13.sacrifici di capre

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Per una serie di eventi io e il biondo non abbiamo parlato dal bacio e io mi sto  tormentando da più di un'ora; è notte inoltrata e con la finestra spalancata me ne sto a fissare la luna piena, ormai non sento più la inafferrabile voglia di squartare ogni essere vivente mi capiti sotto tiro.
Mi stando sul letto, chissà cosa starà facendo Isaac.
Come se mi avesse sentito un'ombra cade dentro alla mia finestra.
Distinguo solo gli occhi di un giallo intenso.
Isaac è in posizione eretta davanti a me grondante di sangue ma non sembra ferito.
Lo guardo attentamente, solo le mani e gli artigli sono ricoperti di sangue; balzo dal letto e accendo la luce <Isaac!> mi avvicino lentamente, è possibile che non sia ancora in grado di reggere la luna piena? Eppure lo sapeva fare.
Prima di poter pensare lui mi crolla addosso, ritira gli artigli e le zanne per poi chiudere gli occhi.
<Isaac, Isaac!> urlo spaventato, sento il suo cuore rallentare fino a non sentirlo più.
<no, no, no> continuo a ripetere, lo scrollò finché non risento i battiti, lui spalanca gli occhi azzurri e mi fissa confuso <Scott?> potrei fare il medico se mi va male con gli animali.
<Oh, Isaac> di impulso lo abbraccio.
Lui non fiata finché non mi stacco <perché sono qui?> chiede lui.
<non lo so, sei entrato dalla finestra con l'aria spaventata>
<io> prima di continuare la frase si guarda le mani fino a saltare all'indietro <ho le mani ricoperte dal sangue!>
Prendo il cellulare e mi affretto a chiamare Stiles.
<pronto?>
<Stiles! Sei sveglio?>
<no ti sto parlando dal mondo dei sogni>
<Stiles sono serio, diciamo che ho un problemino?> dico guardando verso il biondo.
<sai che ora sono?>
<si, le tre, ora alza il sedere e corri da me>
<mah...>
<muoviti>
<Arrivo, Arrivo>
Dopo un pò di tempo Stiles mi compare in pantofole e in boxer con un grosso borsone; lo guardo chiedendomi delle mute spiegazioni.
<sei te che mi ha detto di muovermi, allora sei pronto?> dice buttando a terra il borsone e tirando fuori delle catene.
<Stiles che stai facendo?>
<hai detto te di avere un problemino>
<si, ma non sono io, ma lui> dico indicando il biondo seduto sul mio letto.
<ha le mani ricoperte di sangue>
<perspicace> commenta Isaac abbastanza nervoso.
<Scott perché ha le mani insanguinate?>
<ho sventrato una capra per fare un rito satanico, ti basta?>
Guardo male il biondo per poi bloccare con una mano Stiles <non lo sa, e non sa manco perché si è ritrovato qua> rispondo precedendo la sua domanda.
<no, quello lo so, questo è l'unico posto che reputo sicuro>

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