Le Due Finestre•Fred (and George) Weasley.

Vischio e Nargilli.

Dicembre era definitivamente arrivato, e con lui, l'aria del Natale.
Anche se fra le mura di Hogwarts, se ne respirava ben poca. La Umbridge riteneva che le decorazioni fossero una distrazione per gli studenti, e cercò di limitarne il più possibile.
Di tanto in tanto, qualche ribelle e coraggioso studente, si dedicava a far spuntare ghirlande o file di lucine colorate lungo il corridoio, con grande approvazione dei compagni.

Ebony però, non riusciva a focalizzare la mente su quei dettagli. Perché i pensieri non le davano tregua.
Dalla sera in cui trovò i gemelli a consolare quel ragazzino di primo anno, aveva stretto una sorta di rapporto con loro.
Rapporto che però si limitava a manifestarsi nei corridoi o nel cortile quando erano vuoti. E che rapporto strano, poi. Fatto di battute dei ragazzi, a cui lei prontamente rideva. O di commenti poco carini sulla Umbridge, che terminavano poi con una gran risata da parte di tutti e tre.
Tuttavia però, durante i momenti in Sala Grande, non riusciva a non scoccare loro qualche occhiata di tanto in tanto. E loro rispondevano con un occhiolino, o un mezzo sorriso.
Ma effettivamente, potevano considerarsi amici? Questa domanda la tartassò per tutta l'ora di Divinazione, l'ultima del pomeriggio.
Alle sei, non appena suonò la campanella, si precipitò in fretta fuori dall'aula, come se prendendo una boccata d'aria, la domanda inchiodata nel suo cervello, si autodistruggesse.
Non appena il corridoio fu quasi completamente vuoto, si incamminò verso le scale che portavano ai piani più alti del castello. Nella disperata ricerca di un posto silenzioso e solitario.
Si ritrovò in un'ala del castello, che credeva di non aver visto mai, quando dei gridolini di risata rimbombarono per tutto il corridoio poco illuminato.

"C'è qualcuno?" Disse in tono alto.
Nessuna risposta.
Fece qualche passo in avanti.
"Ehy, allora?" Chiese quasi irritata, alzando di un tono la voce.
Stava per urlare un'altra volta, quando una mano grande e calda le si poggiò sulla bocca e un forte corpo alto la spinse contro il muro.
Non fece in tempo a replicare che la voce appartenente alla persona che le stava addosso sussurrò un flebile "ssh!"
Conosceva quella voce.. e quel profumo era certa di averlo già sentito..

Dopo minuti che parvero interminabili, la persona che ancora la teneva bloccata, parlò.
"Ebony? Ma sei tu?" Chiese in tono incerto.
"Fred... o.. George?" Chiese incerta lei, incapace di riconoscerli attraverso la voce.
"Per Merlino, sono Fred! Non mi avrai mica scambiato per la mia brutta copia!" Rise.
"Okay Fred, puoi mollarmi adesso?" Disse decisa, ancora premuta fra il muro e il corpo del ragazzo.
"Oh giusto, scusa." Ridacchiò quasi imbarazzato, allontanandosi e spostandosi sotto una torcia, così da risultare visibile.
"Che ci fai qui, tu?" Chiese lei mentre sistemava la gonna un po' sgualcita.
"Io e George scappavamo da Gazza, come sempre, e ci siamo divisi per confonderlo ancora di più." Rispose ridendo di gusto. "Piuttosto, tu?" Continuò, affievolendo la risata.
"Cercavo un posto per.. fare una pozione, lontano da occhi indiscreti." Farfugliò sperando che se la bevesse.
"Pozioni illegali eh.." rise con un ghigno il rosso.
"Più o meno." Annuì guardandolo in viso, e solo in quel momento si rese conto di quanto fosse effettivamente buio quel corridoio. Ma i tratti del ragazzo, erano ben visibili, sotto la fioca luce della torcia a cui era vicino.
Fece qualche passo avanti, per raggiungere anche lei l'angolo illuminato.
"Intimo, qui." Spezzò il silenzio lui, ridacchiando con un ghigno malizioso.
"Spiritoso, Weasley." Rispose roteando gli occhi. E solo così si rese conto di ciò che pendeva sulle loro teste.

"Vischio." Sussurrò col respiro che le moriva in gola. Come era spuntato lì? Un secondo prima era sicura non ci fosse. E non aveva neppure sentito alcun incantesimo uscire dalla bocca di Fred. Forse quei.. Nargilli esistevano davvero come sosteneva la Lovegood di Corvonero?
"Come, scusa?" Chiese confuso il rosso, per poi seguire con gli occhi lo sguardo di lei ancora puntato in alto. "Oh..." sussurrò sorpreso. E per la prima volta, sembrò a corto di parole.
"I-io non ho fatto niente." Disse frettolosamente lei.
"Lo so." Disse il ragazzo mentre tornava a sorridere e abbassava lo sguardo a quello di lei.
"E.. devo andare." Rispose con la stessa fretta di prima.

Non fece in tempo a fare un passo indietro, che subito si ritrovò attaccata al corpo del rosso. E solo in quel momento si rese conto di quanto fosse alto. Doveva tenere il viso verso l'alto, per poterlo guardare nel suo.
Dal canto suo, Fred, lo teneva verso il basso per poterla guardare. E le sue mani non accennavano a mollare la presa sui fianchi di lei.
"Fred io.. dovrei andare." Sussurrò provando a rimanere impassibile o quantomeno seria.
"Non si spreca così, un bel ramo di vischio" sorrise con un ghigno il rosso "almeno non con me." Avvicinò di qualche centimetro il viso a quello di Ebony, che si sentiva totalmente paralizzata. Che stupida! Reagisci! Vai via da lui! Continuava a ripetersi, con la speranza che il cervello mandasse i comandi alle gambe. Ma esse non ne vollero sapere, nemmeno di accennare un passo.
"Hai perso la lingua, Davis?" Continuò lui, senza togliersi il ghigno ora malizioso, dal viso.
In tutta risposta lei, riuscì a scuotere la testa e sussurrare un flebile "no".
Come faceva quel Grifone a tenerle così testa? O meglio, a fargliela perdere così tanto? Proprio a lei, una Serpe che non si lasciava andare mai a quel tipo di sottomissione.
Riuscì a malapena a fare un passo indietro, prima che il ragazzo riuscisse ad eliminare ogni centimetro di spazio fra i loro visi, poggiando le labbra sottili su quelle piene, di lei.
Tuttavia, Ebony non trovò la forza di spingerlo via. Il contatto improvviso con quelle labbra sottili e sorprendentemente dure, le spazzò via ogni pensiero collegato ad una possibile fuga.
L'unico pensiero che rimase a ronzare nella sua testa fu: devo avere la testa piena di Nargilli.
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|Angolo autrice|

Hello guys.
Ecco un altro capitolo. Ed ecco un Fred con la colla alle labbra (e chi non lo vorrebbe...).
Come sempre, grazie a chi leggerà.💛