Come biasimarle le mie amiche?
Tutte loro sono così diverse da me. Adorano andare a concerti, feste, tutti quei luoghi dove baldoria é la parola chiave della situazione.
Io al loro contrario adoro la solitudine, chiudermi in me stessa con una luce fioca a leggere un bel libro, uno di quelli che ti lasciano qualcosa,che cambiano parti di te dopo averli terminati.
Mentre sono intenta a perdermi in questi lunghi filosofici e alquanto inutili pensieri il mio IPhone squilla sul comodino.
È la mia migliore amica Amanda che presa dal suo solito entusiasmo mi scrive un messaggio.
<Mia,sta sera non posso accettare un no,quindi mettiti l'anima in pace. Alle 22 sono sotto casa tua devi assolutamente venire con me. In più a mezza notte sarà il mio compleanno, se non ci fossi sarebbe una delusione enorme> sbuffando di fronte a quel messaggio ma con un cenno di sorriso per l'importanza che ho per lei rispondo.
<D'accordo Amy, ci vediamo qui sotto a quell'ora.> blocco il telefono e mi alzo dal letto.
Scendo al piano di sotto in quanto si sta avvicinando ora di cena e comincio ad apparecchiare.
Mia mamma è intenta a lavare la frutta mentre canticchia una canzoncina, mio padre a fare zapping compulsivo alla TV e io mi rendo conto di quando sono grata di tutto ciò.
Ho sempre avuto una famiglia molto calma,basata su valori forti e importanti che non mi hanno mai fatto mancare nulla, a partire dal benessere economico al terminare con l'affetto.
Certo é che c'è sempre un neo nelle situazioni migliori e il mio è che sono due persone decisamente chiuse.
Con loro non si può parlare di sesso, di fumo, droghe, alcool.Da quando sono nata ogni Domenica partecipo alle messe,vivo in maniera attiva la mia comunità ecclesiastica, ma non per mia volontà ma perché secondo i miei genitori "la chiesa é parte integrante dell'educazione tramite i suoi insegnamenti".
Mi risveglio dai miei pensieri e riprendo ad apparecchiare. Quando è tutto pronto mi siedo, mangio scambiando qualche chiacchiera, aiuto la mamma a pulire il tutto e salgo al piano di sopra a prepararmi.
Il problema che mi si propone di fronte appena apro l'armadio è che non ho alcun abito adatto per l'occasione.
Decido quindi di tagliare un jeans e crearmi degli shorts e di indossare da sopra una canottiera verde militare.
Quando termino di truccarmi e pettinarmi sono le dieci inoltrate, e dieci sono anche le chiamate perse da Amy che fuori di se credeva già avessi cambiato idea.
Infilo delle scarpe da ginnastica, afferro la borsa e corro fuori, dove la mia amica cammina nervosamente avanti e dietro di fronte al cancello.
<Se non fossi venuta ti avrei ammazzata> afferma con un cenno di saluto vedendomi uscire.
<Non c'era rischio non venissi,è il tuo compleanno!> rispondo schioccandole un bacio sulla guancia lasciandola un po' pasticciata di rossetto.
Ci incamminiamo verso il luogo misterioso di cui non so nulla e dopo qualche passo ci ritroviamo di fronte ad un'enorme villa dalla doppia entrata. Lo sfarzo era evidente: piscina autopulente, giostre di ultima generazione al suo interno, cinema all'aperto e musica a palla proveniente da ogni stanza.
Il mio cervello attiva immediatamente una repulsione enorme nei confronti dell'ambiente, e ciò provoca in me una faccia basita e gli occhi spalancati.
<Entriamo,vedrai che ci divertiremo> afferma Amy tirandomi per un braccio.
Davanti all'ingresso sono presenti due buttafuori elettronici che non appena riconoscono il nostro viso aprono il cancello per farci entrare all'interno dell'immensa tenuta.
Improvvisamente squilla il mio telefono. Lo afferro e leggo ciò che c'è scritto sul display.
<Amore,dove sei? Non mi hai più risposto> in un attimo il mio cuore si ferma. Il mio ragazzo. Avevo completamente dimenticato di avvisarlo, e per lui accettare che andassi ad una festa piena di alcool, droga, ragazzi mezzi nudi sicuramente non sarebbe stato qualcosa di così semplice. Decido quindi di mentirgli, tanto chi mai sarebbe andato a dirglielo? Saranno tutti ubriachi e sarebbe bello se potessero ricordarsi dov'erano il giorno prima.
<in giro amore. Scusa ma avevo lasciato il telefono in giro per casa. Ci sentiamo domani, buonanotte> presa dall'ansia della situazione che diventava sempre più complessa metto piede dentro la casa.
Amy è felicissima, ha già iniziato a ballare e io cerco di seguirla a ruota.
Dopo poco decide di andare a prendere da bere e ovviamente porta un bicchiere anche per me.
<Amy sai che non ho mai bevuto, non conosco i miei limiti, ho paura di farlo> le grido all'orecchio vista la musica ad altissimo volume posando il bicchiere sullo scaffale di fronte a me.
<Mia bevi e fregatene,è la nostra serata! È un drink non ti farà sicuramente nulla> ricomincia a ballare e io, per non deluderla decido di berlo.
Dopo qualche minuto il mio corpo comincia a rilassarsi,come se un drink avesse cambiato la mia serata. Quella sensazione però si trasforma lentamente in un malessere, che mi porta a non vedere più i contorni di ciò che mi circonda. Aveva annebbiato la mia vista, e non riuscivo improvvisamente più a muovermi.
<Mia cosa sta succedendo?> si avvicina a me Amy preoccupata dal mio strano comportamento.
Il mio cervello elabora l'informazione ma la bocca non risponde ai comandi. Non riesco più a comunicare.
<Amanda,cosa ci fate voi qui?> la voce del mio ragazzo mi appare lontana. Lo spavento mi provoca tachicardia. Sono perfettamente cosciente di ciò che succede ma non riesco a far nulla se non stare immobile a guardare il nulla.
Sento lui e Amanda litigare in maniera accesa, e la situazione diventa così pesante da riuscire a sbloccare le mie gambe,cominciando a correre via da quella casa. In pochi secondi mi ritrovo per strada, seguita da qualcuno decido di entrare all'interno di un bosco, o ciò che pensavo esso fosse data la vista offuscata.
Dopo qualche minuto mi fermo a causa del vomito. Mi accascio per terra.
Non riesco a capire cosa stia succedendo, non potevo essere ubriaca con un drink, doveva essere successo qualcosa che mi era sfuggito.
Mentre continuo a vomitare sento un fruscio nelle mie vicinanze,come di passi, passi che cercano di essere silenziosi ma che non riescono ad esserlo.
Questa è l'ultima cosa che ricordo, dopo di che il vuoto. Fino al mio risveglio, uno dei peggiori della mia vita.
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Cage
RomanceLa vita non rispetta i tuoi progetti da un momento all'altro tutto cambia e chi immaginava che la svolta di Mia,la protagonista del racconto,fosse qualcosa di così pericoloso. Un rapimento,che l'avrebbe resa ciò che mai si sarebbe aspettata.