor spalancò la bocca alla vista di casa mia , anzi , ora casa nostra .
"È CASA TUA ?"disse sbigottita .
Era una villa enorme con piscina e vista mare , d'altronde il mare di Malibù è uno dei migliori .

Entrammo ed in un paio di orette , sistemammo le sue cose .
"Allora ti piace ?"Dissi cingendole i fianchi .
"Si ma mai come te "continuò baciandomi appassionatamente .
Ci sdraiammo sul letto senza neanche mangiare e ci coccolammo finché Morfeo non ci fece addormentare .

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