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When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside


La vita di una persona che non conosce amore può essere definita in tanti modi: triste, vuota,monotona.
Un turbine di emozioni, brividi sulla pelle non sono all'ordine del giorno per Loki.
Il Dio delle malefatte, del Caos, cammina imperturbabile avvolto nel suo mantello nero pece. Il corridoio del palazzo di Odino é enorme.
Le colonne dorate, levigate e possenti accompagnano il corridoio principale.
Loki, continua a chiedersi, in maniera quasi maniacale, quale sia il senso di uccidere un'umana, figlia di una Dea che non aveva più niente da insegnarle. O meglio non era più un pericolo, era morta dando alla luce quel mostriciattolo pallido, per cui, perché darsi tanto da fare?
Midgard, terra di pazzi, ma Asgard assolutamente non da meno.

Il moro non fece in tempo a finire di porsi domande che il fratello,possente come un orso, sbucó alla sua destra.
"Il tuo silenzio é indizio di pericoli"
"Fratello, non ho chiesto un colloquio con voi, per cui statevene zitto e proseguite"

Thor stentava a credere che suo fratello adottivo avesse preso con tanta serietà la morte di un'umana.


Loki Laufeyson vestiva scuro e lo sguardo ombroso nascondeva un'anima in pena, un'anima che non trovava ancora il suo posto nel mondo.
Scoprire di essere stato adottato aveva gettato sul povero Dio una serie di insicurezze mai provate prima. Il senso di rifiuto e abbandono pungeva il suo animo imperturbabile.
La barriera che si era creato risultava invalicabile anche per Thor che, nonostante la maniera diversa di vivere, cercava di dare un senso al comportamento della persona al suo fianco con la quale aveva trascorso anni di vita e il quale sembrava con il passare degli anni cercare di rifugiarsi altrove.
Le preoccupazioni del Dio del Tuono nei riguardi della figura adottiva di suo fratello erano segni di affetto anche se egli continuava non trovare un senso in quel comportamento spregevole e ostile che il moro continuava a recare al mondo.

Il Dio biondo, dalla muscolatura scolpita non aveva mai conosciuto altri sentimenti al di fuori del rispetto e della gratitudine generale. Non conosceva il significato della parola disprezzo, non aveva mai visto chi amava dargli le spalle.


"Posso entrare nei tuoi pensieri?"
Loki che continuava a camminare, si fermó di colpo come colto in fragrante.
"Questo compito spetta a me, non è affar vostro e ora gentilente potete lasciarmi proseguire da solo?"

Le strade dei due si divisero sul ponte arcobaleno dove il moró trovo spazio in un giardino dove ancelle si divertivano in un banchetto alquanto ridicolo e la musica continuava a ripetersi come un loop infinito, mentre Thor si dirigeva al cospetto del Re per ulteriori ordini sulla condotta dei Nove regni.

Good GriefDove le storie prendono vita. Scoprilo ora