3.Tempismo

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Io e Harriet eravamo l'una l'opposto dell'altra, ci completavamo.
Io ero la parte insicura, dubbiosa e impulsiva
mentre lei sempre tranquilla, calma e razionale.
Io ero sempre pronta a buttarmi a capofitto in situazioni nuove e molto spesso la trascinavo con me.
Lei mi dava sempre un buon motivo per sorridere dopo un giornata storta, mi abbracciava e pian piano il dolore svaniva.

L'ho conosciuta i primi giorni del liceo, quando a ricreazione si sedette al mio tavolo e iniziammo a parlare.
Era così il nostro rapporto, totalmente spontaneo.

Dopo scuola decidemmo di andare a cercare l'abito giusto insieme.
Avevamo gusti abbastanza simili per i vestiti e spesso ce li consigliavamo a vicenda.
Decidemmo entrambe per un vestito corto, che arrivava sopra il ginocchio, il mio era rosso scuro e il suo nero con una cinta in vita color oro.

Mentre stavamo tornando a casa, sento la notifica di un messaggio.
'Chi è?' disse subito Harriet
'..Austin'
'Oddio!E cosa ha detto? Cosa vuole? A che ora la festa?'
'Ehi calmati Harriet' dissi ridendo
Così si mise a guardare sul mio cellulare e lesse la chat

'Ehi Joey, sono Austin. Volevo dirti che la festa è sabato alle nove, non mancare.'
'Ciao Austin. Va bene, a sabato allora'

Tornando a casa Harriet iniziò a immaginare quanta gente ci potesse essere alla festa, quanto avrebbe ballato ed era proprio entusiasta.

I giorni passarono abbastanza velocemente: io e Austin ci salutavamo alla mensa quasi ogni giorno; Pacey e Harriet non vedevano l'ora arrivasse sabato per potersi divertire e, devo ammettere ,anche io.

Quel sabato sia Pacey che Harriet vennero a casa mia prima di andare alla festa siccome io e Austin abitavamo vicini.
Dopo esserci preparati e dopo aver scattato svariate foto, alle nove circa usciamo di casa.

Ero abbastanza tranquilla e al tempo stesso in ansia.
Non mi trovavo a mio agio circondata da molte persone e sicuramente quella casa ne sarebbe stata piena.
Tra l'altro non sapevo neanche ballare quindi mi chiedevo cosa avrei fatto un'intera serata.

Harriet e Pacey sembravano tranquilli, parlavano e ridevano come loro solito.
Pacey indossava una camicia celeste con una maglia bianca sotto, dei jeans neri e scarpe nere.
Notarono il mio silenzio ben presto ma oramai eravamo arrivati fuori casa di Austin.
All'entrata c'era lui con una camicia bianca, jeans e scarpe blu.
Appena mi vide accennò un sorriso e io imbarazzata ricambiai.

'Ciao Joey' disse baciandomi le guance
'Ciao Austin. Loro sono Pacey e Harriet' dissi presentandoli. Con Pacey strinse la mano, mentre con Harriet scambiò baci sulle guance come con me.
'Prego entrate, in cucina trovate pizza, patatine e qualcosa da bere se volete.'
'Grazie' disse Harriet sorridendogli

Andammo in cucina e prendemmo tre birre.
Inutile dire che nessuno dei tre reggeva bene l'alcool e in pochi minuti iniziammo a scatenarci.
Mi ritrovai a ballare con Pacey e altra gente ma non vedevo Harriet.
Mi avvicinai all'orecchio di Pacey e quasi urlando dissi: ' Dov'è finita Harriet?'
'Non lo so. Dai non pensarci, balliamo'
Così feci spallucce e continuammo a ballare.

Ad un tratto la musica cambiò genere, tutti iniziarono a ballare un lento e a quel punto mi resi davvero conto di aver perso Harriet.
Io e Pacey iniziammo a cercare ovunque: in bagno, nelle camere da letto, in giardino, niente.
Stavamo nel giardino, io in totale disperazione e panico, e Pacey continuava a camminare avanti e indietro.
'Ti vuoi fermare?!' dissi urlando
'Dobbiamo trovarla. Era anche ubriaca'
'Per una birra?' dissi alzando gli occhi al cielo
Alzai la testa e notai che quella sera c'era la luna piena, Harriet amava l'astrologia e sapeva ogni costellazione, caratteristiche delle stelle e cose varie.
'Ma certo! Perché non ci ho pensato prima?' Pacey mi guardava dubbioso 'Il terrazzo!'

Senza sprecare altro fiato, presi Pacey per la manica della camicia e lo trascinai sulle scale che portavano al terrazzo.
Arrivammo lì sopra ed entrambi restammo stupiti.
'Vedi quello che vedo io?' disse Pacey
'Sh, meglio non farci vedere' dissi tappandogli la bocca.

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