Capitolo 2- Voglio te

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Le sue labbra tastavano ogni parte del corpo della ragazza che cercava di opporsi al suo tocco. Era così rude nei suoi confronti. La spinse contro il muro e una smorfia di dolore si raffigurò sul volto della ragazza. Entrambi i suoi polsi erano chiusi in una delle sue grandi mani. Tentava di aumentare la distanza tra loro, ma lui era troppo forte. La sua figura imponente torreggiava di fronte a lei. L'inchiodò dolorosamente i polsi al muro prima di premere forte i suoi fianchi contro quelli della ragazza.L'equilibrio della ragazza cominciò a venir meno, facendo cadere la sua testa sulla spalla del ragazzo. 

A quel contatto, la mascella del ragazzo si tese. 

Il fragoroso rumore che dominava la stanza sovraffolata, fece in modo che gli adolescenti ormai in preda alla sbornia non notassero cosa stesse succedendo nella parte opposta.

La ragazza fu strattonata a terra. Solo così mi notò. Non disse nulla, il suo sguardo miserevole era fisso nel mio. Le sue condizioni erano pietose. L'orlo del vestito lilla che indossava ero stracciato, la stoffa aveva assunto un colore diverso a contatto col sangue che fuoriusciva dall'intimità della ragazza. Erano tante le mie teorie, una delle quali che i tre ragazzi presenti con la ragazza, compreso Harry, erano stati tanto rudi nel penetrarla da abbattere la sua genuinità. I suoi lineamenti mi fecero ipotizzare che la ragazza potesse avere all'incirca sedici anni. Un età pura e unica. 

Era vergine e innocua, mi suggerì il mio subconscio che non perdeva momento a dire la sua. Ma forse aveva ragione. Pur avendo vent'anni, la mia verginità era pura come un'adolescente. E a quella ragazza era stata stappata via in uno dei modi peggiori ed impensabili.

Qualcosa le colpi alla nuca, facendo fuoriuscire dalla sua bocca un grumolo di sangue. E a colpirla fu proprio Harry.

A quella vista, persi il controllo ed emanai un urlo striduto da portare gli occhi di tutti su di me.  Gli occhi scuri di Harry fissarono i miei.  Il suo sguardo furioso mutò celermente in un ghigno e mi resi conto che tutto ciò per lui era un divertimento. Un gioco. Lestamente i miei occhi guizzarono verso il basso per spezzare quel contatto visivo.

Corsi più velocemente che potevo per raggiungere l'uscita. Stavo ansimando quando fui fuori, mi guardai intorno per capire da che parte andare, andai in panico quando percepii la presenza di qualcuno dietro che torreggiava su di me.

Speditamente mi voltai vedendo Harry dietro di me. Un riso maligno era dipinto sulle sue labbra. Tentai di indietreggiare ma mi afferrò saldamente per un polso avvicinandomi di più a lui.

"Dove credevi di andare, Abbie?"

Il suo sguardo scuro guizzò sul mio petto e approfittando della sua altezza, ebbe la possibilità di concentrarsi sulla scollatura del mio vestito. 

"Mi chiamo Abigail."-brontolai.

"Mi piaci Abbi.. Abigail. Sei così innocente."-sorrise.

I suoi occhi scrutarono la mia figura. Ero in imbarazzo e i miei polsi cominciarono ad indolenzirsi in quella presa ferrea.

"Mi fai male."

Un paio di occhi scintillanti guardarono in basso verso di me. Allentò la presa.

"Cosa vuoi da me?"-chiesi ingenuamente.

"Voglio te."

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SPAZIO AUTRICE

Mi scuso per il rilevante ritardo, ma sono stata male.

Submissive è una storia senza freni. Che imbarazza molto ma nello stesso tempo intriga.

Spero che vi piaccia .

Votatelo e commentatelo in molti, vorrei sapere cosa ne pensate.

Baci flo.xx

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