2.Non ti capisco

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3 anni dopo
Se sei parte della mia vita vuol dire che doveva andare così. Il destino è già scritto sta a noi decidere se cambiare le cose -Laura Capurro-.

Lara
Sono passati tre anni e sinceramente tutto è rimasto come quando sono arrivata qui. Mia madre sta ancora con Robert ed io e Joe facciamo fatica a parlare. Talvolta mi da dei passaggi ma solo se mia madre e suo padre non possono ed ultimamente sempre.
È il tipico cattivo ragazzo, usa le ragazze solo per una cosa ed ama farsi le canne ma oltre a questo non mi pare che abbia qualcosa che non va; apparte l'odio con cui mi guarda.
Mi sono fatta degli amici ma non riesco boh non so...sto bene con loro sono brave persone ma c'è troppa  monotonia.
Sento aprire la porta e la testa di Joe sbuca in cucina. Si prende la coca-cola e fa per andarsene. -Ho sentito in giro che stasera andrai alla festa dei Romen- lo guardo senza capire -Che c'è il gatto ti ha mangiato la lingua pischella?…Comunque stai attenta- mi giro in grado di sputare parola solo ora -Ti preoccupi?- ride e si gira e quello sguardo di odio è così evidente che fa male vederlo; specialmente se si è odiati senza un motivo. -Ricordati Lara tu per me non sei niente era solo una dritta- se ne va in camera ed io scendo per andarmene nella mia. Le lacrime scendono silenziose e faccio di tutto per reprimere i singhiozzi. Perché mi importa tanto di quello che dice?
So che sto dormendo ma è strano non sto bene. Apro gli occhi e mi trovo in un letto che non è mio. Quelle coperte verdi è come un déjà-vu. Mi guardo e sono intimo senza sapere perché. Poi la porta si apre e si spegne la luce sono bloccata al letto e non riesco a muovermi. Sento delle mani toccarmi vorrei solo scappare -Shhh Lara tranquilla non ti farò del male. Shhh sta zitta non voglio sentire nemmeno un rumore dalla tua voce farò veloce ed indolore vedrai bambina mia- Non voglio che quel mostro mi tocchi, non voglio niente da lui. Piango in silenzio senza riuscire a liberarmi mentre lui usa il mio corpo a suo piacimento.

Joe
Esco da camera dopo la botta, cavolo mi sono addormentato che schifo di roba mi ha dato Izi?! Mi fa dormire. Sento dei rumori provenire da camera di Lara, sembrano singhiozzi. Apro la camera e mi avvicino al letto, la vedo tutta sudata in lacrime senza muoversi ma con il dolore sul viso.
Sono indeciso se svegliarla o meno ma poi esco. Lei non è affare mio, anche se il suo viso esprimeva un dolore simile a quello che provo io. Torno in camera e ne accendo un'altra sinceramente dovrei smettere ma non ci riesco mi fa star bene e poi c'è lei che in questi anni mi ha attratto più di ogni altra cosa senza sapermi spiegare il perché; ma ho deciso di starle lontano e farle credere che la odio in modo da non dovermi preoccupare di lei. Infondo le donne sono tutte uguali e non mi aspetto che lei faccia eccezione.

Lara
Mi sveglio in un bagno di sudore, odio quell'incubo.  Sblocco il telefono le otto. Merda! Se faccio tardi Jessica mi ammazza e lei è sempre puntuale.  Esco da camera in punta di piedi  senza far rumore e mi rifugio in bagno sotto l'acqua calda della
doccia. Esco dal bagno solo con un asciugamano a fasciare il mio corpo e mi scontro con Joe -Scusa- -Vedi di sapere dove metti i piedi- alzo lo sguardo ma la sua espressione è cambiato è un misto tra odio, curiosità e non so cosa -Bambolina so che sono un buon partito ma non sei il mio tipo- Sbuffo e me ne vado in camera. Lo detesto ma sento in fondo una certa attrazione e curiosità verso di lui. Vorrei sapere di più su di lui e perché mi odia tanto. Ma la cosa peggiore è che senza un motivo, sento di essermi affezionata a quel ragazzo estraneo  che vive tra momenti in cui mi mostra un lato fraterno ed un lato di un totale estraneo; e niente di questo mi porterà la tranquillità che cerco. Alle nove esco e Jessica mi porta con se alla festa. Dopo un paio d'ore la vedo ballare  e bere di continuo. Dopo poco ride senza senso e sparisce tra i corpi in movimento. Bevo il cocktail che mi ha portato e comincio a ridere per ogni cosa senza senso che mi dice Devid, anche per ogni minimo movimento della gente in pista. Non sono ubriaca è una  sensazione diversa mi sento leggera e felice ma non è la felicità che vorrei. Mi alzo e credo di essere andata a sbattere contro qualcuno o qualcosa ma continuo a ridere con gli occhi che mi bruciano e le gambe che vorrebbero cedere.

Joe
Non faccio in tempo ad entrare nel pub che già qualche imbecille mi sbatte addosso. Mi giro per vedere chi cazzo sia stato e vedo lei….Lara che ride come se non ci fosse un domani e che mi fissa. Si appoggia a me e mi stringe -Mi spieghi che cazzo fai?- la spingo via ma lei ride. I suoi occhi rossi e l'alito di alcool. Si avvicina di nuovo e noto che ha ancora il bicchiere, glielo strappo di mano per buttarlo a terra e pestarlo. Il suo comportamento non è solo da ubriaca. Sento qualcun'altro sbattermi addosso e lei che urla mentre un ragazzo le si avvicina e prova a baciarla. Salto addosso a quel maledetto e la porto via con me. Non si regge in piedi e devo legarla nei seggiolini posteriori con entrambe le cinture; inutile dire che caos abbiamo fatto per entrare in casa. La porto in camera sua e lì mi abbraccia -Smetti di fare l'idiota stupida. Dimmi ti sei ubriacata?-ma lei ride -Ti sei fatta di fumo, siringhe, erba o altro?- lei ride adesso perdo la calma -Senti bambina del cazzo cosa diavolo hai combinato? Mi chiedo perchè sono qui e ti sto dietro  invece di averti lasciato lì alle prese di quel maniaco che ti avrebbe violentato!- a quelle parole smette di ridire e mi guarda come se fosse uscita dal coma e non so dire cosa ho visto veramente nei suoi occhi: prima un dolore capace di trafiggerti e poi non so se per colpa dell'alcool o di qualche sostanza una gioia finta ma che le donava negli occhi. Una gioia forzata ma che le dava vita…lei è  fatta sicuramente, ma io mi sto perdendo in quello sguardo, in quel maledetto color cioccolato.
Lei è fatta ma io sono fatto di lei….
Mi riprendo da quegli assurdi pensieri che non mi appartengono, che non sono  del Joe che ho creato e tanto vale che spariscano. Mi si avvicina e mi abbraccia iniziando a darmi baci sul collo che cazzo mi fanno venire la pelle d'oca. In fondo è maledettamente sexy e in queste condizioni ancora di più ma non mi sembra il momento adatto per sfruttarla; non ora. Si sdraia e mi tira a se -Ei bimba vacci piano che te ne potresti pentire domani anche se credo che non ti ricorderai un bel niente- ride e si raggomitola immobile. Resto a guardarla per qualche minuto dormire e poi me ne vado -Sei importante per me- mi giro e la vedo fissarmi ma prima di finire in quell'abisso dei suoi occhi me ne vado. Mi sento strano come se mi fossi fatto una canna dell'erba migliore. Mi sento felice senza pensieri e questo mi fa paura perché dipende da lei. Entro in camera e faccio per accendere il bong ma non riesco ad aspirare perchè rivedo i suoi occhi…maledetta ragazza troppo diversa da me ma anche maledettamente simile.

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