Senza sprecare altro fiato, presi Pacey per la manica della camicia e lo trascinai sulle scale che portavano al terrazzo.
Arrivammo lì sopra ed entrambi restammo stupiti.
'Vedi quello che vedo io?' disse Pacey
'Sh, meglio non farci vedere' dissi tappandogli la bocca.C'era Harriet appoggiata alla spalla di Austin e lui che le accarezzava la testa. Si guardarono per qualche istante per poi scambiarsi dei baci sulla guancia.
'Ma io ero convinto gli piacessi tu' disse sussurrando Pacey
'Non è questo il momento!Dai, andiamo'
'Come andiamo? Se si baciano?'
'Shh, muoviti' dissi tirandolo con la forza.Scendemmo le scale ancora increduli di quella scena. Dopo una decina di minuti Harriet ancora non scendeva, Pacey diventava sempre più insistente volendo a tutti costi intervenire.
'Senti Joey è tardi, è ormai mezzanotte passata, dobbiamo salire e portarla fuori da qui'
'La smetti? Aspettiamo un altro po'. Magari bevi qualcosa' dissi indicando con lo sguardo la cucina.
Stranamente fece un cenno e andò a prendere una birra, io restai sul divano che c'era nel salone osservando in giro chi era rimasto.Pacey tornò offrendomi un po' della sua birra, si sedette al mio fianco e mi guardò bere.
'La smetti di fissarmi? Tieni' dissi porgendogli la bottiglia
'Quell'Austin è un cretino' disse per poi fare un sorso 'Proprio un cretino'
Sorrisi per l'imbarazzo dato che non sapevo cosa rispondere, poi vidi finalmente Harriet abbastanza stanca.Io e Pacey ci alzammo di scatto e andammo verso di lei.
'Che fine avevi fatto?' chiese subito lei
'No niente, ero andata a fare un giro per la casa. Nulla di che, e voi con quella birra?' disse indicandola
'Niente. Comunque adesso dobbiamo andare, è tardissimo'
'Non dovresti salutare Austin?' disse Pacey rivolgendosi a me
Harriet si girò intorno fingendo di non sapere dove fosse. Dopo qualche minuto scese anche lui con tutti i capelli arruffati.
'Ciao Austin, bella festa' disse Pacey dandogli una pacca sulla spalla
'Già, alla prossima. Ciao' dissi salutandolo con la mano
'Ciao Austin' disse Harriet, si avvicinò lentamente e gli diede un bacio sulla guancia per poi sussurrare 'Buonanotte' convinta che noi non avessimo sentitoUscimmo dalla casa di Austin e dato che casa mia era vicina decidemmo di dormire tutti e tre insieme.
Io e Harriet avremmo dormito nel mio letto dato che era matrimoniale, mentre Pacey sul divano in salotto.La mattina seguente era domenica per nostra fortuna quindi ci svegliammo con calma e molto tardi.
Appena sveglia notai il sole di quella mattina di primavera, che evidenziava i colori degli alberi, rendendo vivi anche quelli secchi.
Vidi un cielo blu, che quasi mi ricordava gli occhi di Micol.
Pensai di non aver più vista se non quel giorno sulle scale e mi dispiaceva, avrei voluto conoscerla meglio.
Mi tornò in mente anche la sera prima, la scena di Harriet e Austin, le parole di Pacey. Mi chiedevo semmai Harriet ne avesse parlato con noi e perché mai tenerlo nascosto proprio ai suoi migliori amici.Feci un lungo sospiro, cercando di mandar giù tutti quei pensieri.
Mi voltai verso Harriet e dormiva ancora, così silenziosamente scesi le scale per andare in salotto da Pacey.Lo trovai seduto a terra davanti alla finestra del giardino, con la testa appoggiata al muro e le gambe incrociate.
Mi sedetti accanto a lui per poi sorridergli.
'Buongiorno, che ci fai qui?'
'Hey buongiorno..no è che amo sedermi a terra e non so guardare fuori, soprattutto appena sveglio. Mi rilassa non so'
Guardai anch'io fuori, cercando di vedere ciò che vedeva lui. E in effetti aveva ragione, era proprio una bella sensazione.'Ora però alziamoci, andiamo a svegliare quella dormigliona di Harriet' dissi alzandomi e porgendogli la mano per aiutarlo ad alzare
'Ancora che dorme?'Così salimmo e fuori camera mia sentimmo Harriet parlare a telefono.
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⭐Light⭐
ChickLit«Sii luce, illumina questo mondo con la tua spontaneità e talvolta acidità. Sii luce nei momenti bui, rialzati sempre. Sii te stessa e brillerai sempre come una stella e anche di più. Non permettere a nessuno di spegnerti.» È una storia che parla di...