Verità...

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Mi svegliai nella maniera più dolce del mondo ,
Avvinghiata nel letto , con la mia ...la mia...r-ragazza ?

Mi alzai lentamente e mi rivestì , facendo attenzione a non destarla .

Uscì così dalla stanza lasciandole un biglietto

"Ehi splendore , sono dovuta scappare poiché dovevo sbrigare alcune faccende , quando ho finito fatti trovare in giardino ;)
Ti amo
Adriana "

A passo sostenuto mi diressi verso l'ufficio , quando qualcuno mi strinse violentemente il braccio .
Mi voltai di scatto e mi ritrovai il direttore con uno sguardo inferocito puntato su di me.

"Tu vieni con me"sibilò.
Con la forza , mi portò nel suo studio e si sedette .

"Lima..."disse spazientito .
"Mi fidavo di te , eri la migliore del paese , nessuno ti poteva mettere i piedi in testa , ti ho detto di quello che Taylor faceva con i suoi dottori, all'inizio voleva diventare loro amica , poi li coccolava e infine li dichiarava il suo amore , solo per riuscire ad evadere da qua !!"sbottò

"E ci sei cascata pure tu"
Cosa ?
Tutto quello che ha detto ...t-tutto quello che faceva con loro , lo ha fatto anche con me , mi ha ingannata!
E per di più sapevo che lo aveva fatto con altri , ma , pensavo che con me fosse diverso .
Eppure io la amo ...

Iniziai a piangere silenziosamente , non ci potevo credere , mi ero fatta abbindolare da una ragazza psicopatica.

"P-però lei, Sigh...lei non è malata "

"Cosa stai insinuando Lima ?" Disse il direttore in ansia.

"Ho studiato attentamente il suo carattere e il suo modo di atteggiarsi "
"Lei è sana di mente" dissi riprendendomi .

"E penso che lo sappia perfettamente anche lei"
Dissi arrabbiata .

Fra di nooo calò un profondo silenzio , lui mi fissava con occhi sospetti , di chi sapeva , sapeva troppo .

"Siediti allora , è giusto che tu sappia la verità "mi disse sciogliendosi un po' .

Mi sedetti un po' titubante ...
Mi stava nascondendo qualcosa ?

"22 anni fa , io e mia moglie ebbimo una bambina, era bellissima , coi capelli castani e gli occhi verde-acqua... la tirammo su come una principessa , era la nostra ragione di vita .
Purtroppo però , un giorno , in casa nostra , due ladri spararono a mia moglie , e rapirono nostra figlia .
La cercai per anni finché , un giorno non mi giunse la notizia di una ragazzina violentata da un'uomo , cliente abituale di sua madre , una prostituta .
Riuscì a trovarla , ma non potevo portarla via con me .
Perché la polizia avrebbe pensato che l'avessi rapita, però , ogni giorno venivo a trovarla di nascosto e stavo con lei, giocavamo insieme e chiacchieravamo , fingendomi un senzatetto in cerca di compagnia .
Quando un martedì andai da lei , la trovai in lacrime in un'angolo .
Mi disse che i suoi genitori avevano ucciso dei bambini e delle donne poiché erano in cerca di soldi .
E mentre la consolavo arrivarono i suoi genitori così mi dovetti nascondere ,
Lui la prese per i capelli e la riempì di botte mentre lei li lanciò un piatto in testa , facendola cadere a terra svenuta .
Io ero in preda all'odio , così estrassi la mia pistola e li sparai dritti nel cranio .

Cercai di rianimarla , ma non ci riuscì .
Arrivò la polizia , ed io dovetti scappare .

Riuscì due giorni dopo a scoprire dove la tenevano ricoverata e così mi finsi il suo dottore .
Al suo risveglio , essendo che aveva subito una perdita di memoria , gli raccontai che lei era un'assassina seriale , aveva ucciso innumerevoli donne e bambini , compresi i suoi genitori , e che soffriva del disturbo della personalità Borderline.
Essendo che io gestivo già dall'ora questa clinica psichiatrica , l'avrei tenuta qua dentro .
Così durante il processo patteggiai per lei , chiedendo che venisse sottoposta a cure mediche nella mia clinica , il giudice accettò e lei da allora è qua .
Così almeno potrò stare con lei .
Taylor non sa la verità , ma si sente diversa dagli altri , ha cercato in ogni modo di uscire da qua , ma invano .
Non ha mai fatto sesso con nessun dottore , però glielo facevamo credere noi , così che si convincesse sempre di più di avere questo disturbo .
È sempre stata una ragazza silenziosa , timida , ed io cercavo di passare il più tempo possibile con lei , ma non voleva , dicendo che non voleva stare con nessuno .
Temevo fosse quasi prima di emozioni per come si trascinava da un posto all'altro come un morto .
Ma da quando lei è arrivata , Taylor è diversa , sembra quasi felice , poi le mie certezze sono divenute realtà quando vi ho visto baciarvi ieri in giardino .
Lei le sta facendo credere sempre di più che sia normale , sono felice che ora abbia trovato la felicità , ma non voglio che sappia di non essere malata .
Quindi , voglio che lei la lasci"

Le ultime parole riaccheggiarono nella mia mente , già la sua storia mi aveva spezzato il cuore , povera , chissà cosa deve aver passato , ora crede pure di essere pazza .
E io che per un'attimo avevo pensato fosse una stronza senza cuore.
"NON POSSO ! IO L'AMO NON POSSO ABBANDONARLA IN QUESTO POSTACCIO , ALMENO IO POTEVO RENDERLA FELICE !!"

"Lei è mia figlia , e se scoprisse di non essere malata , mi odierebbe per il resto della sua vita , lo so che la rende felice e viceversa , ma ho sprecato quasi tutta la mia vita per riaverla a me dopo che me l'hanno portata via insieme a sua madre"

"Quindi voglio che la lasci , però lei rimarrà qua a lavorare , solo che non sarà più la sua dottoressa"

Io corsi fuori dall'ufficio il lacrime , chiudendomi dentro il mio ufficio .

Mi sedetti sulla poltrona di Taylor e odorai il profumo che aveva lasciato impresso sul cuoio .
Inizia a ripensare a i suoi sguardi , i suoi sorrisi e le sue labbra , al modo di coccolarmi e di dimostrarmi il suo amore .
Ma per il suo bene e per quello di suo padre dovevo farlo.
Così presi carta e penna e le scrissi una lettera che successivamente lasciai in camera sua .
Ora ho dei pazienti e quindi non penso che oggi potrò rivederla , e chissà , se riuscirò da oggi in poi a dimenticarla ...

POV'S TAYLOR

È da oggi che sto aspettando Adriana in giardino , sono preoccupata così vado nel suo ufficio , ma essendo chiuso , origlio un po' e sento lei parlare con qualcuno .

"Grazie dottoressa , se non ci fosse lei non saprei proprio cosa fare "
"Figurati Ellen , sono qua per questo "

Lei ...ha degli altri pazienti ?
Ma ...pensavo di essere l'unica sua paziente .

Una carica di gelosia mi pervase così mi diressi verso camera mia .
Quando entrai vidi un lettera sul mio letto così l'aprì.

"Taylor ,
Lo so che tu mi ami , ma è ora che ti metta l'animo in pace , tutto quello che ho fatto per te , quei baci , le carezze , e la nottata di ieri sera , faceva parte del mio progetto per la cura della tua malattia , per far sì che tu riesca a trovare la felicità in questo percorso , come ti dissi il primo giorno che ci incontrammo.
Io per te non provo alcun tipo di emozione , non ti amo , tu per me sei solo uno dei tanti pazienti , ora che il mio intento è riuscito , io non sarò più la tua dottoressa e il mio lavoro con te si può definire terminato .

Dott.Lima "

Ero piena di lacrime ,
Col cuore a pezzi ,
Ma come ? Si era presa gioco dei miei sentimenti così ?
Io che per la prima volta ho imparato ad amare , ad essere felice .
Io che le avrei donato tutto l'amore di questo mondo,nonostante la mia malattia ,
Nonostante tutti quei dottori , per la prima volta io ho assaporato con amore le labbra della donna della mia vita .

Che senso ha continuare a vivere senza di te Adriana?

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