3.Flashback

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Lara
Suona la sveglia ma mi sento strana, ho il cervello peso ma lo stomaco ok. Non è come quando ci svegliamo dopo una sbornia….è solo strano. Vado a farmi una doccia per poi mettermi il pigiama. Oggi sto casa non ho mai fatto assenze quindi se oggi rimango a poltrire a letto non morirà nessuno. Vado in cucina ha prendermi un bicchiere d'acqua e vedo Joe alle prese con un documentario?! Oddio ma ho visto bene? Mi fermo ed una scena del  video mi fa tornare qualcosa in mente. Un ragazzo sorride e prova a baciarmi poi lui cade, io in una macchina e poi sdraiata sul mio letto ma non riesco a capire chi mi abbia portato a casa o fermato quel ragazzo, non ricordo nulla. Mi attacco alla bottiglia e me la porto con me in camera. Mi butto sul letto e si apre la porta. Mi fermo a guardare quel ragazzo moro sulla porta che mi fissa con una sguardo strano -Grazie non ti hanno insegnato a dirlo?- ok adesso che vuole? -Perché dovrei?- -Ricordati bambina viziata che se non era per me eri ancora lì al pub- non ci credo è  stato lui ad aiutarmi ma quante canne aveva fumato??! -Nessuno ti ha chiesto di farlo…Comunque grazie- -Del tuo grazie non me ne faccio niente-  -Allora perché me l'hai chiesto?!- -Certe volte ci vuole rispetto!- non lo capisco fa per andarsene e si ferma restando immobile -Ti sei pietrificato? Comunque perché l'hai fatto?- -Non lo so- detto questo esce e mi lascio cadere sul cuscino. Adesso sono confusa perché fa così? Affondo la testa sul cuscino e mi torna in mente qualcosa: io che gli parlo -Sei importante per me- e lui che si volta e se ne va. No non voglio credere che gli ho detto una cosa del genere del tutto falsa per di più…vero Lara?

Joe
Torno da lavoro stanco, oggi al bar mi hanno fuso ed entro in casa. Vado in salotto e trovo Lara a parlare, prima penso che sia pazza a parlare da sola ma poi vedo che sdraiato accanto a lei sul divano c'è un ragazzo biondo pompato che l'ascolta come se davvero gli interessasse quello che dice. Mi appoggio allo stipite della porta curioso di vedere la prossima mossa del ragazzo, che si mette a sedere e le sposta i capelli vicino dalla bocca e sento una strana sensazione di fastidio per le vene. Mi avvicino e lui l'abbraccia. La cosa mi da tanto al cervello che non riesco a stare fermo, prendo il biondo per il colletto e lo poso con poca delicatezza dall'altra parte del divano -Ehi ma che cazzo fai Joe- -Tu zitta pischella. Ti ricordo che questa è casa mia te sei solo un' inquilina forzata a restare quindi se vuoi trombarti qualcuno o la fai in camera tua o a casa sua intesi?- la vedo guardarmi con odio e quello sguardo nei suoi occhi rivolto a me fa male; tanto che indietreggio e sparisco in cucina. La sento scusarsi per il mio comportamento con quello spilorcio e lui che la tranquillizza e gli promette che si sarebbero sentiti la sera poi se ne va. Perché si è scusata con lui? Cos'ha lui in più di me?! Mi fermo a questo pensiero e mi torna in mente la sera prima…le sua parole      
-Sei importante per me- e sbatto il pugno sul piano in marmo. Cazzo sto diventando pazzo non so cosa mi stia prendendo. Esco dalla cucina e la guardo con così tanto odio come se avessi la possibilità di incenerirla con lo sguardo. È colpa sua se sto diventando matto e se mi avvicino di più a lei so che mi rovinerò del tutto quindi fanculo a lei ed ai miei muri messi su con troppi sforzi per farli crollare per colpa di una puttana.  Esco di corsa da casa e mi rifugio nel vialetto. Più che arrivo in fondo al vialetto più che l'odore di fumo ed erba si fa inteso. -Ei Joe un tiro?- -Si Josh ne ho bisogno- rido ma senza felicità -Tranquillo fratè per te c'è sempre- sorrido e prendo la canna, continuo ad aspirare ed inizio a cadere nell'oblio.

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