L'annacquatore di birra

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«Secondo un antico editto dei paesi baltici, chiunque produrrà birra di cattiva qualità, sarà preso con la forza e gettato nel letame.»
«Come scusi?» domandò perplesso il vile oste annacquatore di birra.
Il Birroe ignorò le parole dell'uomo, e continuò a parlare.
«A quanto riporta invece il codice di Hammurabi, lex 108, una taverniera tenutaria di una taverna che non accetta frumento secondo il peso lordo per il pagamento della birra, ma prende denaro, o se ricevendo il frumento, annacqua la birra, sia condannata e gettata nell'acqua.»
Il cialtrone barista strinse gli occhi.
«Ma lei chi cazzo è? E perché mi sta dicendo queste cose?»
«Io?» sorrise il Birroe, «ma io sono il paladino dell'orzo! Io sono il difensore degli Allegri Bevitori! Io sono la pinta dissetante estiva e il fuoco che scalda l'animo del vichingo. Io sono il Birroe.»
Prima che il malvagio barista potesse dire alcunché, il fantastico eroe dal cuore di malto lo afferrò, e lo gettò nel letame.

Il Birroe (estratto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora