Fiori

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"M'ama. Non m'ama. M'ama. Non-"

"Louis, ma che stai facendo a quella povera margherita?"

Niall si siede sul prato fiorito accanto a Louis e lo guarda con un cipiglio stranito, indicando il povero fiore bianco tra le sue mani con un cenno del capo.

"Voglio capire se Harry mi ama." dice lui molto semplicemente, scrollando le spalle, una graziosa coroncina di margherite di vari colori posata sui capelli.

Niall rilascia una risatina, sistemando il maglione bianco al suo migliore amico, dato che gli è scivolato lungo la spalla da quanto gli sta grande.

"Lou. Primo, non penso questo sia un metodo molto efficace. Secondo, non credo Harry ti conosca nemmeno."

Louis sbuffa, smettendo di sorridere e annuendo appena. "Oggi mi ha sorriso in mensa però. Gli sono quasi inciampato addosso con il vassoio, lui me l'ha raddrizzato e mi ha sorriso in modo dolce. E non si direbbe sia un tipo dolce, ma quello era un sorriso dolce. Stavo per svenire Nì." racconta, gli occhi che brillano mentre ricorda l'accaduto.

Niall sorride. "Perchè non ti fai avanti? Magari gli piaci. L'ho beccato a guardarti il sedere qualche giorno fa, sai?"

"Non conta. Guarda il sedere a tutte."

"Non è vero Louis, sei paranoico. Dai, prova a parlargli, tormentare margherite non ti aiuterà di sicuro."

Louis annuisce e si promette che ci proverà presto. Niall sorride, sa che Louis è troppo timido quando si parla di Harry Styles, quindi se non lo farà ha un piano B.

Le settimane passano e Louis come previsto non è ancora riuscito ad approcciarsi ad Harry neanche per sbaglio. In compenso il riccio lo guarda spesso in mensa e in biblioteca, e gli regala sorrisi incoraggianti ogni volta che Louis fa capire di averlo notato. Louis spesso scappa via arrossendo come un peperone, e Harry sorride solo di più.

Louis sta ripassando chimica con il capo chino quel giorno, il quaderno dei suoi appunti aperto sul banco, quando finalmente accade qualcosa di nuovo. Un libro verde, incartato con cura con della carta trasparente, con un garofano meraviglioso in copertina, viene appoggiato sul suo banco. Louis alza lo sguardo e sobbalza nel vedere Harry, bellissimo e imponente come sempre, le mani piene di anelli poggiate sul banco e il sorriso strafottente sempre presente.

"Hei." lo saluta e Louis sente il cuore in gola mentre il ragazzo più alto gira una sedia e si siede di fronte a lui.

"C-ciao." risponde, dandosi subito dello stupido e coprendosi le mani con le maniche della felpa nera prima di sistemarsi gli occhiali sul naso. Quando però si rende conto di averli addosso li toglie in fretta, sentendosi bruttissimo. Harry sorride mordendosi il labbro, guardarlo per un po' senza dire niente. Poi parla di nuovo, la sua voce roca e profonda a far sentire Louis un po' intontito.

"Sono Harry."

"Louis."

"Sei francese?"

"No.. solo che a mamma piacciono molto i nomi francesi."

Harry sorride, annuendo con dolcezza.

"Tu es vraiment mignon, Louis."

Louis arrossisce, non riuscendo a evitare di sorridere come uno stupido.

"Grazie Harry."

Harry si morde il labbro di nuovo, torturandosi leggermente il piercing sul labbro e guardandolo. Louis è adorabile.

"Ti piacciono i fiori, dolcezza?"

Louis annuisce, e sa che tra poco la campanella suonerà e la sua bolla di sapone felice esploderà con essa.

HomesickWhere stories live. Discover now