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<< Non ti ostinare...non metterò i tacchi>> sibilo irritata per l'ennesima volta difronte quegli occhi supplichevoli.
Alessia mi osserva con cipiglio mentre indosso le mie converse bianche.
<< Non puoi venire alla festa in spiaggia con queste scarpe>> sentenzia esausta sprofondando sul mio letto.
<< Appunto. È una festa sulla spiaggia. Dovresti sapere che con i tacchi sarà un'impresa ardua camminare sulla sabbia>>

Mi scocca un'occhiata truce ma non sapendo come contrastare la mia teoria mi liquida con un cenno della mano accompagnato da una smorfia di disgusto.
Ho ragione e lei lo sa bene, ma non gli importa. Alessia è una di quelle ragazze che adorano mettersi in mostra, sfoggiando la propria bellezza e la sua immagine conferma perfettamente quanto ho appena detto: il suo corpo tonico è fasciato da un corto abito color avorio che permettere di mettere in mostra la sua pelle liscia e abbronzata, la sua chioma è racchiusa in un disordinato chignon e alcuni boccoli le discendono delicatamente sulle spalle nude mentre sulle labbra ha applicato una quantità inestimabile di gloss.

Contrariamente ad Ale, che avrà impiegato un intero pomeriggio per prepararsi io mi sono limitata allo stretto necessario: ovvero vestirmi. Indosso un paio di short di jeans leggermente a vita alta abbinati ad una canotta color albicocca. I miei capelli leggermente arruffati sono sciolti e scendono indisturbati fino a coprire i miei seni.
Non mi importa mettermi in mostra e odio terribilmente essere al centro dell'attenzione, per questo evito di indossare qualsiasi cosa che potrebbe attirare l'interesse altrui, come per esempio, i tacchi.
Mentre infilo il necessario nella borsa, Alessia si solleva dal letto e si osserva scrupolosamente allo specchio. Le sue labbra si dilatano in un sorriso soddisfatto e vittorioso per il risultato, ondeggia i fianchi per far svolazzare l'abitino succinto che indossa e si sistema qualche ciocca ribelle sfuggita al controllo.
Sa bene che questa sera non passerà inosservata agli occhi dei ragazzi e questo le dà molto appagamento.

Mi accosto al suo fianco e osservo la mia immagine riflessa allo specchio notando le discrepanze che regnano tra me e la mia migliore amica. Lei è assolutamente impeccabile mentre io sono la solita ragazzina dai vestiti scialbi, dagli occhi di un blu così intenso da sembrare fasulli, dalle lunghe ciglia folte che parlano da sole, senza aver bisogno di applicare del mascara e dalle labbra piene e secche sovrastate da minuscole increspature.
Io e Ale siamo esattamente l'opposto in tutte le sfumature possibili, ma forse è proprio per questo che andiamo terribilmente d'accordo, tanto da essere inseparabili.

<< Possiamo andare. Sono pronta>> esordisco scrutando per l'ultima volta la mia immagine riflessa allo specchio.
<< Sei sicura? Nemmeno un po' di trucco?>> chiede lei perplessa e un barlume di speranza solca il suo sguardo.

<< No>> sbotto decisa e la afferro per il braccio affinché si possa svincolare dalla sua immagine riflessa allo specchio, per tutta risposta sbuffa sconfitta e mi segue a passo rapido scendendo le scale.

La festa in questione si trova proprio difronte la spiaggia davanti casa mia, ed è sufficiente scendere le scale della mia portafinestra per raggiungerla. È più che altro un lido balneare in cui ogni estate vengono organizzate feste mozzafiato affollate da giovani turisti.
Il propriaterio, Tommi, un mio vecchio amico, nei giorni scorsi ha iniziato ad allestire i vari gazebi e tutto l'occorrente per dare vita alla prima festa che dovrebbe inaugurare l'arrivo dell'estate.

Scendiamo le scale e nel giro di trenta secondi ci ritroviamo sulla spiaggia buia circondata dagli scogli impetuosi. Riesco già a intravedere il locale gremito di persone e più ci avviciniamo più la musica invade assordantemente i miei timpani.

<< Merda>> impreca Ale mentre ad ogni passo sprofonda nella sabbia bagnata.
<< Ti avevo avvisato>> sghignazzo osservando la sua camminata maldestra a causa dei tacchi che affondando nella sabbia.
<< Oh. Sta zitta>> mi ammonisce dandomi una leggera gomitata che per poco non gli fa perdere l'equilibrio.

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