capitolo 1

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Sono rimasta in soffitta fino alle 5 del pomeriggio a rovistare tra le pagine di quel diario. Non so se sono felice o triste di aver ritrovato quell'oggetto. Da un lato sono contenta di aver ritrovato qualcosa che ha fatto parte della mia adolescenza e che mi ha aiutata molto a sfogarmi ma da un lato sono triste perché il pensiero di quel ragazzo mi sta massacrando. Giro per la centesima volta pagina ma trovo una scritta di un giorno che mi ricordo molto bene. Il giorno in cui quel riccio mi iniziò a stare sul cazzo...

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Caro Diario, oggi è stato un giorno bello e brutto allo stesso tempo: bello perché era l'ultimo giorno di scuola, così inizia l'estate, e brutto perché, appena usciti dalla "prigione", Harry mi ha fatto male ad una mano. Io per scherzare, come facevano tutti, volevo tirargli un uovo ma siccome non si voleva sporcare me lo voleva strappare di mano anche se io gli avevo ripetuto più volte che non glielo avrei tirato. Poi mentre stavamo andando via ha preso un bomboletta con dentro della schiuma che puzzava e me l'ha spruzzata su tutto il viso. Ovviamente l'ho offeso ma non me la sono presa più di tanto perché ormai ero già sporca e puzzolente. Da oggi mi è iniziato a stare un po' più antipatico ma diciamolo...è Harry Styles o no?!?!

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Solo dopo aver letto questa pagina di diario lo richiusi, lo presi e scesi i piccoli e infernali scalini della soffitta che portavano ad un corridoio. Lo percorsi tutto fino a quando non arrivai alla porta della mia camera. Entrai e riposi il mio diario in un cassetto della scrivania, poi presi il mio Iphone e guardai se c'erano novità su Facebook...ma niente. Però a un certo punto mi venne un'idea: avrei cercato Harry Styles su Facebook e se non l'avessi trovato avrei chiesto informazioni a Niall, un suo amico che conosco da poco tempo. Con molta fretta digitai "Harry Styles" sullo schermo del mio telefono. Ci mise un po' per caricare ma non ci feci molto caso. Quando non apparì nessun risultato rimasi molto delusa allora decisi di telefonare a Niall per sapere se aveva più avuto sue notizie visto che andavano o forse, vanno, molto d'accordo. Cerco il suo nome nella rubrica e appena lo trovo digito "chiama". Attendo qualche secondo e poi mi risponde...

-Pronto?- disse.

-Ciao sono Diana. Non so se ti ricordi di me...ci siamo conosciuti un po' di tempo fa ad una festa in discoteca.- gli dissi.

-Ah si si mi ricordo. Come mai mi hai chiamato?-replicò lui.

-Senti lo so che è una domanda un po' strana ma sai mica che fine a fatto Harry Styles? Mi ricordo che era tuo amico...- spiegai.

-Mi dispiace ma non posso aiutarti perché ci ho litigato un po' di tempo fa. Era andato a letto con la mia ex fidanzata, Jennifer, non so se ti ricordi che stava con me. Allora mi sono incazzato con lui e ho lasciato lei.- sputò lui con un tono alterato e leggermente disgustato.

Jennifer è la mia migliore amica. Mi aveva detto che Niall l'aveva lasciata ma non tutto il resto della storia. Dovevo assolutamente parlare con lei così avrei risolto tutto al più presto. Ringraziai, salutai Niall e buttai giù la chiamata. Decisi di chiamare Jennifer. Composi il suo numero, che ormai sapevo a memoria, e la chiamai. Rispose subito salutandomi calorosamente. Io invece rimasi neutrale e le chiesi se poteva venire a casa mia perché le dovevo parlare. Lei rispose che le andava bene e allora riattaccai. Buttai il mio telefono sul letto, uscii dalla mia camera, scesi le scale e mi diressi verso la cucina, dove mia madre stava aiutando mio fratello minore a fare i compiti per domani. Le dissi che sarebbe venuta Jennifer a casa e lei annuì senza proferire parola. Mentre aspettavo l'arrivo della mia amica andai in giardino, visto che c'era un po' di sole. Mi sdraiai sull'amaca e
iniziai a pensare alla mia migliore amica che scopava con Styles ma rimossi subito quei pensieri che mi facevano quasi vomitare. Appena chiusi gli occhi sentii dei rumori provenire dal cancellino del giardino allora li aprii e scortai la figura della mia amica che stava armeggiando con la serratura del cancello. Mi alzai e le andai incontro. Le aprii e la feci entrare. Poi ci sedemmo tutte e due sull'amaca con le gambe incrociate e le dissi:

-Ti devo parlare...-

A simple kiss? No, a big love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora