Il mendace vinaio

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Era una tiepida giornata primaverile, e il giovane innamorato percorreva gioioso la strada verso la casa della sua donzella.
«Ohibò!» esclamò all'improvviso schiaffeggiandosi la fronte. «Mi son scordato di acquistare una bottiglia per festeggiare il diciottesimo mesiversario del mio rapporto sentimentale con la dolce Maria Vittoria! Mai ella mi aprirebbe la sua porta, e mi concederebbe le sue grazie, se non reco meco almeno un barzillai* di inebriante nettare vitivinicolo ad alta gradazione!»
Il Mendace Vinaio si fregò le mani.
«Giovanotto, non ho potuto fare a meno di ascoltare il suo monologo» intervenne il commerciante ciarlatano. «Deve ritenersi fortunato che la sua rimembranza si sia verificata giustappunto davanti alla mia enoteca.»
«Ma voi buon uomo, capitate a fagiuolo!» esultò il gaudioso bardasso. «E ditemi, cosa consigliereste a un placido inesperto in materia alcolica quale il sottoscritto?»
Gli occhi del Mendace Vinaio scintillarono di vibrante furberia.
«Ma sicuramente questo fantastico barolo chinato aromatizzato con le saporite erbe campestri della patagonia!»
«Bene» esclamò l'inesperto acquirente estraendo la carta di credito, «procedo immantinente all'acquisto allora!»
Il falso enofilo continuò bramoso a fregarsi le mani.
-Eh eh, ridacchiò tra sé, anche oggi ho perculato un minchione.
All'improvviso, un lampo di luce annunciò il pirotecnico arrivo del Birroe.
«Fermati farabutto!» esclamò il divino assaggiatore. «Il vino che stai spacciando per pregiato barolo chinato, altro non è che la sangria versata a terra tre anni fa, il giorno in cui proprio su questa strada si è tenuta la sanguinosa reinterpretazione della Batalla del Vino di Haro!** E quelle non sono erbe della Patagonia ma semplici chiome di pisciacane e pezzi di tabacco caduti dalla sua pipa!»
Brividi di paura corsero lungo la schiena dell'infame Vinaio.
«Ma lei chi cazzo è? E come fa a sapere queste cose?»
«Chi sono io? Ma io sono l'alcolico pastore che difende il gregge degli ingenui bevitori, dalla nequizia degli enomalfattori! Io sono il distruttore degli scellerati guasconi che bramano alle spalle dei buongustai alcolici, io sono il Birroe!» Dopodiché asfissiò il lestofante in un barile di fragolino***.

* Un Barzillai è l'antica unità di misura da osteria che definisce un quantitativo di vino sfuso pari a due litri.
** Una manifestazione spagnola in cui si sprecano ettolitri di vino.
*** Il fragolino è un vino la cui produzione è stata vietata nei primi anni '30 in quanto provoca cecità e morte. Quello attualmente in commercio è un semplice mix di vino da tavola aromatizzato alla fragola, che non uccide il corpo, ma solo l'anima dell'ignaro bevitore.

Il Birroe (estratto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora