La mattina dopo mi alzai presto per non farmi vedere da mio padre, dovevo uscire per andare a casa di Jason perché mi aveva mandato un messaggio che diceva di farmi trovare a casa sua verso le undici del mattino non sapevo il motivo ma io ci sarei andata.
Mi vestì e presi la mia borsa a tracolla appesa sulla maniglia della porta che mi faceva quasi paura, e se mi trovassi mio padre davanti?,pensai,erano le dieci e quarantaquattro e mi dovevo sbrigare.
Stavo per aprire la porta ma mi fermai subito quando sentì dei passi nel piano di sopra nella camera di mio padre,non sapevo più che fare.
Guardai la mia finestra che si affacciava al retro di casa mia,aprì velocemente la finestra e uscì nel retro.
Appena fui davanti alla casa di Jason, che era proprio davanti a casa mia,suonai subito al campanello,sinceramente volevo entrare in casa al più presto mio padre avrebbe potuto vedermi dalla sua finestra e questa volta non me l'avrebbe fatta passare liscia.
Suonai per la seconda volta il campanello e dopo qualche minuto aprì la porta una ragazza molto più alta di me,vestita tutta di nero e con indosso degli stivali con tacco dodici insomma una vera dark -chi sei tu?- chiese lei guardandomi scocciata -sono un amica di Jason- risposi sorridendo e lei sospirò -entra forza- disse lei spingendomi dentro casa e chiuse la porta.
La ragazza mi fece sedere su un divano bianco e comodo che si trovava in salotto,rispetto a casa mia,che sinceramente è una discarica,questa era una casa moderna e accogliente.
La ragazza mi guardò e sbuffò -sai a me non piace quel divano,è troppo...colorato- esclamò la ragazza e proprio in quel momento Jason arrivò in salotto con in mano un foglio,mi guardò e mi salutò -Jade,vai via subito- disse lui riferendosi alla ragazza -va bene- rispose la ragazza e si chiuse in bagno -scusa se ti ha infastidita,è mia cugina e si fermerà per un mese qui a casa mia- mi spiegò alzando gli occhi al cielo -tranquillo non mi ha dato fastidio piuttosto vorrei sapere cos'è quello- esclamai indicando il foglio che teneva in mano -guarda...È per te- disse lui sorridendo e mi pose il foglio,lo presi e lo guardai,sul foglio mi aveva disegnata e era uguale e identica a me -è un ritratto- esclamai sorridendo -mi piace molto disegnare nel tempo libero- disse lui guardando il ritratto e poi mi guardò con i suoi occhi verdi pieni di vitalità -se proprio bella come nel ritratto- esclamò Jason e io arrossì, distolsi lo sguardo da lui -hai altri disegni?- domandai timidamente e lui mi portò in camera sua.
Appena entrai notai subito che i muri della camera erano tappezzati di disegni, li guardai attentamente e poi guardai Jason sorridendo -sono fantastici questi disegni- affermai e all'improvviso mi squillò il telefono, guardai lo schermo e mi accorsi che mio padre mi stava chiamando, rimasi lì perplessa a guardare lo schermo del telefono.
Avevo paura di rispondere al telefono, Jason mi guardò e si avvicinò a me -vuoi fermarti ancora un po' da me?- mi chiese e sorrisi -va bene- risposi e spensi, forse per una volta non dovevo pensare a mio padre,pensai e guardai sorridendo Jason -hai fame?- mi domandò -abbastanza- risposi appoggiando la mia borsa sul suo letto e scendemmo al piano di sotto a mangiare qualcosa.
Dopo aver mangiato andammo di sopra in camera sua e il mio telefono suonò di nuovo, era sempre mio padre che mi chiamava -perché non rispondi a tuo padre?- mi domandò guardando il telefono e sospirai senza rispondere alla sua domanda -cosa succede con tuo padre?- mi chiese stranito guardandomi negli occhi -niente...- risposi incerta di dirgli la verità e avevo gli occhi fissi sul cellulare che squillava ancora -non sono stupido,Becca- disse lui prendendo il cellulare e lo guardai negli occhi -va bene...ti racconterò tutto- risposi decisa e mi misi seduta sul letto di fianco a lui.
Raccontai a Jason che mi padre e mia madre erano separati e il resto che riguardava il comportamento di mio padre nei miei confronti.
Quando finì di raccontargli tutto lui mi guardò perplesso -mi dispiace per te...Becca...sappi che io ci sarò sempre per te- disse dolcemente lui, non avevo mai detto quello che succedeva con mio padre a qualcuno, mi tenevo tutto dentro.
Mi scese sul viso una lacrima e ringraziai Jason, lo abbracciai e lui ricambiò l'abbraccio -devo andare- dissi alzandomi -sicura di voler tornare a casa?- mi chiese lui preoccupato -si tranquillo- gli risposi per non farlo preoccupare ma sapevo già che non sarebbe andato tutto bene.
Salutai Jason e uscì da casa sua, andai verso casa mia e mi diressi verso la porta d'ingresso.
Lo so vi sembrerà stupido ma anche se come entrata avessi scelto la finestra sapevo già quello che mi aspettava in entrambi i casi.
Aprì la porta d'ingresso e mi ritrovai mio padre davanti con in mano una bottiglia di birra -DOVE SEI STATA?!- mi chiese gridando,ero così spaventata che non riuscivo a pronunciare neanche una parola -SEI STATA DA QUEL RAGAZZO VERO?!- mi domandò gridando ancora più forte di prima e non feci in tempo neanche a cercare di rispondere che mi spaccò la bottiglia di birra in testa.
Mi sentì girare la testa, appogiai la mano destra sulla parte inferiore e quando la tolsi mi ritrovai la mano piena di sangue.
Avevo i capelli bagnati dalla birra, mio padre mi spinse a terra e mi guardò -ti prego basta papà- lo supplicai ma lui non esitò lo stesso a darmi un calcio -NO PERCHÉ TU NON DEVI AVERE AMICI E NON NE AVRAI MAI!!!- urlò probabilmente la sua paura era che se avevo amici avrei raccontato come lui mi tratta che è quello che avevo fatto con Jason.
Guardai mio padre negli occhi e vidi che estraeva il ritratto che mi aveva fatto Jason poi all'improvviso chiusi gli occhi.
Mi svegliai stanca sul mio letto, e dalla mia camera vidi mio padre che bruciava piano piano,come se si divertisse, bruciare il ritratto e come il ritratto io bruciavo dalla rabbia dentro di me.
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love runs away
ChickLitBecca è una ragazza di quindici anni,i suoi genitori sono separati da quando lei aveva cinque anni e lei finì di vivere con suo padre che talvolta si sfoga su di lei picchiandola e maltrattandola ma tutto cambierà con l'arrivo del suo nuovo vicino d...