05:10
Sono sveglia da ieri. Inizialmente era difficile non addormentarsi, ma con il passare del tempo...ci si abitua.
La sveglia suonerà tra un'ora, ma ora che il sole è abbastanza alto, non ho voglia di rimanere sotto le coperte.Mi alzo e vado a lavarmi.
Mi spoglio e una volta nuda mi guardo allo specchio. Sono orribile.
Sono molto magra. Ho iniziato a mangiare sempre di meno dato che mi chiamavano cicciona.
I miei capelli mi cadono corti sulle spalle. Una volta avevo dei lunghissimi riccioli castani. Poi a scuola mi prendevano in giro e mi facevano scherzi. Hanno provato miliardi di volte a tagliarmeli per "scherzo". Alla fine li ho tagliati io e li ho tinti di nero, lo stesso colore dei miei occhi.
Mi lavo velocemente nella vasca e mi vesto. Per fortuna è inverno...
Metto una felpa e un jeans, entrambi neri, così come le mie scarpe. Alcuni tagli si vedevano, quindi ho messo anche dei guanti neri a mezze dita e una sciarpa bianca e nera, la mia preferita.
Presi il mio zaino rosso scuro e uscii di casa. Era molto presto...ma tanto ci vuole un'ora di cammino per arrivare al college, quindi dovrei arrivare in tempo per il suono della campanella.
È sciocco, lo so. Proprio sotto casa mia c'è la fermata dell'autobus, e io preferisco svegliarmi un'ora prima del solito per arrivare a scuola a piedi?! Non mi piace prendere mezzi pubblici.
Inoltre...io non dormo la notte, non é un problema per me uscire di casa un'ora prima, tanto non faccio neanche colazione...
Apparte questo, i miei mi pagano il college e i miei studi. Io mi permetto solo lo stretto necessario. Certo...loro non mi direbbero nulla se gli chiedessi i soldi per l'autobus...semplicemente, non lo trovo utile.
Arrivo in classe, come al solito tutti mi guardano con una smorfia schifata impressa sul loro viso. Ma ormai non ci facevo più caso.
Oggi almeno sapevo come sfogarmi...
Fui accompagnata per tutto il corridoio, dalle loro risate, le loro prese in giro, i loro insulti e i loro scherzi.
Nella mia mente continuavo a ripetermi sempre la stessa cosa.
-sto bene...-
Era vero? Era una bugia? Non ha importanza...stavo meglio.
Passarono le prime due ore di scuola.Mi prendevano in giro.
Mi chiamavano pazza.
Oggi hanno rotto il mio album da disegno.
Oggi mi hanno buttato l'acqua addosso.
Ma io sto bene.
Oggi hanno rubato il mio zaino per copiare i miei compiti.
Ma a me non importa.
Io sto bene.
Sto bene.
Sto bene...
Intanto entro in bagno, e la storia si ripete.
Prima un taglio
Poi due
Poi altri...
Lacrime
Dolore
Poi...
...rimetto il taglierino al suo posto nella borsetta. Non lo lavo...so che stasera mi servirà di nuovo.
Abbasso le maniche. Brucia un po', ma è un dolore sopportabile. Asciugo le lacrime con la manica della felpa ed esco.Finita questa "operazione", torno in classe. Sorrido in modo falso e bugiardo. Faccio finta che non sia successo niente e mi rimetto seduta al mio posto. All'ultimo banco. A un angolo della classe, vicino alla finestra.
Un'altro giorno...come ieri...come la settimana scorsa...è passato. So che sarà così anche domani...e anche tutti gli altri giorni che starò qui.
Non cambierà mai niente.
Ma a me non importa. Tanto...
...io sto bene!
Ciao!
Spero vi piaccia questo nuovo capitolo. Se è si...allora votateeeee. Ci vediamo al prossimo capitolooo. Ciau
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È questa la vita che sognavi?
AléatoireUno solo...solo uno e basta...che vuoi che sia...un solo taglietto...uno...poi smetto...uno ancora... Solo un altro piccolo piccolo... E poi la mattina abbiamo le braccia insanguinate e piene di tagli...ma non fa niente...che vuoi che sia?! È inutil...