L'ultima possibilità

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Ed ecco che l'ultimo giorno era giunto. Lara non poteva attendere oltre per dichiararsi e quest'ansia la tormentava.

"Tesoro hai più parlato con Milo?" le chiese sua madre stranamente interessata.

"Non ancora... E ho perso la precedente lettera, ne devo scrivere un'altra..."

"Beh, allora sbrigati, non hai più tempo."

Così quella mattina prima di uscire di casa Lara prese un pezzetto di carta e un pennarello nero e sul sedile posteriore dell'auto di sua madre, mentre era in viaggio verso la scuola si mise a comporre nuovamente, cercando di riuscire in fretta e furia (la scuola era molto vicina) a trascrivere in parole ciò che sentiva. Il foglietto era piccolo e la punta del pennarello spessa, niente a che vedere con una lettera scritta a computer, questa sembrava più un paciugo, ma forse aveva un tocco in più di spontaneità. Milo l'avrebbe apprezzato?

Appena arrivata a scuola Lara aveva riacquistato la propria spavalderia e prima ancora di andare a cercare Milo aveva radunato le sue amiche per comunicare loro cosa stava per fare e si erano disposte tutte in cerchio intorno a un tavolo per sentire la loro amica leggere la dichiarazione. Il desiderio di condividere era tipico del carattere di Lara, ma forse questa non era l'unica motivazione che l'aveva spinta a comportarsi così, nel suo subconscio era un tattica per marcare il territorio... Milo non sarebbe andato nella sua stessa scuola elementare, ma in un'altra e probabilmente sarebbe capitato nella stessa classe di Erika, una sua amica. Le due erano in buoni rapporti, ma Lara la temeva parecchio perché questa riscuoteva un discreto successo tra i maschi, aveva già irretito due loro compagni e non voleva che Milo una volta iniziate le elementari si dimenticasse di tutti i loro trascorsi e si lasciasse ammaliare dal fascino di Erika.

"Milo...?"

Anche oggi Milo non ne voleva sapere di parlare da solo con Lara. Che cosa era successo? Davvero aveva capito tutto? E soprattutto cosa lo spingeva a respingerla? I sentimenti di Lara erano qualcosa di così spaventoso?

La piccola innamorata non sapeva più che pesci pigliare. Come avrebbe fatto a consegnare il bigliettino se non riusciva nemmeno a parlare col proprio amato??

Idea! Il povero Federico essendo anche il migliore amico di Milo avrebbe potuto facilmente fare da intermediario. Lara così si avvicinò furtiva all'amico, come quando ci si reca di nascosto dal proprio pusher di fiducia e gli spiegò tutto, poi gli diede il piccolo foglietto. Il bambino non sembrava molto entusiasta, ma accettò, non riusciva proprio a dirle di no. Lara non si era minimamente resa conto di quanto il suo gesto fosse crudele, si era già dimenticata di aver ricevuto una dichiarazione da parte sua la settimana precedente...

Respinto.

Federico tornò da Lara col bigliettino in mano: Milo non ne voleva proprio sapere e pensare che non conosceva nemmeno il contenuto della lettera.

Lara passò il resto della mattinata a cercare di trovare un modo per liberarsi del pesante fardello. Anche il pranzo, momento che lei adorava, fu costellato da elucubrazioni. Nel pomeriggio le si accese una lampadina in testa: l'unico modo per non essere nuovamente respinta era dargli il biglietto di nascosto!

Poco prima della fine della giornata le maestre volevano che tutti i bambini facessero un disegno su un grande foglio per lasciare un segno di sé nel tempo: in quel momento sarebbero stati tutti impegnati e nessuno avrebbe prestato attenzione a ciò che avrebbe fatto Lara. 

Una volta giunto il momento si unì agli altri intorno al tavolo e diede il suo piccolo contributo alla composizione, poi, mentre Milo era ancora chino sul tavolo e le dava le spalle, lei prese in mano il bigliettino e con un tocco leggiadro lo infilò nella tasca posteriore dei pantaloni del bambino. Era fatta.

Storia di una stalkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora