4. Dove alberga il Male

308 29 6
                                    

Cercai di trattenere il respiro ma mi riusciva davvero difficile.
Mio padre stava finendo di parlare con Christopher e sapevo che di lì a breve le cose si sarebbero complicate.
Astrid era di fianco a me ancora sbavante ma il groppo in gola che avevo stava contagiando anche lei.
"Buon Compleanno!" sentii urlare dietro di me.
Tirai un sospiro, grazie al cielo qualcuno era venuto per distrarmi.
Mia zia Karen mi guardò con ammirazione "Oooh tesoro sei davvero bellissima!" disse quando mi voltai per abbracciarla.
"Grazie zia, sei sempre impeccabile anche tu" ma la mia voce lasciò trapelare l'evidente nervosismo.
"So che sei preoccupata... ma son venuta qua proprio per sostenerti! Vedrai che non c'è nulla per cui allarmarsi, farai ritorno a casa prima che tu possa accorgertene!" esclamò convinta.
Avrei davvero voluto crederci ma chiunque in quella sala era consapevole che non sarei stata assegnata ad un demone qualunque e questo non faceva altro che peggiorare la situazione.

Sentii qualcuno battere delicatamente contro un bicchiere per attirare l'attenzione.
Mio padre, il Re era di fianco a Christopher, Mark e altri pretendenti al Trono che non mi si erano ancora presentati.
Quando nel salone calò il silenzio seppi che era arrivato il momento.
Fui ingenua a pensare che quelle parole avrebbero dichiarato la mia fine perchè, al contrario, ciò che udii quella sera avrebbe presto cambiato la mia vita e quella dell'intera storia dei Regni per come li conoscevo.

"Come voi tutti sapete" iniziò "la mia dolce bambina Sophie ha compiuto i fatidici ventuno anni, età in cui dovrà trovar marito per poter regnare sulle nostre terre" deglutii nervosamente, avevo gli occhi di tutti addosso "perciò come da tradizione dovrà vivere insieme ad un Antico fino a che il prescelto che riuscirà a sconfiggerlo non otterrà la sua mano liberandola!"
Sentii un brusio alzarsi nel salone.
Oddio ci siamo.
"E' stato difficile accettare queste condizioni, sono tradizioni vecchie ormai e non molto al passo con i tempi, tuttavia fino a che ci assicureranno la pace nei Regni non potrò che portarle avanti e tu, mia cara Sophie, sarai la prossima ad onorare la tradizione come futura Regina del Nuovo Regno Unito" dichiarò tendendomi la mano per farmi avvicinare a lui.

Si inchinò al mio cospetto non staccando i suoi occhi dai miei e disse infine "Sei stata assegnata a Dorian di Scozia, l'Antico più potente delle nostre lande" e mi porse la Dichiarazione di Fedeltà, l'artefatto che lega il Demone Padrone alla futura erede.

Nella sala calò nuovamente il silenzio.
Afferrai la Dichiarazione per leggere meglio il nome di quel satanasso.
Chi diavolo sarebbe questo Dorian? Non l'ho mai sentito!
Lentamente si levò un brusio tra i commensali.
I miei pretendenti si guardarono confusi, evidentemente nemmeno loro sapevano di chi mio padre stesse parlando.
Ma gli ospiti più anziani al contrario, parevano sapere benissimo di chi si trattava.
Guardai il Re osservarmi con gli occhi lucidi, non aggiunse altro probabilmente perchè qualsiasi parola detta dopo sarebbe stata rotta dal pianto.
Sentii il sudore imperlarmi la fronte.
Ok... respira... chi sarebbe questo Antico? E perchè tutti hanno la faccia così sconvolta?

Mi girai in cerca di nonna Ophelia e quando la trovai... colsi l'orrore nei suoi occhi.
Corsi da lei sconvolta, credendo potesse avere un infarto da un momento all'altro.
"Nonna, nonna... cosa c'è? Parlami!" ero disperata.
Ophelia prese un grosso respiro prima di aprir bocca.
"La... la storia che ti raccontavo... ricordi? Quella del demone scozzese?"
Sbiancai.
Quel demone? Quell'essere che divorava i cuori spezzati delle donne che rifiutava?
Mi sentii mancare.
"Ma... credevo si trattasse solo di storie, miti inventati per spaventare..." arrancai.
La nonna stette ad osservarmi cercando di non far trapelare la sua paura ma ormai era chiaro che fossi spacciata.
"Non ti preoccupare!" disse Astrid dandomi una violenta pacca sulla schiena per farmi riprendere "vedrai che sarà l'ennesimo demone cazzone a cui romperanno le ossa" e sorrise forzatamente.

Not Your PrincessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora