Un nuovo inizio.

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Quel giorno era stato un giorno orrendo per quella ragazza seduta da sola in fondo alla classe.

Cassandra, questo era il suo nome. Aveva dei capelli rossi e ricci e gli occhi stanchi di chi la notte piange. Cassandra era una ragazza insicura di se, non aveva molti amici e veniva presa in giro per il suo peso.

Così iniziò la storia di Cassandra

2/02/2004

Si era trasferita da poco a Roma, oggi sarebbe stato il suo primo giorno a scuola. Si svegliò presto, fece colazione e si incamminò verso la scuola.

Una volta arrivata, andò dritta in segreteria a chiedere quale sarebbe stata la sua nuova classe.

-"Buongiorno, scusa, mi sono trasferita da poco, e.. Vorrei sapere dove sta la mia nuova classe."

-"Nome?"

-"Cassandra."

-"Cassandra, Cassandra, Cassandra, ah si eccoti qui, la tua classe è la 3A."

-"Grazie, e sa dirmi dove si trova?"

-"Certo, sta al terzo piano, infondo a sinistra."

-"Grazie mille."

-"Di niente, Cassandra."

Così salì e cercò la sua classe.

Una volta trovata, entra facendo un mezzo sorriso e dando il buongiorno, ma nessuno la calcolò, così lei andò a sedersi al ultimo banco, dove non ci stava nessuno. 

-"Hei, balena." Gridò una voce da maschio, Cassandra alzò gli occhi timidamente "Questo è il mio posto, quindi alzati quel culo che ti ritrovi e levati.", prese le cose sue si alzò e si andò a sedere davanti, in prima fila, mentre entrò la professoressa, -"Buongiorno ragazzi." - "Buongiorno" - Risposerò tutti in coro-"Potete accomodarvi"- Disse lei -"Vedo che abbiamo una nuova compagna, qual'è il tuo nome?-"Ciao, io sono Cassandra."- "Piacere Cassandra, da dove vieni?"-"Da Milano."-"Milano? E come mai ti sei trasferita qui a Roma?"-"Mamma.. Eh.. Mamma è di Roma..E.. Papà era di Milano, cioè, mia madre e mio padre sono divorziati, fino adesso sono stata da papà, ma lui.. lui è andato in Francia per lavoro, e sono dovuta venire da mamma."-"Bene Cassandra, siamo felici di averti con noi."- Cassandra sorrisse, lei non era tanto felice di trovarsi lì, in fondo si era sempre trovata bene a Milano, aveva tanti amici, e stava bene con suo padre con il quale aveva un bel rapporto, al contrario del rapporto che aveva con la madre. Così tra una campanella e l'altra finì la scuola.Cassandra tornò a casa, si fece una doccia e si chiuse in camera sua a scrivere suls uo diario segreto, quando le andava male si rifuggiaca nella scrittura. 

"Caro Diario, sono già due giorno che sto qui. Non mi piace, me ne voglio andare. A scuola sono tutti antipatici, mi hanno dato della balena, penso che da oggi non mangerò, ha ragione, sono brutta e grassa, da oggi starò a dieta. Lo giuro." 

Cassandrà passò tutta la sua giornata in camera, senza mangiare, solo a versare lacrime, verso la sera le venne fame, non poteva resistere, così andò in cucina e si abbuffò, subito dopo andò in bagno e si infilò due dita in gola, aveva promesso a se stessa di non mangiare più, aveva promesso che sarebbe dimagrita, e Cassandra quando fa una promessa la vuole sempre mantenere. 

28/02/2014

Così i giorni passavano è Cassandra manteneva ogni giorno la sua promessa, non ci stava giorno in cui non rimetteva, stava dimagrendo, ma non le bastava, voleva ancora, ancora, ancora e ancora. Da 89kg era arriva a pesare 65ks-"Arriverrò a 50, e mi fermerò."- Aveva la felicità negli occhi quando saliva sulla bilancia e quei numeri diminuivano.

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