Capitolo 1

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Suona la sveglia.
Ed ecco che un'altra noiosissima giornata ha inizio.
Scuola,compiti,danza.
Ogni giorno così.
Non che la mia vita non mi piaccia, anzi la adoro, ma vivere 14 anni che sembrano tutti uguali proprio no.
Arrivata a scuola inizio ad elaborare quello che dovrò affrontare durante le sei ore del giorno più noiose.
Una verifica di geografia,per la quale ovviamente non ho studiato, e una verifica di matematica. Niente che non si possa superare facilmente.
Ho sempre odiato la scuola ,infatti l'unica cosa in cui mi impegno è la danza.
Ho iniziato quasi per gioco all'età di 8 anni quando vidi la foto della mamma con il tutù e le scarpette da punta.
Quanto mi manca.
È morta da ormai 10 anni ma io non sono mai riuscita ad andare avanti,era l'unica persona che mi amava.
Ora abito con una famiglia adottiva che preferisce nettamente i figli biologici a me, per questo mi sento sempre molto sola e continuo a pensare che se la mamma fosse qui non avrebbe mai permesso che fossi affidata ad una famiglia del genere.
Persa nei miei pensieri mi accorgo che la campanella è suonata da almeno dieci minuti e io sono ferma in mezzo al corridoio come un imbecille.
Corro in classe ma ovviamente la prof non mi ammette a lezione.
FANTASTICO.
Allora decido di andare in palestra e ripassare l'assolo che dovrò portare al concorso di questo weekend. È un assolo di moderno e lo adoro, amo la canzone è soprattutto adoro la coreografia che ho preparato insieme a Emma ,la mia insegnante di una vita.
Infilo gli auricolari e inizio a ballare.
Solo alla fine mi accorgo che sulla soglia della palestra c'è una persone che mi guarda.

La vita in una pirouetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora