( Questa è una mia idea per il possibile passato di Kidd)
"𝙿𝚎𝚛𝚌𝚑𝚎̀ 𝚜𝚎𝚒 𝚜𝚎𝚖𝚙𝚛𝚎 𝚝𝚊𝚗𝚝𝚘 𝚊𝚛𝚛𝚊𝚋𝚒𝚊𝚝𝚊 𝙺𝚒𝚍𝚍𝚊? 𝚂𝚎𝚖𝚋𝚛𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚝𝚞 𝚜𝚒𝚊 𝚜𝚘𝚕𝚘 𝚌𝚊𝚙𝚊𝚌𝚎 𝚍𝚒 𝚘𝚍𝚒𝚊𝚛𝚎 𝚒𝚕 𝚖𝚘𝚗𝚍𝚘 𝚒𝚗𝚝𝚎𝚛𝚘."
𝙶𝚒𝚊̀... 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚑𝚎̀?
Gennaio era un mese gelido per nascere, anche in un'isola del Mare Meridionale come quella in cui sono nata. La povertà era tutto quello che conoscevo a quel tempo, poichè la famiglia che mi ha cresciuta era poverissima. Mio padre in realtà nemmeno lo ricordo, era sempre via con la sua piccola imbarcazione di pescatore, poi un giorno il mare l'ha inghiottito e non lo abbiamo più visto. Mia madre, una donna debole e senza spina dorsale invece, non resse alla vita da vedova solitaria e si risposò poco dopo.
Pusillanime. Mi vergogno di essere nata dal grembo di una donna tanto inutile da non sapere badare a se stessa da sola.
Ad ogni modo dopo quel matrimonio venni totalmente lasciata abbandonata a me stessa. Il nuovo marito detestava avere una bocca da sfamare che non fosse realmente sua, così finii quasi con l'essere una serva in quella che invece doveva essere casa mia.
Me ne andai che ero praticamente ancora una bambina, preferii vivere per strada piuttosto che sotto quel tetto.
E quella è stata la mia fortuna, la prima fortuna della mia esistenza.
Nelle vie maleodoranti e malfamate del porto conobbi altri ragazzini tra cui il mio fidato braccio destro, Killer, più altri piccoli disastrati quanto lo ero io, ed insieme trovammo la forza di rialzarci in piedi. Eravamo delle pesti insopportabili, e ben presto mutammo in veri e propri piccoli delinquenti. Ci guardavano tutti con disprezzo, ma noi non ci facevamo caso dato che nel disprezzo eravamo cresciuti e avevamo imparato a vivere e sopravvivere.
In un angolo del mio cuore però, covavo un grande rancore e una grande invidia. Guardavo la gente nobile, i cittadini benestati di quell'isola insulsa, e anche se odiavo pensarci non facevo altro che chiedermi: perchè loro si e io no? Perchè io non sono nata in una famiglia agiata? Perchè ho dovuto combattere fin da sempre con la fame, il freddo e la paura di non vedere l'alba del giorno successivo?
Cercai in tutti i modi di mettere a tacere quelle vocine, cercai di non dar peso a ciò che sentivo, ma la rabbia ad un certo punto divenne più forte di me e finì col divorarmi, tramutandomi nella donna che sono ora: qualcuno con un bruciante desiderio di rivalsa verso il mondo, decisa a diventare regina dei pirati per cucire la bocca a tutti coloro che hanno osato ridere di me anche solo per sbaglio.
Mi hanno definita belva feroce, e ne avevano tutte le ragioni.
Abbiamo razziato, saccheggiato, ucciso senza problemi civili, nobili, pirati, marine, tutto ciò che si è messo contro di noi o sulla nostra strada è stato spazzato via senza alcun rimorso e senza alcuna esitazione.
Sono diventata questo mostro e vorrei dire che è solo colpa della vita, del mio passato, ma non è così. Ciò che ho vissuto mi ha semplicemente fornito la scusa per essere ciò che da sempre ero destinata ad essere.
Violenza, sangue, odio, nulla di tutto ciò mi disturba, anzi. Vedere il timore reverenziale negli occhi delle mie vittime è la gioia più grande che io possa provare.
Desidero solo schiacciare come scarafaggi tutti coloro che interferiranno con i miei piani, e dimostrare con orgoglio che anche della spazzatura indesiderata come me può diventare qualcuno il cui nome viene sussurrato con paura e rispetto.
E quando sarò regina dei pirati, quando il mondo intero dovrà chinarsi al mio cospetto, allora sì che avrò finalmente trovato la mia ragione d'esistere e potrò liberarmi forse del fardello della mia furia, lasciando posto alla pura e cieca soddisfazione di aver raggiunto il mio obiettivo.
Fino ad allora però, continuata pure a chiamarmi belva.
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Red Lilium
FanfictionHo deciso di fare un po' d'ordine nelle mie storie su OnePiece e di creare degli album ben definiti, dunque questa piccola antologia intitolata Red Lilium è dedicata alla versione Gender di Eustass Kidd, personaggio che muovo nel gdr di cui faccio...