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3 anni dopo

"Alpha un intruso nell'ala est del territorio" così fa la sua entrata il mio beta Sky senza bussare facendomi solamente incazzare di più.

"Inanzitutto devi bussare quella cazzo di porta..." dico massaggiandomi la fronte "Ma torniamo all'intruso, è stato catturato?" Lo vedo dondolarsi sui piedi e questo non promette niente di buono.

"Sky parla. Dov'è l'intruso?" "Ecco è davanti a casa, abbiamo provato a fermarlo" lo blocco alzando una mano e facendo la stessa cosa anche dalla sedia.

"Fammi capire, un intruso e sottolineo l'uno, è entrato nel Mio territorio e nessuno è riuscito a fermarlo giusto?" Annuisce tremando.

E fa bene.
"SIETE DEGLI INCOMPETENTI!"
Mi alzo e mi avvio verso la porta e sento lui sky seguirmi.

Arrivata all'entrata mi appoggio alla porta e guardo i miei soldati trasformati che circondano un uomo, dalle spalle ampie, capelli castani, sul 1.90.

Qualcosa di lui mi è famigliare e quando si alza il vento un odore che conosco bene mi giunge al olfatto.

Spalanco gli occhi.
Non è possibile.

Non faccio in tempo a realizzare questo pensiero che l'intruso si gira e mi cedono le gambe, se non fosse che sono appoggiata sarei a terra.

Lui sembra notare il mio stato e compare sul suo volto il suo classico sorriso a mezza labbra.

"Finalmente sei arrivata, mi aspettavo che fossi diventata più come dire....matura, ma a quanto pare mi sono sbagliato" lo dice con il suo sorriso beffardo e questo mi fa riprendere.

Mi alzo in piedi alzo il busto e le spalle e poi guardandolo dritto negli occhi cerco di trasmettergli indifferenza.

"Scusa..." dico iniziando a camminare e scendendo i gradini.

Quando mi avvicino al cerchio formato dai miei soldati loro aprono un varco per farmi passare e quando sono a due passi da lui continuo "Ci conosciamo? No perchè sei nel mio territorio, circondato dai miei soldati e ti permetti di parlare all'alpha in questo modo, non so se sei coraggioso o stupido; ma punto sulla seconda." Lui mi guarda intensamente magari per capire se è vero che non l'ho riconosciuto.

"Allora.." continuo "Cosa ti porta nel mio territorio, straniero" e sottolineo il nome con cui lo chiamo per enfatizzare il fatto che per me è un straniero come un altro.

Certo vallo a dire al mio cuore che da quando lo ha rivisto le pulsazioni non sono più regolari, ma dettagli.

"Wow, non pensavo che per un lupo mannaro fosse così facile dimenticare la propria stella.." e a quella parola tutti i miei soldati trattengono il fiato guardandosi a vicenda.
Io ringhio per farli smettere.

E mi rigiro verso di lui.
Prendo un respiro profondo e poi parlo.
"Bene basta prendersi in giro, RAMON, contento? Ora dimmi perché sei qui così come sei arrivato puoi andartene."

"In realtá penso che anche se te lo dicessi non me ne andrei quindi non capisco perchè farti perdere tempo quando potresti darmi una stanza.." e si avvicina a me poi lentamente allunga la mano spostandomi i capelli di lato e lasciando il lato destro scoperto.

Sono pietreficata.
Non ricordavo che il contatto con lui fosse così intenso.

Poi si abbassa fino al mio orecchio e ispira il mio odore.
Mi sento morire.
"Magari la tua" dice.

Cosa? Di cosa stavamo parlando? Oddio ma dov'è finita la mia determinazione?
Lui vedendo che non rispondo mi accarezza il collo con la punta del naso e brividi piacevoli si espandono in tutto il mio corpo.
Lui vedendoli sorride e prosegue mordendomi tra l'incavo del collo e della spalla.

SaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora