Sono sveglia da circa mezz'ora e mi sto gustando la colazione seduta al tavolo della cucina.
Oggi è una di quelle giornate in cui vorrei rimanere sdraiata sul divano a guardare i cartoni, con una bella tazza piena di latte caldo, ma è giovedì e la scuola mi attende.Controllo le notifiche del mio cellulare e poi decido di alzarmi e andare a prepararmi.
Il tempo non aiuta, sta piovendo forte e la mia voglia di andare a scuola è pari a zero.
Apro l'armadio e decido di indossare un jeans nero, un maglione nero e i miei anfibi ovviamente neri.
Corro in bagno e pettino i miei lunghi capelli, metto del fondotinta e il mascara.
Indosso il giubbotto in jeans, prendo il mio zaino e inizio a camminare verso la fermata.Cammino tranquillamente quando sento un suono di clacson ma non ci faccio minimamente caso dato che sono abituata al caos di Milano.
<<Valeee>> mi sento chiamare, mi giro di scatto e noto la macchina di Davide parcheggiata poco distante da me, seduta affianco a lui c'è Rebecca.
Cosa ci faceva Rebecca con lui? Non lo odiava?
Dopo le parlerò per capire che sta succedendo.
<<Ciao ragazzi, cosa ci fate qui?>>dico, <<Davide si è offerto di darci un passaggio a scuola, salta dentro>> mi spiega Reby, faccio come mi dice e mi accomodo nel sedile posteriore e allaccio la cintura.<<Allora verrete alla festa di sabato?>> ci chiede Davide mentre guarda dritto la strada davanti a se, <<certo che ci saremo!>> esclama Reby entusiasta, Davide mi lancia uno sguardo e io annuisco con un sorriso finto sulle labbra. Ovviamente tutti sapevano già di questa festa molto prima, non come me che sono sempre l'ultima a sapere le cose.
Arriviamo a scuola e io mi precipito verso gli armadietti, prendo dallo zaino la borsa per gli allenamenti e la richiudo dentro.<<Buongiorno>> mi sussurra qualcuno alle mie spalle, mi volto e trovo lo stesso ragazzo dell'altro giorno appoggiato agli armadietti, mi limito con un semplice <<Ehi>>, non mi piace molto dare confidenza alle persone che non conosco, <<Ripresa da ieri?>> mi chiede, <<Sono solo caduta, da cosa dovrei riprendermi?>> chiedo infastidita per questa stupida domanda, insomma sono solo caduta per terra, <<scusa, ero solo preoccupato per te!>> spiega giustificandosi,<<ah grazie>> dico, <<non serviva che ti preoccupassi>>, <<È sbagliato preoccuparsi per una persona?>> mi chiede ridendo, ma cosa vuole, semplicemente non sono abituata a persone che si preoccupano per me, e poi lui è un ragazzo ed è peggio, <<Non sono abituata, tutto qua>>spiego, <<Allora ti ci abituerai presto>> mi sorride, sorrido anch'io e mi presento, <<Piacere Valentina>>dico, <<Matteo>> risponde, <<scusa ho lezione devo andare>>, <<Buona lezione>>risponde e io corro in classe.
Tutte e cinque le ore passano abbastanza bene: le prime due avevo italiano in cui abbiamo fatto un tema, la terza avevo matematica e abbiamo corretto gli esercizi per casa, poi abbiamo iniziato un nuovo argomento di scienze e ci ha assegnato un lavoro da fare in gruppo per fine Gennaio.
Per fortuna sono capitata con Rebecca, Mattia, Alexa, Luca e Virginia.L'allenamento inizia tra dieci minuti e ci sto andando con Giulia, una ragazza carina che ho conosciuto agli allenamenti. Siamo in 4 ragazze, il resto sono solo ragazzi, mi piace lo sport e in questa scuola c'è una squadra di Rugby, di Basket e di Calcio, e l'unico che preferisco è il calcio.
Gli allenamenti sono andati abbastanza bene, sono molto stanca e sono già le 18:00 così decido di tornare a casa.
Mi incammino verso la fermata quando qualcuno si affianca a me, è James, un mio compagno di squadra, è alto, biondo, occhi azzurri, un gran Figo ma anche un grande stronzo, l'anno scorso ha tradito Rebecca con un'altra ragazza ad una festa e da quel momento abbiamo perso i rapporti.
<<Come mai tutta sola?>> mi domanda improvvisamente, <<sto tornando a casa, e comunque stare da soli non e poi così brutto>>ribadisco, <<vuoi che ti lasci sola?>>mi chiede, <<no tranquillo fai come ti pare>>, <<va bene, allora posso farti compagnia fino alla tua fermata?>> mi chiede, <<ehm si>> rispondo mentre noto che il mio autobus sta arrivando, ho il presentimento che mi stia per chiedere qualcosa.
Salgo e mi accomodo su uno dei posti in fondo e lui fa lo stesso accomodandosi vicino a me.
<<Tutto bene a scuola?>> domanda, <<c'è qualcosa che mi devi chiedere?>> chiedo, <<perché questa domanda?>> dice con aria confusa guardandomi negli occhi, <<Non ci parliamo da quella festa, circa un anno fa e ora ti avvicini, ti siedi con me e ti interessi a come va la mia vita, quindi dimmi di cosa hai bisogno>> dico schietta, lui mi guarda sorpreso, <<beh si in effetti c'è una cosa che vorrei chiederti, si tratta di Rebecca>> risponde, <<Non ne voglio sapere James, lei non vuole più avere niente a che fare con uno stronzo come te, l'hai solo usata, poi quando non ti faceva più comodo sei andato da un'altra, se solo provi ad avvicinarti a lei, te la vedrai con me.>> dico e noto che sono arrivata, lo sposto bruscamente e scendo dal pullman.
Che idiota.Sto preparando la cena, perché mia madre fa il turno di sera e io e Mary siamo a casa da sole.
Mia madre si chiama Emma, è una donna alta, robusta, castana, occhi verdi e molto simile a me. Lavora come infermiera, ma adora molto leggere e cucinare.
Mary (Maria) invece
ha 14 anni, è bionda e i suoi occhi sono azzurri, questo è il suo primo anno di superiori, vuole diventare veterinaria.
Io e Mary abbiamo un bel rapporto ma litighiamo spesso, e per farmi perdonare io di solito preparo i muffin al cioccolato, che lei adora, mentre lei mi regala dei libri, io adoro i libri.
In loro mi rifugio, trovo una nuova storia, entro nel personaggio e vivo con esso la storia dimenticandomi di tutto e di tutti. I libri mi sostengono e mi danno la forza per andare avanti, e spesso vorrei che la mia vita fosse come un libro, con le stesse scene, le stesse persone e un finale da favola.<<Ti sei superata stasera>> mi dice Mary mentre ancora mastica l'hamburger , <<Beh se non ci fossi io non mangeresti neanche, non sai nemmeno farti un panino>> ridacchio, <<che simpatica!>> mi dice, <<Come va nella nuova scuola?>>chiedo, <<Molto bene, ho conosciuto molte persone e ho già dei voti altissimi>> mi risponde dando un altro morso all' hamburger, com'è fortunata, a lei va sempre tutto così bene, non come me, insomma si può dire che lei è la figlia perfetta che tutti i genitori vorrebbero avere.
<<A te come va invece?>> mi chiede, <<Si tutto bene>> mi limito a rispondere, da quando sono andata a scuola non c'è niente di nuovo è tutto così noioso lì dentro.Finito di mangiare torno in camera e decido di ascoltare della musica, intanto controllo le notifiche sul mio cellulare, ci sono due messaggi di Rebecca, uno di Sofia una ragazza che ho conosciuto in Australia e una richiesta di amicizia su Instagram.
Non ci posso credere..
Matteo mi ha appena inviato la richiesta di amicizia, quel ragazzo è stato gentile da subito, è molto dolce, forse dovrei davvero conoscerlo, decido di accettare l'amicizia.
Sto guardando il suo profilo e noto che ci sono poche foto sue, o con degli amici a delle feste o foto spontanee in cui devo dire che è davvero carino, il resto sono foto dei viaggi che ha fatto, delle città che ha visitato.
Forse non devo essere così fredda e distaccata con le persone che non conosco, in fondo fare amicizia per me è importante e non deve esserci nulla che me lo impedisca, specialmente la paura; domani cercherò di essere più gentile con lui.
Questo è l'outfit di oggi.
⚠️SPAZIO AUTRICE⚠️
Ciao a tutti, scusate se sono stata inattiva e solo oggi sono riuscita a pubblicare un'altro capitolo ma non ho avuto il tempo in queste settimane.
Chiedo scusa e prometto di essere molto più attiva ora che è estate.Se vi è piaciuto lasciate pure un commento, con delle opinioni o dei consigli.
Ho pensato che in quasi ogni capitolo potrei mettere un'immagine dell'outfit della giornata, fatemi sapere se vi piace come idea.
Vi adoro💘
Ale🎈
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Honey
ChickLitQui nella grande città di Milano vive Valentina una ragazza che inizia il terzo anno di superiori, con i suoi amici e con le sue abitudini. Dopo un mese le arriverà una notizia che porterà ad alcuni cambiamenti in se stessa.. Un nuovo viaggio, nuov...