"Ringhiai furioso, con un dolore dilaniante che mi spezzava il cuore e lo straziava senza nessuna pietà. Kathleen era morta. Il Dissanguatore le aveva succhiato via la vita senza lasciarle nemmeno una goccia. Le aveva fatto bere il suo schifoso sang...
Music Tip: Here without you - 3 Door Down (video in testa)
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VAMPYR
Era passata una settimana dal funerale di Kathleen e io non riuscivo ancora a farmene una ragione. Il dolore ormai faceva parte di me, non se ne andava mai e mi torturava con la sua insistenza incessante. Cercavo di non darlo a vedere, di apparire determinato a riprendere la mia vita da dove l'avevo lasciata e intenzionato a continuare la lotta contro i figli della notte. Un po' era così, non avrei mai permesso al clan di Constantine di proseguire con i loro orridi piani, noi eravamo più forti, potevamo fermarli. La morte della mia ragazza però, aveva messo in discussione il potere dei lupi, soprattutto quella della mia famiglia. La notizia si stava diffondendo a macchia d'olio nel Mondo Oscuro e le prime diffamazioni iniziarono già a farsi sentire. Alcune creature oscure non aspettavano altro, certe razze demoniache godevano della recente disgrazia, non accettavano la superiorità dei lupi mannari e questa falla aveva dato il via a una silente ribellione nella società paranormale. I lupi erano considerati invincibili, una specie che era meglio non provocare se non si voleva incorrere a conseguenze poco gradite, ma qualche demone coraggioso aveva cominciato a minare questa superiorità. L'equilibrio si stava destabilizzando sempre di più, un Potente era morto, la nuova Lupa Bianca pure, il male stava prendendo il sopravvento e il timore riverente verso i lupi stava venendo meno. Erano giorni difficili e non solo per me.
Era notte fonda e io mi trovavo al Cimitero di Healesville, fissavo il nome di Kathleen scritto a grandi caratteri sulla sua tomba di marmo nero. Mi accucciai, gli auricolari inondavano le mie orecchie di musica triste, senza di lei mi sentivo perso e completamente solo. Allungai una mano e accarezzai quelle lettere in rilievo dal colore dorato che luccicavano in contrasto con lo sfondo scuro:
KATHLEEN WALKER GEN. 18, 2011 – OTT. 14, 2028
La voce sofferta del vocalist degli 3 Doors Down mi arrivò dritta al cuore:
I'm here without you baby But you're still on my lonely mind. Ithink about you baby and I dream about you all the time. I'm here without you baby But you're still with me in my dreams And tonight girl, it's only you and me.
Here without you. Una canzone più azzeccata non avrei saputo trovarla. Il mio lettore musicale sembrava sapere esattamente come mi stavo sentendo in quegli attimi.
«Mi manchi, Leen», sussurrai con poca voce mentre cercavo di trattenere il pianto che mi pungeva gli occhi.
«Perché ho lasciato che Seth ti portasse via da me? Non doveva succedere, non me lo perdonerò mai», mi asciugai le lacrime con il dorso della mano, avevo il cuore spezzato, in frantumi, completamente distrutto in mille pezzi. Era uno squarcio che temevo di non riuscire a sanare.
