6. Poésie Fatale

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Lo diventammo come se fosse la cosa più naturale del mondo

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Lo diventammo come se fosse la cosa più naturale del mondo. 

Ci volle una settimana circa per consacrare la relazione.

Sembra qualcosa di molto intimo.

Perché, non lo è forse stata la mia amicizia con Martina?

Dipende dal valore che attribuisci all'aggettivo "intimo". Sai, i lettori potrebbero equivocare e immaginare situazioni piccanti tra te e la ricciolina.

Questo lo pensi tu che sei una pervertita. Sono sicura che i lettori non immagineranno niente di equivoco. Vero?

Se ne sei sicura.

Scoprii inoltre – e con un certo conclamato sbigottimento – che Martina-Cuoricina era una donzella gagliarda, ascetica e anomala. «Figlia di peccatori» si dichiarava, «ma protettrice degli infelici e dei miserandi, nonché serva dello spirito».

Si sentiva investita, insomma, di una missione celeste.

Dal Vangelo secondo Martina. Fratelli e sorelle...

Siamo qui riuniti, in questo giorno di somma letizia...

Eccetera, eccetera.

Eccetera, eccetera.

Io vi battezzo...

Okay, può bastare, grazie.

Domando umilmente scusa.

Tra una lezione e l'altra, si appartava a meditare – le cosce robuste fasciate in leggings dimicro-lite traspirante, candele aromatiche distribuite tutt'intorno e una collana di grossi grani di legno colorati appesa al collo. Così, davanti all'intero istituto!

— Lascia che parlottino e che inventino — mi rassicurava a palpebre serrate e palmi congiunti. — Le loro malelingue non sono che l'estromissione di un profondo dolore, di una ferita non cauterizzata.

Anche nel bel mezzo di discorsi di questa caratura sapeva rimanere "centrata".

Le chiesi di insegnarmi, più e più volte, ma il mio corpo animico aveva grosse e penose difficoltà a dissociarsi dal suo compare senziente e così i canali della percezione restavano perennemente sprangati in una sorta di cintura di castità eterica.

Sono sempre stata sfigata, ve l'ho detto.

A essere sinceri, non ti sei mai applicata.

Tutto il contrario! Ho dimostrato ardore e diligenza senza eguali.

Ma se alla prima sessione di ipnosi regressiva sei scoppiata a ridere e poi a sbadigliare scompostamente?

Non solo brutta e vanesia, ma anche ruffiana. Hai una gran faccia tosta!

Guarda che cerco solo di proteggerti le spalle. Se è un diario – come hai esordito tu stessa all'inizio di questa storia –, i lettori si aspettano di leggere un diario. Comprendi? Onestà di pensiero, confessioni del cuore, fantasie sessuali... Ehm, be', forse non proprio fantasie sessuali ma, per la miseria, passioni e tribolazioni varie. Scusa, ma te lo devo venire a spiegare io? A te che spolpi libri dalla mattina alla sera?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 20, 2018 ⏰

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