Capitolo III "Christopher Hilton"

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"Christopher Hilton"

La maledetta campanella suona nello spazio; non voglio alzarmi, ma non voglio neanche finire nell'ufficio di Madame Dur. Mi tolgo le coperte di dosso e stiro piedi e braccia, seguiti dal tipico sbadiglio di tutte le mattine. Mi pesa il corpo, le palpebre e la saliva secca fanno sentire la mia pelle strana. Non ricordo quando mi sono addormentato, ma mi sento come se sia stato poco fa.

Deciso a non lasciare che mi castighino il primo giorno - e contando il fatto che è venerdì -, mi alzo, poggio i piedi a terra e voglio già tornare a dormire. Non ci penso più e mi alzo in piedi, vacillando un po'. Javier è venuto a farmi visita ieri sera, poco prima che il "coprifuoco notturno" suonasse. Mi ha spiegato che quando mi sarei svegliato avrei dovuto prendere i miei vestiti e un asciugamano e che mi avrebbe portato ai servizi, ma di non tardare troppo perché le lezioni iniziano alle otto e mezza e non vuole fare tardi per colpa mia.

Prendo le mie cose ed esco, trovando Axel abbracciando Javier e Niall e Liam imitandoli. È buffo perché Niall è della statura di Javier e Liam e Axel si somigliano un po'.

- Buongiorno, Gay Harry! - mi dice Axel ed io solo inclino la testa.

- Buongiorno, Harry. Come hai dormito? - domanda Liam mentre tutti ci incamminiamo verso le docce.

-Be'... bene, a dire il vero non mi sono reso conto di quando mi sono addormentato o come. Mi sono semplicemente svegliato stamattina.

Tutti ascoltano, ma nessuno dice niente. Niall prende posto al mio fianco e il suo sorriso è l'unica cosa che mi conforta in questo primo giorno.

Arriviamo alle docce, dove possono entrare solo dieci persone alla volta, ma siamo i primi a svegliarsi, quindi non abbiamo problemi. Dopo che tutti cantiamo animatamente "Cousins" dei Vampire Weekend, mi dispongo a indossare la biancheria e uscire per mettermi dei jeans in denim nero e la maglietta col colletto con la cravatta nera e la maglia nera. I miei capelli sono bagnati e i ricci si sono lisciati un po', ma non importa molto, sto bene.

Venti minuti dopo usciamo dalle docce e una fila si è formata fuori; alcuni applaudono, altri sospirano, altri ci aggrediscono con parole poco belle per - finalmente - cedergli il nostro posto per fare una doccia meritata. Niall continua a parlare, come d'abitudine e Liam ha le cuffie. Ho già un'idea dei quattro ragazzi del gruppo di cui ora faccio parte. Niall è un irlandese mandato qui da suo padre per un motivo che non mi ha detto, ma è semplicemente geniale e stressante al tempo stesso. Liam è un ragazzo che non disturberei mai; ha dei muscoli marcati che mi fanno paura e il suo comportamento non è scherzoso, anche se sembra non farebbe del male a nessuno... o così sembra. Javier e Axel sono innamorati, basta questo.

Arrivando alla mia stanza ho il tempo per mettere alcuni quaderni e penne nello zaino, prendere il cellulare e pettinarmi bene i capelli. Mi sarebbe utile un phon, ma non lo userò; è il simbolo di ribellione a una causa che non importa più, perché i miei genitori non sono qui e non possono vederlo.

Bussano alla porta e la mia nuova routine inizia.

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La mia prima lezione della giornata è sociologia. Non ha mai fatto quel corso, ma fa lo stesso, non ne ho voglia. I banchi distribuiti per l'aula hanno lo spazio per due persone. Tutto il mio orario è diverso da quello di Javier, Axel e Liam. Ho tre classi in comune con Niall e nelle altre dovrò aggiustarmi per conto mio.

Entro nella stanza e i banchi in fondo sono occupati; prendo posto in uno vicino alla finestra e aspetto che gli altri alunni entrino. Metto un quaderno davanti a me e con una penna nera inizio a scarabocchiare stupidaggini senza importanza, canzoni che mi vengono in mente, frasi dei miei amici che non ho neanche salutato e alcune battute di knock knock che ricordo. La luce del sole inizia ad entrare dalla finestra e mi dà un po' fastidio, ma non posso cambiare posto, non perché non ci siano altri posti disponibili, no, è solo che mi scoccia un casino riprendere a muovermi.

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⏰ Última actualización: Apr 01, 2018 ⏰

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