Capitolo 5- Schizofrenia

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Ero una ragazza fin troppo curiosa e forse era stata proprio la mia eccessiva curiosità a farmi ritrovare in quella efferata situazione. Quel "Ti farò stare bene" era l'ultimo dei miei pensieri in quel momento. Un individuo, a me sconosciuto, vagava per la casa e il semplice fatto che era anche solo un conoscente di Harry, mi terrorizzava totalmente. Non si sarebbe fatto problemi a molestarmi o uccidermi. Forse per quello Harry l'aveva mandato, per abbattere il mio corpo siccome lui non c'era riuscito. Ma allontanai quel agghicciante pensiero, riportando alla mente le sue ultime parole.

Ad interrompere i miei pensieri fu qualcuno che cominciò a picchiettare alla porta.

Improvvisamente, sentii la bile salirmi in gola.

Harry non poteva essere. Per come era entrato poco fa, potevo dedurre che non era un suo modo di fare, tralasciando il fatto che fosse uscito.

Doveva essere lui.

Vidi la maniglia abbassarsi e la porta venne spalancata.

Lentamente, una seducente figura, mi si avvicinò e mi tese la mano.

"Ciao, Abigail. Sono Zayn. E' bello conoscerti."

Capelli scuri, occhi marroni, carnaggione olivastra ma non eccessivamente. Stretta di mano forte, belle mani... Noto queste cose.

Gli sorrisi, non del tutto sicura di farlo anche con gli occhi.

Il silenzio si prolungò e, per un momento, lasciai che aleggiasse, prima di fare un sospiro e ritornare a guardare le pareti bianche della stanza.

"Non saresti in questo posto se fossi stata meno impicciona."

Ridacchiò.

"Non sono un'impicciona."-Brontolai.

"Come si fa a vent'anni ad essere ancora vergine?"-Sghignazzo.

"Lasciami stare."-Borbottai.

"Se ieri sera è riuscito a fermarsi per questo motivo, non vuol dire che anche stasera sarà lo stesso."-Si ricompose.

Raddrizzai la schiena, con il cuore che iniziava a battermi più forte. Le mie dita iniziarono a tamburellare sulle gambe e poi si fermarono.

"Io ero qui ieri notte..."

"Noi siamo sempre qui."-Continuò.

"Noi?"-Chiesi sbigottita.

"Siamo in cinque a condividere questo appartamento per le nostre passioni extracurricolari."-Spiegò.

"Quante ne avete uccise fino ad oggi?"-Balbettai.

"Uccidere?"-Rise-"Cinque ragazze. Però per aver cominciato da due anni ad esercitare questa passione, non sono tante. Tenendo conto che la maggior parte delle vittime sono dovute alla schizofrenia di Harry."-Spiegò.

"Harry è schizofrenico?"-Chiesi.

Tirò fuori dalla tasca posteriore dei suoi jeans una sigaretta e se la portò alle labbra.

L'accese e inalò, esalando una nuvola di fumo.

"Alcuni specialisti hanno individuato tracce di questa malattia in lui. Anche il padre era malato di schizofrenia. Morì due anni fa e toccò molto Harry da portarlo a questo."

Passammo il resto del pomeriggio a conversare. Zayn era un ragazzo piuttosto calmo e gentile. Era riuscito subito a trovare un approccio con me e questo mi sollevò. Il solo pensiero di condividere la casa durante la giornata con un vero e proprio maniaco, mi terrorizzava completamente. Quel poco che ero riuscita a sapere da Zayn, su Harry, mi fece capire come avrei dovuto comportarmi. 

Improvvisamente, la sua mano entrò in contatto con la mia pelle. Le sue dita delicatamente, cominciarono a tracciare i lineamenti del mio viso. Ma il fragoroso rumore che la porta emanò appena entrò in contatto col muro, ci fece sobbalzare.

"Non toccarla"-Ringhiò.

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SPAZIO AUTRICE

Come promesso ecco il capitolo. 

Spero che vi piaccia. Ci terrei a sapere cosa ne pensate della storia, almeno lasciando qualche commento.

Votatelo e Commentatelo in molti.

Al prossimo aggiornamento (sarà molto presto).

Baci flo.xx

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