Amore Marinora

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Non so esattamente da dove mi sia uscita questa cosa, but enjoy.

ATTENZIONE: questo capitolo presenza sene di sesso GxG ovvero tra ragazze descritto, se non ti piace il genere, cosa ci fai ancora qui?

Un ultima cosa: 4K parole circa ;), quindi allacciate le cinture di sicurezza e preparate i popcorn. SI PARTE

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"Scusa tesoro, ma anche oggi devo ritardare, al lavoro hanno bisogno di me. Ci sentiamo quando ho finito cutie? Ti amo"

Lesse per quella che era la milionesima volta il messaggio lasciato dalla sua ragazza, mentre lacrime calde scorrevano impetuose sulle sue guance.

Ormai accadeva sempre più spesso che la sua ragazza mettesse sempre il lavoro prima di lei, e se all'inizio le andava bene e accettava passivamente, ora non ne poteva più. La situazione andava avanti da settimane e lei non c'è la faceva più ad aspettarla sveglia fino a tardi, a non vederla per tutto il giorno, a non passare più tempo insieme.

Più il tempo passava più lei si chiedeva se non fosse colpa sua, se avesse fatto qualcosa di male, se si fosse stancata di lei, se non la volesse più. Ma scosse la testa. Le aveva ripetuto migliaia di volte che esisteva solo lei, che non si doveva preoccupare, che era completamente sua.

Ma lei non c'è la faceva, o almeno non più.

E con questi pensieri e le lacrime che ancora le rigavano le guance, si addormentò nel loro letto freddo, così vuoto senza di lei.

«Hey amore sveglia» sentì qualcuno scuoterle leggermente la spalla e mugugnò stanca. Quando si era addormentata?

«M-mary» sbadigliò, strofinandosi una mano sull'occhio, come un gatto, e la sua ragazza sorride dolcemente alla scena.

«Sono io sweetie, andiamo a dormire insieme?» sussurrò, lasciandole un bacio sulla nuca.

Eleonora annuì e si sdraiarono sul letto insieme, facendo il cucchiaio.

«Oggi lo faccio io il cucchiaio grande» disse Eleonora ancora mezza addormentata.

«Così non mi scappi»

«Certo -le sorrise Mary- tutto per te. E poi sai che non scapperei mai» le diede un bacio a stampo e si girò di schiena, in modo che Eleonora le avvolse la vita con le braccia e fece intrecciare le loro gambe.

« Ti amo» disse stancamente Mary, prima di addormentarsi in un sonno profondo.

«Ti amo» bisbigliò Eleonora, cercando di godersi la vicinanza con la sua ragazza.

***

«Non so più cosa fare Stella » sospirò Eleonora, mentre sorseggiava la sua cioccolata calda, ordinata nel bar dove stavano.

«Magari è solo un periodo, ne avete parlato?» domandò l'amica.

«Si, ha detto che ultimamente a lavoro sono molto indaffarati e che hanno bisogno di lei, ma anche io ho bisogno di lei con me cazzo!» sbottò.

«Glielo hai detto?» si morse il labbro.

«Certo, ma spesso e volentieri mi liquida con dei "sono stanca ne parliamo domani" " non preoccuparti, è solo un periodo, presto passerà" o anche con "non avere paura" e cose così, ma io non ne posso più. Sono stanca di stare quasi tutto il giorno da sola, mentre lei sarà con chissà chi a fare chissà cosa, non che non mi fidi di lei, per Dio, ma questa situazione mi sta sta distruggendo. Non averla vicino, ridere, scherzare, fare le nostre cose insieme, mi manca un casino. E ho paura, anzi, sono terrorizzata che lei si sia stufata di me e questo sia solo la calma prima della tempesta, prima che mi lasci. Questa mattina quando mi sono svegliata lei non era a letto con me, ma al suo posto un bigliettino che diceva "mi hanno chiamato presto questa mattina per il lavoro e mi dispiaceva svegliarti mentre dormivi così serenamente" so che può sembrare una cazzata, ma a me manca da morire svegliarmi con lei accanto e non da sola. Sono terrorizzata perché io non mi immagino una vita senza di lei, mentre lei-lei non lo so, ultimamente è più strana del solito e penso che mi eviti e...» non riuscì a finire il suo sproloquio che scoppiò a piangere e Stella si precipitò immediatamente ad abbracciarla, stringendola forte a sè.

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