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Il giorno dopo fu tutto tranquillo, fin troppo.
Scesi in cucina e tutto era nella norma.

Mio padre seduto a capotavola con il giornale in mano, mia madre a preparare la colazione.

L'unica cosa fuori posto era lui, senza maglietta a mangiare i miei cereali, sul mio posto.

Ero furiosa.

Gli arrivai alle spalle presi i suoi cereali mi avvicinai al comodino cambiai cucchiaio e inizia a mangiare il tutto sotto i suoi occhi sbalorditi.

Alzai il sopracciglio a sfidarlo e lui mi sorrise malizioso prima di voltarsi verso mio padre a capotavola " Alpha la volevo informare dell'idea fantastica di sua figlia per allanare i trasformati..." mi va di traverso il cucchiaio di cerali mentre mio padre sposta lo sgurdo ad aspettarsi una mia spiegazione, che ovviamente non ho.

"Avanti Sara non fare la timida racconta a tuo padre la tua idea fantastica" e mi sorride malefico.

Mi schiarisco la voce dopo aver lanciato un occhiattaccia alla principessa "Ecco...io..." cerco di prendere tempo finchè non mi viene un'idea fantastica "Ecco stavo pensando di allenarli con i nostri meccanismi di allenamento ma allegerendoli e di farli praticare i nostri percorsi sempre in modo meno intensivo, così che siano in grando di migliorare e sentirsi comunque parte del branco. Come sai papà ci sono alcuni che nonostante le nostre rassicurazioni non si sentano pienamente parte della nostra "famiglia" ."


Ora osservo tesa l'espressione di mio padre che passa da concentrata a sorridente e tiro un sospiro di sollievo.

"Ma è una fantastica idea, sono proprio orgogliosa di te tesoro" sorrido contenta e poi poso lo sguardo sulla principessa per vedere quanto è irritato che il suo piano sia fallito, ma lo trovo a sorridere.

Strano.

Mio padre poi si volta verso...lui " Bene per un po' gli allenamenti intensivi con i trasformati per voi due sono rimadati. Ora il vostro compito è lavorare sulle attrezzature e i percorsi, insieme." Faccio per protestare ma mio padre alza il dito zittendomi "Non voglio sentire ma, è stata una tua idea e da sola non riusciresti a farlo velocemente." Lo vedo alzarsi da tavola "Finite di mangiare e poi iniziate a lavorare voglio che tutto sia pronto entro una settimana, sono stato chiaro?!"

Entrambi annuiamo.

Appena sento la porta di entrata chiudersi mi alzo in piedi facendo cadere la sedia "Mi spieghi che cazzo ti è preso? Adesso ci tocca lavorare in stretto contatto per una settimana e il tutto per colpa tua!" Sbotto nervosa mentre lui, molto lentamente, alza lo sguardo verso di me e tranquillamente replica "Veramente l'idea è stata tua non mia, il fatto di lavorare insieme; per quanto mi faccia piacere, non è stata mia ma di tuo padre".


Si alza e si avvia verso la porta "Vado a vestirmi, fai in fretta dobbiamo metterci subito al lavoro" e detto ciò sparisce dalla mia vista e dalla mia bocca esce un ringhio che sfoga tutta la mia rabbia, o almeno una parte.

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Lo guardo mentre sposta le gomme per i scatti in modo più semplice.

Quando sono scesa con un top della nike e dei pantaloncini corti da corsa l'ho trovato con una canottiera nera che evidenziava i suoi muscoli delle braccia e dei pantaloncini dello stesso colore che evidenziavano quelli delle gambe.

Già così mi ha mandato fuori di testa quindi potete solo immaginare il risultato che ha provocato al mio corpo quando si è tolto la maglia sudata ed è rimasto a petto nudo.

Mi sto leccando le labbra mentre vedo i suoi muscoli addominali contrasi per sollevare l'ennessima gomma mentre io sono imbambolata peggio di una scolaretta quando vede il suo idolo.

Sono da ricovero, ma nonostante ne sia consapevole non riesco a spostare lo sguardo da lui.

Ehi, almeno il lato positivo è che ora li sto guardando il suo culo sodo e divino fasciato da quei pantaloncini che lasciano poco all'immaginazione.

Sto per sospirare affascinata quando sento qualcuno o meglio qualcuna farlo prima di me e il tutto accompagnato da gridolini eccitati.

Mi volto a guardare da chi è stato provocato quando vedo le ragazze più giovani raggruppate ad osservare l'essere come se fosse un dolce.

Le sento gridare di nuovo e voltandomi capisco perchè, il cretino si è voltato e le ha salutate con la mano evidenziando così i suoi muscoli ed il tutto accompagnato da un sorriso strappamutande.

Sono...incazzata.

Sì, sono incazzata. Lui è mio.

Mi scappa un ringhio e i miei occhi cambiano colore.

Le ragazze si bloccano e mi guardando impaurite. "Fuori di qui!" Ringhio con il mio tono da Alpha e in meno di un secondo si sono volatilizzate così come sono arrivate.

Mi volto a guardarlo e ha uno sguardo sorpreso che poi si trasforma in un sorriso compiaciuto.

Trattengo un ringhio.

Lo vedo avvicinarsi lentamente fino ad essere ad un passo da me e piegarsi fino al mio orecchio.

Sento il suo calore e il suo profumo di menta e muschio mischiato al sudore che mi inebria l'olfatto, ma la mia concentrazione passa ad altro quando lo sento inspirare e mi si rizzano i peli.

"Sai...se non volevi far sapere che sono il tuo compagno non dovevi ringhiare in quel modo, non che la cosa mi dispiaccia, anzi mi rende molto..." mi succhia il lobo e mi scappa un gemito "eccitato" e con ciò si allontana andando verso casa.


Appena mi riprendo mi volto e gli urlo "Cosa intendevi con quella frase riguardo il mio ringhio?!" Lui nel rispondermi non si volta nemmeno ma dalla voce lo sento sorridere
"Hai fatto un ringhio che probabilmente tutto il branco ha sentito, ma soprattutto hai ringhiato in modo particolare..."


Tremo dalla testa ai piedi sperando di sbagliarmi su ciò che sta per dire.

"Hai ringhiato con il classico ringhio di possesso che si usa quando si strova la propria stella"

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Ciao bimbi😘,
Lo so che sono sparita e mi dispiace davvero tanto🙏🙏
Sono contenta però di aver ripreso la storia, anche perchè ho visto che veniva ancora letta.
Spero che sia di vostro gradimento il nuovo capitolo.👋
Aspetto i vostri voti🌟
E i vostri commenti 📝
Alla prossima
Baci❤👋

SaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora