Inazuma Shot {CHIUSE}

Pomodori

Personaggi: Akio Fudou, Yuuto Kidou
Tipo coppia: Yaoi
Raiting: Rosso

-Non ci crederò mai-
-Neanche a me piace come cosa Fudou, ma il mister ha detto così. Quindi muoviti a mangiare questi cavolo di pomodori perché io non ho intenzione di stare qui tutta la notte-
-Beh, neanch'io. Quindi perché non dici al mister che li ho mangiati, senza che li mangio davvero?-
-Non sarebbe giusto Fudou, e lo sai. Quindi muoviti e mangia-
-Piuttosto la morte-
Akio Fudou odiava a morte i pomodori. Mai si sarebbe abbassato a tal livello da mangiarli.
-Muoviti e mangia questi cosi-
-Mangiati tu se proprio vuoi che vengano mangiati-
-Fudou, mangiali-
Kidou ha sempre avuto molta pazienza, con tutti. Ma con Fudou svaniva tutta in un secondo. Era l'unico che riusciva a farlo arrabbiare con così facilmente, e con altrettanta facilità farlo calmare. Il rasta si era innamorato di quel punk da strapazzo, ma non lo voleva ammettere. Sperava passasse. Ma più il tempo passava, più i suoi sentimenti aumentavano. Che poteva fare?
-Non li mangerò, fine-
Kidou decise che doveva dirgli ciò che provava, oltre che fargli mangiare i pomodori. Quindi se ne mise uno in bocca.
-Quindi ti sei arreso?- chiese divertito il castano, ma poi si ritrovò le labbra di Kidou sulle sue. Il rasta spinse il pomodoro nella bocca dell'altro con la lingua, approfondendo anche il bacio. Quando si staccarono, per mancanza d'aria, il punk fissò il ragazzo di fronte a lui. Si leccò le labbra, sporche di pomodoro, prima di ghignare.
-Nonono Kidou, così non si fa. Sei stato davvero cattivo- disse con voce bassa, ghignando in modo malefico. Sbattè il giovane regista sul tavolo, mettendosi a cavalcioni su di lui. Gli levò di prepotenza la maglia, iniziando a lasciargli umidi baci sul petto e mordicchiandogli il capezzolo destro, facendolo gemere.

Kidou strinse le mani alla tuta del ragazzo, socchiudendo le labbra per poter giocare con la sua lingua. Non aveva mai baciato nessuno in vita sua, ma era come se certi movimenti fossero naturalmente registrati nel suo cervello.

O forse era completamente andato, o forse questo era l'effetto che Fudou aveva su di lui. Ansimò leggermente, l'aria che cominciava a mancare nel turbine di baci.
Erano in cucina. Tutti dormivano, certo, ma se qualcuno si fosse svegliato? E magari, andando in bagno, li avesse scoperti? Probabilmente questa preoccupazione l'avevano entrambi ma era così sepolta nei loro pensieri che quel pizzico di brio non faceva altro che spingerli a continuare in quella pazzia, per finire in fretta e non farsi scoprire.
La mano di Kidou andò audacemente a tirare giù la cerniera della tuta di Fudou. Il rasta girò leggermente lo sguardo per vedere dove quel barbaro aveva fatto finire il suo mantello, ma Fudou non sembrava dello stesso avviso, visto che gli afferrò il mento per ricordargli dove le sue attenzioni dovevano essere rivolte e per punizione gli mordicchiò il labbro inferiore.
-F-Fudou...!- esclamò Kidou, dimenandosi leggermente. Forse la cosa stava leggermente degenerando, e il povero Kidou Yuuto, abituato all'ordine e alla disciplina, stava piano piano entrando nel panico, non riusciva più a controllare le reazioni del suo corpo e tutto ciò lo stava facendo impazzire.
-Mhh? Non dirmi che vuoi fermarti adesso, Kidou-chan~. Stavamo per cominciare a divertirci~- mormorò Fudou tirando un ghigno sul viso e continuando a far vagare la mano sul petto del suo compagno, come fosse nulla.
"A-ah..." biascicò lui, arrossendo fino alla punta delle orecchie.
-Anche se fosse... non possiamo continuare qui! Siamo in cucina... e abbiamo già fatto un casino!- sbottò, guardandosi intorno per non incrociare il suo sguardo.
-Tsk. Tanto c'è sempre qualcuno che viene a pulire, no?- rispose Fudou, girando gli occhi al cielo. Poi si fermò un attimo, avendo avuto un'idea grandiosa.
-Beh, se proprio dici che qui non si può...- continuò, leccandosi velocemente la punta di un dito. Afferrò Kidou per il mantello che ancora non gli aveva levato e lo tirò su, trascinandolo giù dal tavolo. Kidou fece giusto in tempo ad afferrare al volo la sua maglia e gli occhialini mentre Fudou si divertiva a trascinarlo via senza nemmeno preoccuparsi di pulire il macello che avevano combinato.