Angolo autrice:
Benvenuti a tutti in questa mia nuova storia! Ne ho già varie in corso e lo so ma tranquilli che verranno aggiornate tutte anche se magari non con regolarità.
Volevo solo dirvi che le parti in corsivo sono dei flashback tratti esclusivamente dal passato di Trafalgar Law e che lo vedranno durante la sua prima esperienza come schiavo.
Spero che la storia vi piaccia nonostante il tema magari pesante della schiavitù, anche sessuale. Ho cercato di trattarla in maniera delicata e non offensiva perché io sarei stata la prima a scagliarmi contro chiunque trattasse certi temi con superficialità.
Io sono molto affezionata alla storia anche se non sto qua a spiegarvi i motivi e spero che possa interessare almeno un pochino anche voi!
Buona lettura a tutti!
Capitolo 1
Le manette tintinnarono quando Law si mosse su un fianco, stanco di guardare il soffitto umido di quella cella maleodorante in cui lo avevano sbattuto solo qualche ora prima. Anche se la cosa che trovava più opprimente era il collare esplosivo fatto di agalmatolite che pesava come un macigno e sembrava soffocarlo ad ogni movimento. Simbolo della sua schiavitù, era semplicemente la cosa che odiava di più e capiva come si dovessero sentire i cani oppressi da quella cosa perennemente attorno al collo.
I suoi compagni di cella erano una bambina che non la smetteva di piangere e di chiamare sua madre ed una coppia di ballerine che si tenevano le mani e contemporaneamente tremavano come foglie.Per movimentare un po' la situazione aveva pensato di ucciderle tutte e tre, soprattutto per non sentire più i singhiozzi di quella mocciosa odiosa, ma il piacere che ne avrebbe tratto sarebbe stato effimero e lo avrebbe lasciato poi più insoddisfatto di prima. Anche se non le sopportava sfogare la sua frustrazione contro di loro non lo avrebbe aiutato a scampare a quella situazione in cui si era cacciato.
Ad infastidirlo infatti, se si fermava un attimo a rifletterci bene, non erano le sue compagne di cella, non solo almeno, ma il trovarsi lì senza sapere cosa ne sarebbe stato di lui e soprattutto il modo in cui quei fottuti cacciatori di taglie lo avevano catturato poco dopo il suo sbarco in quel maledetto arcipelago.Maledisse il giorno in cui la sua rotta lo aveva portato lì tra tutti i posti possibili.
Si passò una mano tra i capelli, che gli erano stati lavati in maniera frettolosa e indelicata da uno dei suoi carcerieri, e si mise a sedere con un sorriso mesto sul bel volto.Bella fine aveva fatto il il famoso Chirurgo della morte. Se ne stava lì seduto ad aspettare che chiamassero il suo turno per essere venduto all'asta degli schiavi. E non era neppure la prima volta per lui.
L'unica differenza era che la prima volta almeno non aveva dovuto subire quel trattamento che nessuno avrebbe riservato nemmeno alle bestie, ma era finito direttamente nella lussuosa casa del suo allora padrone. Se ci pensava era stato più fortunato allora, anche se il vero inferno era venuto dopo.
Chiuso in quello scantinato umido in quel momento non poteva fare altro che fantasticare sui vari modi i cui avrebbe potuto uccidere i suoi aguzzini. Alcuni venivano e portavano via degli schiavi per portarli al piano superiore dove sarebbero stati venduti a questo o quel ricco e fottuto maiale che avrebbe fatto di loro quello che volevano.
Quando avevano portato via la bella ragazza formosa con i lunghi capelli neri aveva sentito un boato e quasi si dispiacque per la sorte della giovane donna. Chissà a quali stupri stava andando incontro. Anche se prevalentemente pensava soprattutto alla sua di sorte.
La cella accanto alla sua era stata ormai svuotata e infatti quando tornarono i maledetti carcerieri iniziarono ad occuparsi degli occupanti della sua cella, portando via la bambina, che iniziò a strillare ancora più forte e a cercare di divincolarsi dalla presa dell'uomo. Ma la sua forza non poteva bastare per fermare quel bastardo.
Se solo avesse avuto ancora i suoi poteri Law avrebbe liberato la bambina e avrebbe messo a quel bastardo il collare esplosivo. Non perché fosse particolarmente sensibile all'argomento bambini ma perché gli ricordava terribilmente la sua infanzia da schiavo, anche se lui non piangeva mai.
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Slave
FanficQuesta è una storia in cui Law non è il capitano dei pirati del cuore ma è un pirata solitario che è stato stato catturato e venduto come schiavo nella Casa d'asta dell'arcipelago Sabaody. A comprarlo sarà Eustass Kidd, spietato pirata dalla taglia...