Muskeg sanguinario - Prima parte

51 4 0
                                    


Danse venne dimesso dall'infermeria poco tempo dopo quell'incontro.

I medici della città, aveva scoperto, non facevano uso della medicina tradizionale a cui era stato abituato fino a quel momento. Apparentemente a Lost South Hero non c'erano mezzi per produrre Stimpak, o Med-X o altri medicinali tipici: persino quello che era sicuro fosse stato RadAway era in realtà un intruglio esteticamente simile, ma preparato in maniera del tutto diversa e in modo artigianale.

Gli abitanti della città avevano imparato a produrre e ottenere le materie prime necessarie per i medicinali da fonti diverse e naturali, e per quanto Danse non potesse dire di comprenderne il funzionamento, lui stesso era comunque la prova vivente del fatto che avessero effetto. In due giorni, le conseguenze della fatica, dell'avvelenamento da radiazioni e della grave ipotermia che aveva subito erano completamente spariti, ed era tornato a sentirsi in forze come se non fosse mai accaduto niente.

Lo stesso, sfortunatamente, non poteva dirsi per Piper. La sua frattura era stata rivelata essere scomposta, al contrario di quanto aveva supposto Danse, ed era stato necessario intervenire chirurgicamente sulla caviglia per rimettere le ossa a posto. Oltre alla frattura, dunque, ora doveva riprendersi anche dall'operazione, e senza Stimpak a velocizzare il processo alla donna sarebbe toccata una convalescenza ben più lunga.

Privo di una prognosi simile, i medici avevano dichiarato Danse libero di andare pochi giorni dopo il dialogo con Valentine: dove, però, Danse non sapeva.

Con suo sommo disagio, tuttavia, una volta fuori dall'ospedale l'uomo trovò Valentine ad aspettarlo. Vista la sua "particolare" posizione, Lost South Hero peccava di locande o alberghi, dato che di certo non era una località frequentata da gente di passaggio. Oltre a ciò, gli abitanti della città erano particolarmente sospettosi dei pochi stranieri che riuscivano a raggiungerli. Per tutte quelle ragioni, gli spiegò Valentine, sia Danse che Piper avrebbero dovuto trascorrere la loro permanenza nella città a casa loro, in mancanza di un qualsiasi altro luogo adatto ad ospitarli.

-Casa vostra, tua e di chi altro?- aveva chiesto Danse. Il synth lo stava guidando attraverso un'area affollata, una sorta di bazaar con gente che premeva da ogni lato e che rendeva i suoi sforzi di non toccare Valentine un po' inutili.

-Mia, di Duncan e Shaun- aveva risposto, prevedibilmente, Valentine. –Anche se per qualche tempo, ci saremo solo io e te. Shaun è di sopra, alla centrale –quel ragazzino ha sempre avuto un dono per quelle diavolerie elettroniche, e ormai se c'è un guasto chiamano sempre lui... mentre Duncan ne avrà ancora per un bel pezzo, è tornato fuori dopo avervi portati qui.-

-Fuori?- aveva ripetuto Danse, perplesso, ma non fu in grado di porre altre domande quando la folla si era fatta più pressante per far posto a un uomo che tirava una fila di carrelli su ruote, carichi di qualcosa coperto da pesanti teli scuri. La conversazione a quel punto cadde, e Danse per un po' non ebbe più modo di tornarci.

I giorni successivi videro infatti l'uomo cercare di evitare quanto più possibile di dover passare del tempo da solo con il synth. Tra il soddisfare la propria curiosità, sforzandosi di fare conversazione con il robot senza avere nemmeno Piper come punto di riferimento, e l'evitare ogni possibile interazione come la peste, Danse preferiva di gran lunga la seconda.

Perciò, l'uomo iniziò a passare quanto più tempo possibile fuori dalla casa del robot. La città era diversa da qualsiasi insediamento Danse avesse mai visitato: era, tanto per cominciare, fittamente popolata, da almeno qualche centinaio di persone (numeri ben diversi dalle sparute manciate di coloni che abitavano gli insediamenti di superficie). Districarsi in una zona che non gli era familiare e così piena di gente rendeva l'orientarsi un compito particolarmente difficile per Danse.

Fliegerabwehr - A Fallout 4 StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora