Capitolo 1- Diavolo

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"La festa aveva cominciato ad affollarsi con l'avanzare della notte, il numero di adolescenti intossicati aumentava a vista d'occhio. Avevo perso i mie amici di vista e per come sarebbe andata a finire la serata, ero piuttosto preoccupata che la loro sbornia sarebbe duranta per molto, dimenticandosi della mia presenza e lasciandomi in quella stanza gremita. 

Mi feci strada tra i numerosi corpi accaldati aiutandomi con i gomiti, cercando disperatamente di trovare i miei amici. Appena li raggiunsi, stavano briosamente chiacchierando e ridendo. La terribile puzza di alcool, riuscì a farmi dedurre quanto avessero bevuto.

I miei occhi guizzarono su un ragazzo ad un tavolino, poco distante da noi, seduto in assoluta compagnia. Fece un tiro dalla canna che aveva tra le dita, esalando una nuvola di fumo. 

Per un secondo riuscimmo a stabilire un contatto visivo. Dei ricci arruffati gli cadevano leggermente sulla fronte, ma i miei occhi erano completamente proiettati nei suoi. Aveva uno sguardo immacolato, due iridi di un verde candido profondo da mettermi in imbarazzo. La mia titubanza crebbe ancora di più quando delle rosee labbra mostrarono un sorriso.

Disse qualcosa al gruppo con cui era e si alzo dal suo posto. Una promittente figura mi venne incontro. I miei occhi si spostarono nervosamente su tutta la lunghezza del suo corpo.  Il tessuto nero dei suoi jeans si appoggiava perfettamente sul suo bacino, mentre una maglietta bianca fasciava il suo torace.

Appena mi raggiunse sentii il suo sguardo scuro che ero sicura fosse fisso sul mio viso. 

"Ti va di ballare?"-chiese con voce roca.

Annuii.

Un grande palmo si poggiò sulla parte bassa della mia schiena, portandomi più vicina al suo corpo. Un piccolo brivido percosse la mia colonna vertebrale. Non mi sentivo a mio agio in quella stretta vicinanza, i suoi indumenti avevano assorbito un cattivo odore a causa del precedente contatto col fumo. Potevo percepire una discreta assunzione di alcool, ma era biasimabile.

"Come ti chiami?"-sussurò con voce calda al mio orecchio.

"Abigail, tu?"-chiesi tentando di non balbettare.

"Io sono Harry."-sorrise.

Scrutò le persone che ballavano intorno a noi con uno sguardo altezzoso, che se non fosse per i suoi nivei lineamenti, potrei giudicarlo come un maniaco in attesa del momento per attaccare la sua preda.

"Devo andare, dolcezza."-sussurò.

 Prima che si allontanasse, premette le sue labbra in un punto sotto il mio orecchio, facendomi gemere. La reazione che aveva ottenuto da parte mia, lo fece divertire.

Il mio gesto inaspettato mi lasciò di sorpresa, non ero abituata a quel tipo di reazioni da parte del mio corpo. Non avevo mai provato nulla del genere.

Mi passai la lingua sul labbro inferiore per inumidirlo. Avrei preso un altro bicchieri di quel liquido rosa ma aggiungendolo a quelli precendenti, mi sarei ritrovata a dormire sul bancone come molti e non ero il tipo. Solo Dio sa come sia capace di tenere in discorso di senso compiuto in questo momento e non mi andava di concludere la serata nel peggiore dei modi.

I miei pensieri erano ancora su quel ragazzo dagli occhi quasi color giada. Era un angelo.

O forse erano gli occhi del diavolo, mi suggerì il mio subconscio.

Volevo saperne di più di lui. Mi feci strada tra i numerosi corpi accaldati aiutandomi con i gomiti, cercando di trovare quel ragazzo dallo sguardo cristallino.

Ma di lui nessuna traccia. Pensai che fosse andato via, ma alcuni dei ragazzi con cui era a tavolino erano ancora li. 

Mentre mi muovevo tra diversi corpi sudati, lanciai un rapidissimo sguardo su un separè esotico che divideva quella stanza sovraffollata da qualcosa di oscuro.

Notai qualcosa muoversi li dietro e mi avvicinai.

Più volte il mio subconscio mi suggerì di fermarmi e tornare indietro, ma la curiosità era tanta e prevalse su di me.

Cercai di vedere tra le fessure del separè cose stesse succedendo lì dietro. 

Quel ragazzo era lì. Quel ragazzo dal volto pulito. Non era davvero quello che i miei occhi vedevano ma quello che il mio subconscio mi suggeriva. Harry era il DIAVOLO.

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SPAZIO AUTRICE

Come avevo detto, ecco il Primo Capitolo di Submissive.

Spero che l'attesa abbia dato buoni risultati.

Beh che dire, Submissive è una storia rossa, basata su violenza e perversione. Se non ve la sentite di leggerla tutta, non iniziatela proprio.

Ho aggiornato in ritardo siccome ho tanti impegni e si sta avvicinando il concerto e sono completamente presa.

Beh che dire, già dal secondo capitolo verranno tratteggiate immagini violente. 

Questa storia mia ha preso molto e spero che sarà lo stesso per voi.

Votatelo e commentatelo in molti, ci terrei a sapere cosa ne pensate.

Baci flo.xx

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