CAPITOLO 1 la paura

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Non avevo il coraggio di aprire di nuovo quella porta perché sapevo già cosa mi aspettava,la casa buia e tenebrosa di mio padre che neanche con il sole si illuminava, sbirciai dalla finestra del salotto senza farmi vedere e lui era lì sulla poltrona a fumare le sue disgustose canne mentre guardava la televisione,pensai se magari entravo di soppiatto non avrebbe sentita tanto dovevo entrarci lo stesso o lui avrebbe chiamato la polizia denunciando il primo che gli passa davanti.
Feci un respiro profondo ed entrai in casa e chiusi lentamente la porta,arrivai in camera mia senza fare rumore,poi chiusi la porta che fece un lieve cigolio che fece alzare mio padre -Becca!Becca!sei qui?!- gridò lui, chiusi subito la porta a chiave e restai davanti alla porta,mio padre incominciò a dare calci e pugni alla porta con molta violenza -apri!muoviti!apri subito!- gridò lui invece io non gli aprì,mi misi in un angolino del mio letto a piangere,sentivo le urla di mio padre dietro la porta e intanto la mia paura aumentava sempre di più ma a un certo punto squillò il telefono in salotto,mio padre andò a rispondere e non si fece più vedere davanti alla mia porta per una volta ero salva.

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