Innamorata di una killer

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Ritornai in sede la mattina presto , dopo una sbrigativa colazione .
Quel giorno avrei dovuto avere due sedute con Taylor .
All'idea di passare tutte quelle ore con lei , il battito del mio cuore aumentava improvvisamente.

Parcheggiai l'auto ed entrai nell'edificio , e , potendo udire solo il rumore dei miei tacchi , potevo presumere che tutti fossero ancora a letto .
Quando entrai nel mio ufficio , mi sorprese assai di trovare Taylor già sveglia a quest'ora, sulla mia poltrona a sfogliare la sua cartella clinica.
"Mmm...Taylor Hill , soggetto interessante , con sbalzi di umore e voglie improvvise di rapporti sessuali , tipici casi del suo disturbo " disse guardandomi intensamente e leccandosi il labbro.

"Buongiorno Adriana "disse abbozzandomi un sorriso

"Chiamami dottoressa Lima" dissi sfilandomi il cappotto .
"Ora siediti al tuo posto, cosa ci fai a quest'ora ?" Chiesi indicando la poltroncina di cuoio bianco di ieri pomeriggio.
"Non sono riuscita a dormire , l'idea di rivederla mi ha tenuta sveglia "sorrise.
Così si alzò passandomi davanti, potendo odorare il suo irresistibile odore di vaniglia .
Si stravaccò sulla poltroncina accavallando le gambe e iniziando a squadrarmi per bene.
Vedendo le sue guance arrossarsi quando si soffermò sulla mia corta gonnellina.

Discutemmo per un quasi un'ora finché non potei leggere nei suoi bellissimi occhi , la noia.

"Mi parli di lei piuttosto dottoressa "disse guardandomi con occhi da cucciolone

"Fra me e lei vige un severo rapporto professionale , non sono tenuta a trapelare alcuna mia informazione " dissi acida.
"Piuttosto..."dissi in tono severo
Lei mi guardò titubante .

"Mi hanno avvertito dei suoi rapporti sessuali coi miei colleghi predecessori"accentuando "sessuali".

"Ah si , be lo facevo per poter vedere se riuscissi a scappare da qua .
Li estasiavo , seducendoli ed avvicinandoli a me e poi quando vedevo che non potevano darmi quello che volevo , li scaricavo andando a dire a tutti quello che mi avevano fatto "disse ridendo.

"Ma chissà come mai, con te, non ci riesco , non riesco a farti cedere alle tue fantasie più perverse , sei..."disse esitante

"Diversa , meravigliosamente diversa"sorrise.

Mi senti andare a fuoco, il cuore saltarmi fuori dal petto e lo stomaco contorcersi.
Eccome se riusciva a farmi cedere alle mie fantasie più perverse , ma sapevo recitare la parte della professionale molto bene.

Si sedette per terra davanti a me e posò la sua testa sulle mie gambe .
Con un paziente qualunque, sarei andata in bestia , nessuno poteva avere così tanta confidenza , ma lei ...non so perché ma lei poteva.
"Non ha mai sentito quel vuoto nel cuore ?
Come se avesse bisogno di qualcuno , qualcuno da amare , ma quel qualcuno non ci fosse , anzi , non volesse amarti?"mi disse in tono malinconico , accarezzandomi il braccio e iniziando a passarsi fra le dita la manica del mio camice .

Si, quel vuoto lo sentivo , quando la guardavo andare via da questa stanza.
Non so cosa mi accada , ma, il mio umore cambia .
Come se lei mi facesse vedere il mondo pieno di colori ma senza lei ; sarebbe solo tutto bianco e nero.

"Vorrei che diventassimo amiche dottoressa"mi disse diretta.

Sobbalzai a quella affermazione , a-amiche ? Io e un'assasina psicopatica ?
Però lei , non sembrava cattiva, anzi , era diversa in questa stanza.

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