0.3

12 0 0
                                    

Mi sveglio improvvisamente, mi guardo attorno e capisco che non sono nella mia stanza: il posto in cui mi trovo non è affatto accogliente, anzi, questa stanza è più sudicia della mia cantina.

-Ben svegliato angioletto.- Sussulto quando sento una voce che immediatamente riconosco, è il ragazzo della biblioteca.

-Che c'è non parli?- Cerco di allontanarmi il più possibile da lui ma finisco solo per peggiorare le cose in quanto mi trovo con le spalle al muro.

-Che cosa ci faccio qui?- Chiedo non appena lui si allontana da me.

-Lo scoprirai presto, stai tranquilla angioletto.-

- Smettila di chiamarmi così, ora dimmi, qual è il tuo nome?-

Lui ritorna da me e solo ora mi accorgo di una cosa: anche lui ha gli occhi rossi.

-Il mio nome? Non credo ti serva saperlo.- Stava scherzando? Prima mi rapisce e poi non mi dice nemmeno il suo nome?

-Smettila di giocare con me!- Lui ghigna maliziosamente e ritorna davanti a me.

-L'angioletto si sta arrabbiando, che paura.- Sbuffo e giro il viso dall'altra parte; cosa mi avrebbe fatto? Uccisa? Torturata? 

-Mi ucciderai?- Chiedo spaventata.

-Ucciderti ora e subito? E dove starebbe il divertimento?- 

-Quindi cosa hai intenzione di fare con me?- Mi alzo per andare, questa volta io, da lui.

-La smetti di fare domande? Mi urti il sistema nervoso.-

Detto questo esce dalla stanza lasciandomi sola con mille domande per la testa.

GIURO CHE NON LO RIESCO PIÙ A SUPPORTARE!
Perché tu hai mai supportato qualcuno?
ZITTA E CERCA DI CAPIRE DOVE SEI.
Sempre a criticare eh!!
Intorno ho solo robaccia inutile, una finestra e una porta che sicuramente è chiusa a chiave, non si vede niente di ciò che c'è fuori. È come se il vetro fosse oscurato per non permettere né a chi è dentro e né a chi è fuori di vedere.
Corro verso la finestra per cercare di aprirla o romperla con qualcosa ma probabilmente il mio rapitore ha pensato anche a questo.
LA FINESTRA NON SI ROMPE STUPIDA. SMETTILA DI TENTARE INVANO!!
L'avevo capito anche io che non si apre, non c'è bisogno di dirmelo!
Mi siedo arrendendomi al fatto che non uscirò molto presto da qui.
Lentamente mi addormento annoiata.

Un uomo e una donna appaiono di fronte a me.

-Violet scappa ad Oblivia! Almeno tu, non morire!- Mi urla la donna.

Oblivia? Cosa dovrebbe essere? Poi perché dovrei morire?

-Fai come dice tua madre.- Mia madre? Cosa dovrebbe volere da me mia madre?

Sento un forte boato e poi tutto quello dietro i due prende fuoco, ma che diamine sta succedendo?

Apro improvvisamente gli occhi e inizio a guardarmi in torno. 

Non sono più nel posto di prima, sto sognando?

Vedo i due tipi di prima, l'uomo regge una neonata mentre la donna è in lacrime, dal modo in cui corrono e si guardano attorno posso dedurre che stiano scappando, ma perché?

-ora la porto da Maggie e Josh, loro si sapranno occupare di lei quando ormai noi non ci saremo più, aspettami qui torno subito. - L'uomo abbraccia la donna e va via con in braccio la bambina. Dopo qualche minuto torna solo.

Quella che è probabilmente su a moglie gli chiede se aveva risolto e lui gli rispose con un cenno della testa.

-Ora, io da una parte e tu dall'altra, sapevamo che questo momento sarebbe arrivato ma abbiamo scelto di amarci e queste sono le conseguenze. Sappi che nonostante tutto, sarai sempre nel mio cuore, resterai sempre la donna che ho amato più di me stesso e la madre di nostra figlia, Violet.- alle parole dell'uomo un brivido mi passò sulla schiena, come sarebbe a dire la loro figlia Violet? Deve essere un altro dei miei sogni strani...



Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

VIOLET E DAEMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora