POESIA SCRITTA AL TRAMONTO SU UN FIUME

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L'acqua del ruscello
Sgorga leggiadra dalla fonte
Come la notte immensa
Dal buio dei miei occhi.

Nel labirinto della foresta
Gli alberi si scambiano i baci
Della sofferenza d'un salice
E un tremulo sole
Volge oltre la radura
all'esilo dal mondo.

Le fanciulle mi salutano all'orizzonte.
Ma io son disteso
Sui petali d'erba
A piangere disperatamente
Della mia sorte.

Un giorno le rose
Saranno finalmente
Biache d'innocenza,
Un giorno anche io
Sarò candido come la neve
Nel tramonto del mio giardino di piogge.

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